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Dato il cogente interesse di Ponza e dei ponzesi per la Bandiera Blu, da cui quest’anno siamo stati esclusi, riportiamo integralmente un articolo da la Repubblica di oggi, cronaca locale, sull’assegnazione dell’ambito riconoscimento ad Anzio. In attesa di conoscere (e pubblicare) le motivazioni dell’esclusione di Ponza, ci ripromettiamo comunque di approfondire l’argomento.
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Ambiente
Bandiere blu, il ritorno di Anzio
Nella classifica della Foundation for Environmental Education il Lazio si aggiudica nove riconoscimenti E Trevignano si riconferma nella mappa degli approdi turistici che brillano per la pulizia dell’acqua
di Daniele Autieri
Anzio spiazza tutti e si conquista la sua bandiera. Il comune di 54mila abitanti a Sud della capitale, storica località di villeggiatura per molti romani, è la new entry regionale (una delle 12 italiane) dell’edizione 2019 delle Bandiere Blu, il programma promosso dalla Foundation for Environmental Education (FEE) che ogni anno mappa comuni e approdi turistici che si distinguono per la pulizia del mare.
E nella classifica dei 183 comuni e 72 approdi selezionati quest’anno, il Lazio si inserisce con nove località: Anzio, appunto, Gaeta, Latina, Sabaudia, San Felice Circeo, Sperlonga, Terracina, Ventotene e Trevignano.
Un buon risultato per il mare della regione anche se indietro rispetto ad altri, come ad esempio la Liguria che di Bandiere Blu ne porta a casa 27, la Toscana (19) e le Marche (17).
Sebbene a qualche lunghezza di distanza dai migliori, il Lazio si inserisce comunque tra le regioni più virtuose, perfino prima della Sardegna, perché — per ottenere la Bandiera Blu — non basta solo avere l’acqua pulita, ma è necessario ottenere punteggi elevati anche su altri 32 indicatori, tra i quali figurano la pulizia e la sicurezza delle spiagge, l’accesso ai disabili, la fornitura di acqua potabile, la regolamentazione del traffico veicolare e molti altri servizi.
E così dal lungomare di Sabaudia alle spiagge di Serapo e dell’Ariana di Gaeta, fino al litorale di San Felice Circeo e a Cala Nave di Ventotene, il Lazio si conferma in tutte le sue eccellenze. E Anzio torna in auge dopo aver perso la bandiera nel 2018, unico comune in provincia di Roma ad ottenere il riconoscimento. Anche per questo l’assegnazione della Bandiera Blu è stata celebrata ieri nella sala convegni del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dove ha ritirato il premio il vice sindaco con delega alle politiche ambientali, Danilo Fontana.
Dalle motivazioni del riconoscimento, emerge che il comune ha da tempo attivato una serie di politiche mirate alla pulizia e alla sostenibilità delle spiagge. Tra queste l’ordinanza no-smoke che prevede rigide sanzioni amministrative per chi getta prodotti da fumo nelle spiagge o nelle acque, e l’ordinanza plastic-free, che diventa operativa dal prossimo 1° giugno e prevede il divieto di vendere e distribuire prodotti in contenitori e stoviglie monouso non biodegradabili, lasciando però la possibilità agli operatori economici di consumare le scorte giacenti nei depositi entro il prossimo 1° luglio.
Il riconoscimento, ad Anzio come alle altre località regionali, riveste un’importanza strategica non solo a livello ambientale, ma anche per il suo impatto economico.
Nel Lazio, l’economia del mare conta infatti 32mila imprese (il 18% del totale nazionale), con circa 132mila occupati e un valore aggiunto che supera i 7 miliardi di euro. Un business importante che la Bandiera Blu può solo contribuire a migliorare.
File .pdf: La Repubblica 04.05.2019. Bandiere blu, il ritorno di Anzio
Da la Repubblica del 4/5/2019 – Cronaca locale