di Sergio Monforte
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200mila presenze, 150 espositori, 75 stands, 40 convegni, 20 spettacoli culturali e 100mila contatti social, negli otto giorni dedicati all’Economia del Mare.
GAETA – Un fantasmagorico spettacolo di giochi pirotecnici, celebrando anche il 1° maggio, ha concluso degnamente la dodicesima edizione del “Med Blue Economy” di Gaeta, la manifestazione ideata ed organizzata dalla Confederazione Italiana per lo Sviluppo Economico (CISE) in collaborazione con il Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Sud Pontino, l’Eurispes e l’Universitas Mercatorum, nonchè patrocinata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Ministero delle Politiche Agricole e del Turismo.
Oltre 200mila i visitatori registrati dai conta persone, distribuiti tra i 150 espositori ed i 75 stand: dall’Aeronautica, alle Capitanerie di Porto, passando per il lusso, fino alla cantieristica navale. Decine gli spettacoli culturali e di intrattenimento svoltisi nel corso degli otto giorni del Med e più di 40 i convegni organizzati, tutti di grande interesse e seguiti da un folto pubblico.
Un bilancio estremamente positivo, dunque, come sottolineato dai presidenti della Cise e del Consorzio Asi di Napoli, Giosy Romano e del Cosind, Salvatore Forte, secondo cui la manifestazione si è posta, tra l’altro, l’obiettivo di porre Gaeta ed il suo Golfo al centro del mediterraneo, in una continua attività di convegnistica e di esposizione, affrontando temi di straordinaria rilevanza, ripresi anche da diversi media nazionali, grazie alla presenza del Presidente del Parlamento Europeo, On. Antonio Tajani.
“Siamo riusciti a cogliere risultati decisivi – ha aggiunto il presidente Forte – ed abbiamo, di fatto, lanciato delle idee che hanno sortito, da subito, un effetto positivo da parte soprattutto degli interlocutori istituzionali presenti.
Abbiamo tentato di far comprendere che è tempo di considerare il Mediterraneo come un’unica regione e che, attraverso la sinergia tra quelle nazioni che sul Mediterraneo si affacciano, sarà possibile stimolare quell’auspicato sviluppo economico indispensabile per la internazionalizzazione delle nostre aziende. Inoltre, abbiamo cercato di illustrare quali siano le azioni a sostegno delle imprese italiane che vogliono investire all’estero, così come è stata prospettata l’attrattiva delle nostre aree industriali per gli investitori stranieri”.
“Ritengo – ha aggiunto, a sua volta, il presidente Romano – che tutte le iniziative avviate nel corso di questo Med Blue Economy e nelle precedenti tappe di Malta, Tunisi e Napoli, possano essere foriere di risultati positivi per l’intero Paese, per i Consorzi industriali e per la loro attrattività. Il bilancio è estremamente positivo, considerati i tantissimi espositori, i 75 stand occupati ed i tanti marchi presenti. Abbiamo coperto vari settori, dall’abbigliamento, al lusso, alla cantieristica navale, dedicando uno spazio importante alla convegnistica e ad incontri di altissimo livello istituzionale, nazionale ed internazionale”.
L’evento ha visto, infatti, la partecipazione di importantissimi esponenti del mondo politico internazionale, così come di magistrati della Corte dei Conti e della Magistratura giudiziaria, anche con un momento didattico importante per gli alunni delle scuole elementari e medie del comprensorio, ai quali è stata tenuta una lezione di diritto e responsabilità civica”.
Un ultimo commento da parte della presidente del Consorzio per l’Area Industriale di Caserta, Raffaela Pignetti, la quale ha sottolineato come “il risalto e la partecipazione di illustri rappresentanti istituzionali nazionali ed internazionali conferma quanto questa iniziativa, frutto della volontà di voler rappresentare in maniera chiara la rilevanza delle aree industriali del Mezzogiorno nel sistema produttivo italiano, sia riuscita a centrare l’obiettivo. Una nuova rete tra i Consorzi e le istituzioni si è creata per ridare la giusta importanza e spinta alle nostre imprese sfruttando anche l’economia del mare”.