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Tore a Latina. Fotoracconto

di Rita Bosso

 

Nel pomeriggio del 30 aprile Franco Schiano ha presentato a Latina, al Circolo Cittadino in piazza del Popolo, il suo ultimo libro, Tore ‘e Crescienzo. Ha partecipato un pubblico attento e numeroso.

Il presidente del Circolo, Alfredo De Santis, rivolge un saluto affettuoso all’Autore, suo vecchio collega al Banco di Napoli, e confessa: “Mia moglie mi chiama Tore ‘e Crescienzo.”

Paolo Iannuccelli constata: “è un libro di straordinaria attualità per i legami tra camorra e istituzioni. Dal 1859 non è cambiato nulla.”

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Luisa Guarino inquadra storicamente la vicenda di Tore; sottolinea la fluidità della scrittura e la capacità di alternare il racconto storico con descrizioni di luoghi, di usanze, di leggende. Osserva che Franco Schiano è un privilegiato perché ha acquisito una conoscenza profonda delle realtà delle isole ponziane: è ponzese per nascita, ventotenese di adozione per aver sposato Lucia. Franco ridacchia: “Ho avuto il privilegio di far danni su entrambe le isole, come amministratore”; è stato infatti assessore nei due comuni e ha fondato la comunità Arcipelago delle Isole Ponziane.

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Il reading è affidato ad Angelo Tomasetta, che legge alcune pagine: la partenza di Tore da Napoli alla volta di Ponza, l’incontro con Giuditta sulla piazzetta della Ponta Janca.

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Il maestro Nicola Franco propone belle canzoni napoletane.

Luisa Guarino, ricordando che Franco ha alle spalle una lunga attività di scrittore, gli chiede se prediliga il racconto o il saggio storico. Franco rivela che è alle prese con la stesura di un romanzo giallo ambientato a Ventotene negli anni del confino; aggiunge: “Tore, pur basato su solidissime basi storiche, è opera di narrativa; ho fatto attenzione a mantenere un certo distacco dalla figura del protagonista, a non innamorarmene, a farne emergere i tratti negativi: si tratta pur sempre di un camorrista, capace di crimini efferati.”

C’è differenza tra la camorra di fine Ottocento e quella odierna? Nei rapporti tra malavita e istituzioni, chi strumentalizza chi? Uno spettatore pone domande precise, si dice esasperato dalla presenza pervasiva della camorra nel territorio pontino; la discussione sfuma tra le note di Palummella, magistralmente eseguita dal maestro Franco.