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Epicrisi 224. Liberi siamo noi

di Sandro Vitiello

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Finita la settimana di passione con la Resurrezione di Nostro Signore ne sono cominciate altre che non scherzano mica.
Quella finita era sacra; quella che è arrivata poi non era da meno.

Gran parte degli scritti che abbiamo proposto su questa nostra pagina negli ultimi giorni hanno avuto come denominatore comune il 25 Aprile e l’attualità dei valori che hanno ispirato la guerra di liberazione dai fascisti e dai nazisti 74 anni fa.
Abbiamo provato a ricordare ai tanti, che purtroppo fanno finta di non ricordare, cosa è stata la barbarie fascista nel ventennio e durante la seconda guerra mondiale, ai tanti cosiddetti suprematisti – quelli che per capirci mettono i valori della vecchia Europa, della razza bianca e via discorrendo, davanti alle ragioni di tutti gli uomini della terra – e a quelli che “sì però lontano da casa mia”,… abbiamo provato a ricordare a questa gente che il fondamento della nostra moderna civiltà, figlia dei valori maturati anche durante la seconda guerra mondiale, è la difesa della libertà “a prescindere”, il dialogo con i popoli diversi dai nostri, la comprensione dei valori a noi estranei e la solidarietà nei confronti di quanti hanno avuto la disgrazia di nascere dalla parte sbagliata della storia.

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Ne abbiamo parlato ampiamente con un mio scritto [3] e poi con lo scritto di Franco De Luca sul Fascismo a Ponza [4], con i commenti sul 25 aprile [5] ripresi da Tano Pirrone da altre pubblicazioni e con una breve nota de La Casa dei Ponzesi [6] con i relativi Commenti.

Riportiamo anche l’intervento di Gennaro Di Fazio [7], presidente della comunità dell’arcipelago, che ha ricordato i valori del 25 Aprile nella commemorazione ufficiale al cimitero.

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Rosanna Conte, presente all’evento.  ha giustamente fatto notare alcune approssimazioni di quella mattinata.
Il suo scritto [9] possa far riflettere chi di dovere per gli anni a venire.

Ha fatto bene Enzo Di Fazio a ricordare le ragioni fondamentali della nascita dell’Europa. [10]
Ha fatto bene perché in troppi dimenticano che, prima di tutto, i settanta anni dell’unione europea nelle sue varie forme ci hanno regalato il più lungo periodo di pace che il nostro vecchio continente abbia mai avuto.

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Un passaggio importante della settimana appena passata è stato il consiglio comunale di venerdì [12] che ha approvato il bilancio di previsione 2019/2021.
Ci ripromettiamo nei prossimi giorni di raccontarvi con maggiore precisione la discussione e i punti fondamentali del documento di spesa dell’amministrazione.

Ringraziamo l’amico Franco De Luca che ci ha accompagnato questa settimana con una serie di scritti (leggi qui [13] e qui [14]) legati alla liturgia e alle tradizioni pasquali nella nostra isola.

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Per quelli come me che vivono lontani da Ponza, ma che non hanno mai tagliato il cordone ombelicale con l’isola, i momenti in cui si sente più la lontananza sono quelli delle feste.
Franco ci fa venire un po’ di nostalgia in più ma ci fa sentire ancora parte di quel mondo.

Ricordo gli scritti di Sandro Russo sulla cisterna di Bacoli. [16]

E poi quello di Dante Taddia [17] che mette a confronto la vicenda di Santa Domitilla a Ponza e di San Marone a Civitanova Marche.

Continua la rievocazione storica di Frà Diavolo [18] da parte di Pasquale Scarpati, giunta alla sesta puntata.

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Fa bene Tano Pirrone a ricordare Antonio Gramsci. [20]
E’ stato un maestro per tanti di noi.

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Il suo ricordo ci è prezioso.

Saluti a tutti.