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Intervista a Eva La Torraca, vice sindaco del Comune di Ponza

di Vincenzo Ambrosino
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Domanda. Cara Eva, la vostra entrata in Fratelli d’Italia è stata un “fulmine a ciel sereno”. Come nasce la vostra decisione di entrare in Fratelli d’Italia?

Risposta. Più che di adesione ad un’idea nuova, l’entrata in Fratelli d’Italia è il chiaro intento di “consolidare” il nostro pensiero politico nazionale. Il senso è questo. Come amici, io, Fabio Aversano, Giuseppe Mazzella, ci conosciamo da anni oramai, ma abbiamo ben pensato che l’unica risposta che potessimo dare per far chiarezza fosse rompere gli indugi attraverso la sottoscrizione di un atto politico inteso come scelta di campo in modo tale da non essere definiti al contrario di ciò che siamo.
Nessuna speculazione politica, nessun cambio di rotta o quant’altro.
La mia radice politica, come quella degli altri amministratori che hanno aderito, è stata sempre di centro-destra e ci dispiace che qualcuno non lo abbia capito prima, di certo è che la nostra vocazione politica (specie per l’ass. Mazzella) sarebbe dovuta essere, da tempi non sospetti “ben nota”.
Ci riconosciamo in Fratelli d’Italia in quanto linea politica che nasce da radici appartenenti al PdL; partito che a nostro parere viene gestito magistralmente da Giorgia Meloni.
Da qui, la volontà di far capire che, oltre al programma amministrativo e al rispetto degli impegni presi, c’è il necessario bisogno di ristabilire un po’ di rispetto e di valori che sono appartenenti al partito a cui abbiamo aderito.

D. Come hanno preso questa vostra decisione, il Sindaco e soprattutto i componenti di sinistra come Gennaro Di Fazio, Enzo Di Giovanni, Mimma Califano, e lo stesso Michele Nocerino?

R. La domanda fa supporre che la nostra scelta costituisca un problema per l’Amministrazione, ma non è così. Esiste un programma al quale nessuno è intenzionato a sottrarsi. Compresi noi. Gli impegni si rispettano.

D. Fratelli d’Italia è gestito a Ponza da Danilo D’Amico, un giovane certamente di destra, molto politicizzato, che tra l’altro ha subito una aggressione al vaglio degli inquirenti. Un giovane che ha dimostrato oltre a coraggio, capacità di aggregazione, di leadership, di sensibilità sociale, di coerenza politica e anche di sapersi bene destreggiare nella vita di partito. D’Amico vi ha definiti “incapaci a risolvere i problemi dell’isola” ed è arrivato per questo a far presentare al suo partito Fratelli D’Italia una interrogazione parlamentare per chiedere il commissariamento del Comune che tu amministri. Non pensi che per un partito di opposizione, produrre documentazione per chiedere il commissariamento di un Comune, sia l’estrema azione che possa arrivare a fare dopo aver constatato l’impossibilità di avere un rapporto politico civile e costruttivo con l’amministrazione che governa?

R. Ci auguriamo tutti, nonostante le strumentalizzazioni fatte alla Casa dei Ponzesi, che la vicenda legata all’aggressione porti a dei risvolti. Se qualcuno ha sbagliato dovrà pagare senza se e senza ma.
Detto questo i motivi per cui il sig. D’Amico chiede il commissariamento del Comune, “addirittura” attraverso l’ausilio di un’interrogazione parlamentare, sono totalmente infondati.
Il vero problema è superare certe metodologie strumentalizzanti. Siamo un’Amministrazione aperta al confronto, ma bisogna anche essere capaci di dire di “sì!” al dialogo ed essere predisposti all’ascolto. Non soltanto dire “No!”. A tal proposito superando certi diktat e abbandonando metodologie inutili e non-costruttive, è sicuramente possibile avere un rapporto politico civile e costruttivo. Non abbiamo però il tempo per le polemiche, c’è tanto da fare.

D. Il partito Fratelli d’Italia è già stato rappresentato in Comune da Maria Claudia Sandolo, ex consigliera nell’Amministrazione Vigorelli, quindi la linea politica di Fratelli d’Italia è nettamente all’opposizione a Ponza e ha un progetto politico alternativo a quello della tua maggioranza anche per il futuro. Dimmi la verità: voi pur sapendo questo vi aspettavate che bastava la vostra entrata nel partito per cambiare tutto? Magari sfiduciare D’Amico e la stessa Sandolo?

R. Sfiduciare lui e la Sandolo dal partito? Da chi e da che cosa e perché mai? Noi abbiamo soltanto dato una conferma a quelli che sono i nostri ideali avendo la maturità di mettere da parte tutte le offese ingiuste ricevute. Il fatto che la stessa ideologia di partito venga condivisa anche da altri, loro compresi, non costituisce un problema finché il discorso riguarda il bene del partito e il futuro dell’isola. A tal riguardo c’è da chiarire che in questo momento ad amministrare siamo noi e ci vuole un po’ più di rispetto. Basti pensare che nei cinque anni trascorsi non abbiamo mai apostrofato né offeso il Sindaco e i suoi amministratori. Siamo assolutamente convinti che quella che lei definisce “linea di FdI a Ponza” non sia in realtà la linea di Meloni, Calandrini e Tiero, ma sia invece quella di qualcun altro. Chi sposa un’idea o un’ideologia deve avere l’accortezza di rispettare il suo prossimo. Per tale motivo la nostra entrata deve essere vista come superamento totale di certi atteggiamenti, con l’auspicio di un dialogo vero.

D. Comunque una cosa è certa perché affermato da Enrico Tiero che: “con la vostra entrata nel partito bisognerà trovare una sintesi equilibrata tra maggioranza e opposizione”. Voi vi aspettate quindi che Fratelli d’Italia – partito di destra – entrando dalla finestra si venga a sedere al tavolo delle trattative e concordare con la vostra maggioranza l’azione politica da portare avanti nel prossimo futuro?

R. Sì, ce lo auspichiamo e non solo per i militanti di FdI. Questo non per noi ma per Ponza… l’obbiettivo dovrà essere: battersi per Ponza. E non creare le solite polemiche sterili prive di contenuto. Lo esigiamo per migliorare i servizi, per ottenere i fondi necessari per gli interventi di mitigazione delle falesie, per la sanità, per i giovani, per creare lavoro. Nel contempo però abbiamo il dovere di mantenere un dialogo anche con la Regione Lazio, perché nella qualità di amministratori prima e militanti di FdI poi, è nostro dovere. Quest’isola in quanto a problematiche e bellezza non ha certamente bisogno di presentazioni per cui le problematiche devono essere risolte e la bellezza ha bisogno di essere messa in risalto attraverso la cultura, senza alcuna esitazione. Magari dalla prossima volta tutti i “simili” entreranno dalla porta e nessuno dalla finestra”.

D. Che ne pensano quelli del Pd all’interno della tua maggioranza: delle possibilità che Fratelli d’Italia – partito di destra – entrando dalla finestra si venga a sedere al tavolo delle trattative e concordare con la vostra maggioranza l’azione politica da portare avanti nel prossimo futuro?

R. Il problema legato al concetto politico di un’idea si supera attraverso i programmi. L’adesione a FdI non ci distoglie dagli impegni presi con la cittadinanza in campagna elettorale. La nostra lista civica ha elaborato un “contratto di governo” sottoscrivendo il Programma ed è intenzionata a realizzare quanto promesso.

D. Una delle battaglie più decise e irrinunciabili che sta portando avanti D’Amico e il coordinamento di Ponza di Fratelli D’Italia è “l’uscita di Zannone dal Parco del Circeo”. D’Amico non si fida di voi e non si fida assolutamente di Mimma Califano (la delegata verde) perché dice che “sta tramando ancora ad un accordo di programma per gestire Zannone insieme a chi l’ha distrutta”. D’Amico vuole chiedere un Referendum affinché i Ponzesi possano scegliere: se lasciare Zannone nel Parco o farla uscire. Tu che ne pensi del Referendum per fare decidere i cittadini parco sì/parco no?

R. Chiariamo subito che sono favorevole all’uscita di Zannone dal Parco. Zannone appartiene ai ponzesi e nelle loro mani dovrà tornare. È importante però che siano mani sapienti… e non mani speculative. L’uscita dal Parco non servirà, come qualcuno vuole, per realizzare un resort a 5 Stelle o strutture tali da causare deturpamenti e disastri ambientali, ma servirà a sviluppare l’isola in modo sostenibile attraverso l’ausilio del cooperativismo giovanile ponzese. Detto questo, personalmente sono favorevole al referendum inteso come strumento rafforzativo, soprattutto per il maggior peso che può avere in fase di dialogo/contrattazione con gli altri Enti sovraordinati.

D. Il Parco oltre a volersi mantenere l’isola di Zannone, si è candidato formalmente a gestire i nostri Sic e Zps. Alcuni cittadini a Ponza hanno chiesto che la tua maggioranza protestasse per questo contro il Parco ed istituisse “una commissione per elaborare un progetto di gestione dei nostri Sic”. Non ti sembra che contro la politica di espansione del Parco bisogna passare dalle parole ai fatti?

R. Noi ai fatti ci siamo già passati. Lo abbiamo fatto scrivendo alla Regione Lazio. Nella nota abbiamo ribadito l’assoluta contrarietà al trasferimento della gestione amministrativa dei nostri SIC (ZSC) e la nostra ZPS all’Ente Parco.

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D. In assemblea pubblica hai detto che: “Si parla sempre di referendum per l’uscita di Zannone dal Parco, perché non parliamo di referendum contro Acqualatina?”. Bene allora io dico: Fratelli d’Italia potrebbe unirsi inaugurando una campagna referendaria sia contro il parco del Circeo sia contro Acqualatina: che ne dici?

R. Il referendum è lo strumento partecipativo che serve a definire la volontà popolare quando non si è sicuri che il 51% della popolazione è favorevole o contraria ad un determinato argomento (es. acqua pubblica ecc.), o in alternativa quando la popolazione ha una visione contrastante a quella dell’amministrazione in carica. Nel caso specifico è chiaro che l’intera cittadinanza è contraria all’Ente Parco, sia per la gestione di Zannone che per quella dei SIC (ZSC) e ZPS, ed è la stessa posizione dell’attuale Amministrazione (come peraltro per Acqualatina).
Come già detto sopra, l’Amministrazione ha già scritto alla Regione per divenire il soggetto gestore dei nostri SIC e ZPS e ha ribadito l’assoluta contrarietà alla candidatura proposta dall’Ente Parco.

D. Un’altra battaglia portata avanti da Fratelli d’Italia è per Le Forna: il porto a Le Forna va fatto perché è vitale per quella frazione. Ma la tua maggioranza non prende nessuna iniziativa a riguardo. Qual è la tua idea di sviluppo per Le Forna? Il porto va fatto? Quale porto?

R. Non è assolutamente vero che la mia maggioranza non ha preso nessuna iniziativa in merito al porto di Le Forna. L’Amministrazione è favorevole alla realizzazione del porto e non ha in alcun modo ostacolato questo progetto. Sino alla settimana scorsa vi è stato l’ennesimo incontro tra la società, gli amministratori e i nostri tecnici. Per noi il porto a Le Forna rimane un sogno e continueremo a batterci per riuscire a realizzarlo. Ai sogni però deve seguire la concretezza.

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Ringrazio Eva per avere accettato di rispondere alle mie domande spiegando  i motivi per cui, insieme ad altri due membri della maggioranza  che governa l’isola, ha deciso di aderire al partito di Fratelli d’Italia. Una scelta convinta dai valori che Giorgia Meloni difende in campo nazionale. Ma Eva ha detto altro: che non condivide l’interrogazione parlamentare presentata dal suo partito FdI “perché i motivi per cui il sig. D’Amico chiede il commissariamento del Comune, “addirittura” attraverso l’ausilio di un’interrogazione parlamentare, sono totalmente infondati”. Ma poi dice che condivide l’idea che Zannone torni ai Ponzesi e che, “personalmente è favorevole al Referendum inteso come strumento rafforzativo, soprattutto per il maggior peso che può avere in fase di dialogo/contrattazione con gli altri Enti sovraordinati”.

Quindi per concludere: Fratelli d’Italia a Ponza, partito di governo e di opposizione? Difficile sostenere questa posizione ambigua per cui ci aspettiamo che qualcosa cambi nella politica di Fratelli d’Italia a Ponza e magari come auspica Tiero che “si possa trovare una sintesi equilibrata tra maggioranza e opposizione nell’interesse del bene comune”.