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“Tore ’e Crescienzo – Il primo camorrista”. La presentazione del libro di Franco Schiano a Gaeta

di Luigi Pellegrini

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Facciamo seguire all’anticipazone di Rita Bosso del 29 gennaio scorso (leggi qui [1]questo secondo scritto, in occasione della presentazione a Gaeta del libro di Franco Schiano: per chi scrive e per chi legge le recensioni non sono mai troppe!
A Franco le congratulazioni della redazione.

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Francesco Schiano, Franco per gli amici, è un figlio di quest’isola, attivamente impegnato politicamente fin dal 1985, come collaboratore alle giunte di Ponza e Ventotene; nel 2002 ha fondato la Comunità dell’Arcipelago delle Isole Ponziane diventandone anche Presidente.

Come autore esordisce nel 1974 con una biografia di 88 pagine da leggere tutto di un fiato. Si tratta di un saggio storico al quale ha collaborato anche Silverio Lamonica: “Luigi Verneau, Martire ponzese della Repubblica partenopea del 1799”: il Tenente con simpatie giacobine morto impiccato in piazza Carlo Pisacane reo di essere insorto contro la Casa Reale in nome della Libertà.
Nel 1995 scrive una brillante commedia in napoletano dal titolo “Sane bugie e malate verità”. Nel 2007 compone “Racconti dall’isola”, serie di brevi narrazioni ambientate nelle due maggiori isole ponziane.

Ed eccolo di nuovo nel 2019 con “Tore ’e Crescienzo” il primo grande camorrista che si conosca.
Nell’articolata storia dell’Unità d’Italia, Tore ’e Crescienzo fu invitato dal prefetto Liborio Romano ad entrare, con tutti i suoi affiliati, nella guardia cittadina. Evento che lo incoronò come il più potente dei camorristi.
L’Autore lo dipinge come un delinquente incallito, capo della camorra o forse un traditore del popolo che, al servizio dei Savoia, determina la sconfitta dei Borbone. Ma la venuta del nuovo ministro della polizia, Silvio Spaventa, nel 1861, pone fine a questa anomalia, arrestando tutti i camorristi poliziotti. Tore ’e Crescienzo fu rinchiuso a Castel Capuano nella zona dei Tribunali a Napoli.
È da qui che inizia per Tore una nuova storia, una storia che influenzerà anche quella dell’Italia intera.

Franco Schiano dimostra di essere, con questo libro, un amante della storia, rivela una grande capacità di andare oltre nel raccontare gli avvenimenti di “Tore” attraverso una narrazione sentimentale. Illustra luoghi, tra cui la sua amata Ponza, e vicende ricche di odori, atmosfere, luci e più spesso ombre suscitando un trasporto emozionale.

Sabato 16 marzo, presentazione del libro a Gaeta, alle ore 17:00, al Palazzo della Cultura, via Annunziata, 58

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