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Epicrisi 217. Il vento fa il suo giro

di Sandro Vitiello

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Settimana pesante, difficile direi.
La nostra isola, malgrado le belle giornate, che fanno pensare alla primavera ormai prossima, sta vivendo un passaggio molto delicato.
Dopo la primavera arriva l’estate e in quella stagione dell’anno si realizzano i guadagni che permettono a tanti di tirare avanti.

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All’estate i ponzesi ci arrivano sistemando le loro case, per accogliere al meglio i turisti. Le rendono più belle aggiungendo calce dove serve, sistemando i fiori che servono sempre, curando gli orti che fanno mangiare i migliori prodotti della terra e che quando sono coltivati fanno sembrare il nostro piccolo mondo come un paradiso in terra.

Tutti fanno la loro parte e, giustamente, tutti si chiedono se chi amministra l’isola sta facendo la sua parte. C’è bisogno di interventi e ci vogliono regole condivise che vanno riviste con il mutare delle esigenze dell’isola.
C’è bisogno di uomini che facciano girare la macchina amministrativa e c’è bisogno di soldi per fare gli interventi necessari. Ci vuole una maggioranza coesa che costantemente rinnovi l’impegno preso con l’elettorato meno di due anni fa.

Nella primavera del 2017 in tanti ci hanno messo la faccia per dare credibilità a quel progetto. In tanti hanno creduto a quell’idea di cambiamento della nostra isola. Compreso il sottoscritto.
Nessun alibi può giustificare un cambiamento di obiettivi.

Chi crede che con la politica di piccolo cabotaggio si possa manovrare nella tempesta non conosce le tempeste. I prossimi giorni saranno importanti per capire il nostro futuro.
Chi è al comando che comandi.

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Abbiamo iniziato bene la settimana – noi di Ponzaracconta– con un bel reportage fotografico di Martina [3] che racconta l’iniziativa realizzata nella chiesa di santa Maria. La memoria come strumento di condivisione del presente.

C’è stato poi l’approfondimento di Vincenzo Ambrosino [4] sulla crisi politico-istituzionale di Ponza con uno scritto e degli aggiornamenti.
Argomento trattato ancora da un nostro redazionale [5] in cui abbiamo provato a mettere in fila le tante torsioni che hanno visto protagonisti gli amministratori dell’isola.
Quante verità nel pensiero di Franco de Luca, i rustine [6]. E quanta attualità!
E’ sempre Franco che con la sua lucidità ci porta a riflettere sulla cattiva maniera di noi ponzesi nel misurarci con il bene collettivo. Da leggere il suo scritto “La lingua batte…” [7]

Rita riprende lo scritto di Martina per approfondire il tema dell’appriezzo [8]; un argomento affrontato da Ponzaracconta in tante occasioni.

Gabriella Nardacci [9] ci riporta ai tempi bui che il nostro paese – dicasi Italia – sta vivendo.
Mai avremmo creduto che un bambino in una scuola pubblica potesse essere messo al gogna solo perché di colore diverso. C’è in giro un clima di odio che preoccupa fortemente. C’è un ministro degli interni che quotidianamente fomenta questo pensiero.

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Nessuna parola sulle decine di donne che continuano a morire per colpa di amori (?) sbagliati, di bambini abusati, di operai il cui diritto al lavoro, sancito dalla costituzione, viene costantemente ignorato.
Per non parlare poi della sicurezza sul posto di lavoro. L’operosa Brianza – a nord di Milano – questa settimana ha visto cinque incidenti mortali sul lavoro. Una strage.

Fa bene Rosanna Conte a porsi e a porci tante domande, [11] in occasione dell’otto marzo.
Oggi più che mai è attuale farsi quelle domande. La condizione della donna non ha avuto quel progresso che altri aspetti della civiltà hanno visto. Tanto si è fatto ma quel tanto non basta. Conviene continuare a farsi le domande che ci pone Rosanna.
Bisogna leggere  anche il contributo di Sandro Russo [12] come commento allo scritto di Rosanna.
Dare le mimose alle donne e fare una proposta di legge che riapra le case chiuse è la più vergognosa mistificazione contro la donna. Purtroppo è sempre il partito di Salvini protagonista di queste provocazioni, figlie di una vocazione culturale primitiva e di una sensibilità umana prossima allo zero.

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Un bel titolo per uno scritto molto interessante è quello proposto da Luigi Pellegrini: Ponza è l’Europa. [14]

Parlare di turismo in chiave europea, con altri protagonisti, a Ponza è una opportunità che conviene cogliere.

Ringraziamo l’amico Emilio Iodice [15] che, forte della sua esperienza professionale – è stato un importante uomo dell’amministrazione americana, in giro per il mondo – ci fa riflettere sui destini del mondo e della libertà in particolare. Mai credere che le conquiste sociali ed economiche acquisite con l’impegno e la lotta, possano avere valore definitivo. La libertà e i diritti si devono difendere ogni giorno, sempre.

Questo ce lo insegna la storia che ci ricorda anche le grandi tragedie, come quella dell’ultima guerra.

Bisogna leggere il pezzo che parla del naufragio dell’Oria [16] del 12 febbraio 1944 sulle coste di Cap Sounion, in Grecia. Quattromila duecento giovani italiani, che non avevano voluto passare agli ordini dei tedeschi dopo l’otto settembre del quarantatre, morirono in quello che è considerato il più grave disastro navale della seconda guerra mondiale.

Per chiudere aggiungiamo le condoglianze della redazione di Ponzaracconta al consigliere Franco Ambrosino per la scomparsa della madre Maria Pia Romano. [17]

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E visto che oggi è il 10 marzo voglio ricordare i miei genitori che scelsero di andarsene per sempre dal nostro mondo in questo giorno, con venti anni di distanza. Mio padre più che centenario sei anni fa e mia madre nel novantatré.

Buona domenica a tutti.