Ambrosino Vincenzo

I partiti politici hanno occupato la nostra amministrazione

di Vincenzo Ambrosino

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Che sta succedendo a Ponza. I cittadini di Ponza hanno dato i loro voti a liste civiche e a candidati senza casacca e si trovano i partiti a fare politica per loro. Perché?

Abbiamo cominciato con Gennaro Di Fazio che subito dopo essere stato eletto nella lista civica “la Casa dei Ponzesi”, si é presentato con Zingaretti alle regionali. Ci sono stati mugugni contro questa scelta perché i cittadini di Ponza avevano dato un grande consenso al medico e amico ponzese Gennaro e non al PD.
La scelta di Gennaro era stata spiegata come un’operazione coerente: “Gennaro era sempre stato militante del PD”; ma anche utile a Ponza: “perché avvicinava l’azione politica dell’Amministrazione Comunale alla fonte di erogazione dei contributi Regionali che sono tuttora in mano ad una Giunta Regionale governata dal PD”.
Anche se ci chiediamo: è servita in questo senso la presenza di Gennaro, uomo appartenente al PD all’interno dell’amministrazione, a migliorare i rapporti tra amministrazione di Ponza e Giunta Zingaretti?

Non ha meravigliato, perché coerente, l’entrata di Claudia Sandolo (donna da sempre di destra), all’opposizione a Ponza nel partito di Fratelli D’Italia , all’opposizione in Regione.

Ha sconcertato invece l’entrata di Franco Ambrosino nella Lega di Salvini. Ha sconcertato tutti gli amici di sinistra perché Franco ha sempre simpatizzato per il mondo di sinistra.
Franco Ambrosino ha spiegato, con molto semplicismo, che  la sua scelta è stata convinta “perché oggi condivide valori e azioni di Salvini” e poi ha aggiunto “che solo gli stolti non cambiano mai idea”. Franco comunque in consiglio Comunale sta all’opposizione e ha scelto un Partito che sta all’opposizione in Regione.

Al di là delle idee personali e politiche che possono cambiare, chiediamoci cosa ci guadagna Ponza della scelta convinta di Franco.

Secondo l’opposizione comunale: “l’amministrazione di Ferraiuolo/Di Fazio (PD)  sta facendo arretrare l’isola”; in quest’ottica aderire ad un partito come la Lega – in ascesa e alternativo al PD – da più forza all’azione di opposizione a Ponza per fermare il pericoloso connubio amministrativo che vede il PD al governo dell’isola.

In questo modo abbiamo tentato di dare giustificazioni logiche alla – indossata – casacca “rossa” di Gennaro Di Fazio, a quella “verde” di Franco Ambrosino e quella “nera” di Claudia Sandolo; ma come spieghiamo la casacca “nera” indossata dai tre esponenti di maggioranza La Torraca, Mazzella, Aversano?

C’è uno scenario ravvicinato per spiegarci il motivo per cui in queste ultime ore si sono visti uomini e donne della nostra amministrazione eletti in liste civiche entrare nei partiti.

Andiamo alle elezioni Provinciali dove votano gli eletti delle varie amministrazioni  comunali per cui i partiti stanno facendo “campagna acquisti” tra i consiglieri comunali. Anche Ponza ha consiglieri comunali da acquistare. I Fratelli d’Italia potevano già vantare la presenza nelle loro file della consigliera  di opposizione Claudia Sandolo; la Lega ha bilanciato con “l’acquisto” di Franco Ambrosino, i Fratelli d’Italia hanno rilanciato con il triplice “acquisto” di: Aversano, La Torraca, Mazzella.

“In questa partita di acquisti tra Fratelli d’Italia contro Lega il risultato parziale è 4 a 1”.

Ma noi sportivi sappiamo che la partita finisce quando l’arbitro fischia.
E poi aspettiamo che cominci a giocare anche il PD; ci sono ancora consiglieri da “acquistare”.

Vedete, in questa ottica di “campagna acquisti” si può spiegare anche l’impossibile: pochi giorni prima il Partito dei Fratelli d’Italia  presentava un’interrogazione parlamentare chiedendo il commissariamento  dell’Amministrazione di Franco Ferraiuolo; pochi giorni dopo tre autorevoli esponenti di questa maggioranza “a stampo PD” – addirittura un vice Sindaco, un Assessore al commercio e un delegato ai lavori pubblici – decidono di aderire nel Partito che li ha sfiduciati.

Se Gennaro Di Fazio, Mimma Califano, Enzo Di Giovanni e Michele Nocerino vicini al PD, non dicono niente dobbiamo dedurre che vedono la cosa come favorevole all’azione di governo.

Se gli esponenti del PD a livello Regionale non protestano per quello che succede a Ponza, evidentemente non c’è niente da dire.

Se Franco Ferraiuolo tace, significa che acconsente, per cui si sente più confortato dalla presenza nella sua amministrazione di ‘Rossi’ e ‘Neri’ insieme a collaborare.

Se magari vediamo che domani anche il coordinatore di Fratelli d’Italia di Ponza, Danilo D’Amico, abbassa i toni contro l’amministrazione rosso-nera, significa che l’esperimento, oltre ad essere stato benedetto dal suo partito in provincia, è stato accettato anche dalla base a Ponza.

Quindi: che possiamo dire noi cittadini residenti se i protagonisti delle vicende politiche non hanno niente da eccepire e dimostrano con questo di avere digerito bene la cosa?

Possiamo dire con entusiasmo tutto ponzese: “i Partiti stanno lavorando per noi residenti, hanno occupato la nostra amministrazione operando il miracolo di mettere insieme maggioranza e opposizione per fare il bene di Ponza?”

Ci voglio credere!

 

 

3 Comments

3 Comments

  1. vincenzo

    5 Marzo 2019 at 11:49

    Nota della Redazione
    Vincenzo riceve questa lettera da Danilo D’Amico e la pubblica come commento al suo scritto con la motivazione che è indirizzata, oltre che a lui, anche ai lettori di Ponza Racconta e ai Ponzesi

    “Caro professore, cari lettori di Ponza Racconta, amici ponzesi.

    Approfitto, in questa mia risposta, per complimentarmi con Vincenzo Ambrosino che ancora una volta dimostra di essere uomo capace di scatenare dibattito.
    Sull’ingresso dei tre di maggioranza, La Torraca, Mazzella e Aversano, si è scatenato un vero e proprio caso politico come pochi ne sono successi. Lo capisco, è perfettamente comprensibile un po’ di disorientamento iniziale. Ciò che però non lo è, è la speculazione politica che è stata messa in campo da più parti. Dico più parti perché è ovvio che le parti in campo non sono più le stesse dell’11 giugno 2017.
    A due anni di distanza ci troviamo nella palude, sia amministrativa che politica, e credo che da questa palude, di cui siamo tutti, e dico tutti, responsabili, non si esce rincorrendosi nelle battaglie politiche o giocando a chi è più duro e puro. Lo si fa con senso di responsabilità politica e soprattutto civica nei confronti dei ponzesi, a cui poco importa il “gioco della politica” se non porta alla risoluzione dei problemi, quotidiani e non.
    La politica di ampliamento del partito e di aggregazione sui territori, annunciata da Giorgia Meloni ad “Atreju” il settembre scorso, è un qualcosa che non è cominciata su Ponza, ne su Ponza finirà. Va a cadere miseramente la tesi di taluni personaggi di presunta cultura che parla di caso più unico che raro. Deve essere chiaro, in modo da finirla con queste assurde illazioni, che i gruppi consiliari restano civici, e non di partito. Con buona pace degli arruffapopoli domenicali.
    Chiunque condivida la linea di Fratelli d’Italia può iscriversi liberamente ed è ben accetto.

    Linea non solo Nazionale, ma anche locale. Se la prima è egregiamente portata avanti dalla nostra Giorgia Meloni, la seconda è decisa da me.

    Nel corso di questi anni di attività politica, coronati da successi e da molteplici iniziative, come mai avevamo assistito sull’isola, mi sono fatto conoscere come uomo di coerenza e coraggio, almeno presumo, ma anche come persona capace di pragmatismo e di sintesi. Questo perché non mi interessa in alcun modo la politica dell’odio, ma solo l’interesse e il bene della nostra comunità.
    Per perseguirlo bisogna lavorare sui punti che ci uniscono e non su quelli che ci dividono. Allo stesso modo, proprio perché non amo fare i “salti della quaglia”, che tanto piacciono alla vecchia politica, specie quella locale, dico che la mia linea di netta opposizione a questa Amministrazione non cambierà. Non per antipatia “fino alla terza generazione” nei confronti del Sindaco e della sua squadra, come squallidamente affermato qualche giorno fa su questo sito a firma “la Redazione”, ma perché a mio modo di vedere, e quindi di FdI, l’azione amministrativa è stata finora inconcludente e spesso assente.

    Nessun pregiudizio o antipatia caratterizza la mia attività; questo è il modus operandi di qualcun altro.

    Quando un partito si allarga e cresce sono normali i “mal di pancia”, ma questi vanno via da sé per le persone intelligenti, per tutti gli altri c’è il Maalox.

    Il fatto che questi tre membri di maggioranza abbiano deciso di entrare in Fratelli d’Italia, cosa che mi è stata ufficializzata in netto ritardo rispetto all’annuncio, e che ha causato un chiaro imbarazzo iniziale, in fin dei conti non è una questione di così alto interesse.

    Si tratta di tre persone consapevoli, presumo, che la linea politica del Segretario di partito è una linea che boccia in toto la loro amministrazione ma che non ha mai pregiudicato un possibile dialogo sulle battaglie che possono essere condivise. Dialogo da parte mia sempre cercato e mai voluto.

    Che si sia cambiata idea e che si sentano vicini alle mie posizioni non può farmi altro che piacere. Non sarà il partito o la mia linea a muoversi verso altre posizioni, tuttalpiù saranno le posizioni degli altri a spostarsi verso questa linea, che non chiude le porte a nessuno.

    Un altro appunto devo farlo ai rappresentanti, autorevoli e non, degli altri partiti che si sono sentiti in dovere di “mettere bocca” sulla faccenda, deridendo apertamente anche le new entry. Inviterei costoro a pensare alle loro questioni, che sono molteplici, e di lasciare che ognuno si occupi dei propri equilibri.
    Gettare del fango su queste persone e su di me significa gettare del fango sul partito per sperare di guadagnare qualche simpatia in più in cabina elettorale. Ebbene, è una cosa che non permetterò.

    Difenderò sempre i membri della nostra comunità di FdI da queste vergognose speculazioni.
    Come avete avuto modo di comprendere, il mio è un discorso che punta alla responsabilità e al bene comune, ma anche e soprattutto alla coerenza e all’onestà, non solo intellettuale. Alla protesta deve seguire anche la proposta altrimenti si è un “grillino qualunque”. Con l’odio e la “uallera” non andremo mai oltre i post colorati dell’Avengers di turno.

    Io, e con me tutta la mia squadra che compone il nostro direttivo, mi batterò solo per il bene di Ponza e dei ponzesi. I contorni li lascio a coloro che pretendono di ergersi, senza averne né le qualità né i requisiti, a miei avversari politici.”

  2. vincenzo

    6 Marzo 2019 at 19:13

    Dicono che a Ponza Fratelli D’Italia un partito di Destra all’opposizione con gli altri del Centro destra e al governo dell’isola con il PD per loro non c’è imbarazzo.

    Beati loro ma poveri noi!

    Ecco la “pezza a colori” congiunta del coordinatore Provinciale Nicola Calandrini e del vice portavoce Regionale Enrico Tiero di Fratelli D’Italia.

    https://www.latinaquotidiano.it/ponza-fratelli-ditalia-in-maggioranza-e-opposizione-ma-non-siamo-in-imbarazzo/

  3. vincenzo

    7 Marzo 2019 at 09:49

    “Alla pezza a colore” si è aggiunto un “ricamo Partitico” rivolto a Vigorelli: non avveleni i pozzi lui (Vigorelli) forse è così astioso perché Ferraiuolo l’ha battuto?”

    Questo “ricamo” dei due leader pontini di Fratelli D’Italia comincia a scavare un fosso all’interno dell’opposizione di centro destra, fino ad ieri unita a Ponza.

    https://www.latinaoggi.eu/news/politica/71021/calandrini-e-tiero-replicano-a-vigorelli-non-siamo-per-nulla-in-imbarazzo-

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