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Rimangano pure tranquilli gli organizzatori dei vari eventi gastronomici che si vanno a realizzare sul nostro “amato scoglio”; questo mio personale “Ponza in tavola” vuole solo ed esclusivamente dimostrare come un “non R.I.” (Residente Invernale) come me riesca a sopravvivere lontano da Ponza.
Grazie al “pennello” di Silverio Mazzella (de “Al Brigantino” di Ponza), ogni mattina prima di fare colazione, metto sul tavolo il grande panno da cucina che Silverio ha prodotto con le sue mani; in questo modo il grande panno (nato per altri usi) fa bella mostra di sé come sfondo colorato sotto la mia tazza di thè e le mie fette biscottate, addolcendo il mio primo impatto con la giornata, lavorativa o non che sia.
Ponza è là, con i suoi pastelli colorati, le sue insenature, i suoi pesci e i suoi venti.
Sarà infantile, un po’ naif e decadente, ma è pur sempre il modo più semplice per i “R.O.S.S.E.” (Residenti Occasionali Spesso Solo Estivi) come me, per mantenere giornalmente il rapporto con l’”amato scoglio” (oltre a leggere “Ponzaracconta”, ovviamente).