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Epicrisi 198. Sfumature di grigio

di Rita Bosso

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Premetto: questa è un’epicrisi moscia, anzi apatica, anzi depressa.
Novembre è alle porte, siamo tornati all’ora solare.

L’Almost Blue [2] stinge nel grigio declinato in cinquanta e più sfumature ma senza frustini, senza brividi; gli amori [3], quando sopravvivono, sono pacati, dettati dal bisogno di proteggere e di proteggersi, di affrontare insieme le avversità della vita.
La Nera Signora, sempre all’opera, questa settimana ha sferrato due colpi micidiali (leggi qui [4] e qui [5]).

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Foto di Annalisa Sogliuzzo

Vincenzo [7] descrive l’oltrefrontiera come il paese dei balocchi, Silveria [8] ribatte con versi di Prévert da cui risulta che nessun volatile si libra in aria felice e beato, a Ponza deve fare i conti con fucili dalle matricole abrase e con trappulelle, a Parigi rischia lo strangolamento perché si è permesso di cinguettare. Peggio ancora, esposto al mercato in una gabbietta angusta, il volatile viene acquistato dal poeta che regala fiori o catene o incolpevoli animali a una fidanzata distratta. Il poeta non si spreca con i regali e lei, giustamente, lo molla: se catene devono essere, che provengano da una gioielleria di place Vendôme e non dal banco del ferramenta.

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Brave sartine espongono il diploma-lenzuolo di taglio e cucito, in un gruppo che posa sul belvedere della Parata. Riconosco Giuseppina, Liliana, Tina, Angelina, ho nelle orecchie le loro voci, le risate; come hanno scritto, come avrebbero scritto lettere, pagine di diario, ricette? Immagino scritture asciutte, briose, descrizioni (divertenti, affettuose, arrabbiate) delle compagne, della maestra, dei luoghi; parole vive, calde, ricche, qua e là un errore di ortografia e chissenefrega, il dialetto usato come elemento necessario, dosato con naturalezza.
La scrittura di Tea Ranno [10] è opulenta, impeccabile, barocca, cunto e ciaurare in omaggio alla Sicilia natìa.

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Le immagini dei bambini che ripuliscono la spiaggia di Sant’Antonio ricordano, a quelli della mia età, estati libere e felici, castelli costruiti con sabbia finissima e sfiorati con gentilezza da onde placide, sfinite dal summariello. Attivamente Ponza [12] ha organizzato due giornate di raccolta; nei sacchi potrebbe esserci il copri water [13] da passeggio che tante riflessioni ispirò.

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Navigo in rete alla ricerca di una nota positiva con cui concludere, di un granello di allegria, di una mollichella propositiva e costruttiva. Potrei fare la fine di don Ciccillo Laziomar che lunedì scorso, a fine navigazione, ha avuto un incontro molto ravvicinato col molo di Formia.

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Il Fieno di Ponza Bianco ’17 delle Cantine Migliaccio si aggiudica Tre Bicchieri del Gambero Rosso.
Confetti rossi [16] e congratulazioni per i neodottori Alfredo Tricoli, Pietro D’Arco, Francesco Arrigo, Rosa Simeone.
Una foto del Brigantino, tocco di colore e di speranza tra tanti usci sbarrati: è del 24 ottobre… di due anni fa.

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