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Taccuino (11). Per te amore mio

di Silveria Aroma
[1]

.

Nella casa dei miei genitori c’era una piccola libreria con un registro per annotare i titoli posto sullo scrittoio. Lo studiolo, un po’ buio, precedeva la camera da letto piena di luce filtrata dal balcone in una Santa Maria mai in ombra.

Di quei libri, andati dispersi in gran numero tra un trasloco e l’altro, dopo aver preso l’odore di svariate case, ne custodisco gelosamente uno. Storie e altre storie di Jacques Prévert, edito da Feltrinelli nel 1966; uno dei rari, se non l’unico, libro di poesie dei miei che abbia avuto per le mani.

[2]

Le canzoni più corte…

L’uccello che mi canta nella testa
E mi ripete che io t’amo sempre
E mi ripete che tu m’ami sempre
L’uccello dalla solfa fastidiosa
Domani mattina lo strozzerò.

[3]

Per te amore mio

Sono andato al mercato degli uccelli
E ho comprato degli uccelli
Per te
amore mio
Sono andato al mercato dei fiori
E ho comprato dei fiori
Per te
amore mio
Sono andato al mercato dei rottami
E ho comprato catene
Pesanti catene
Per te
amore mio
Poi sono andato al mercato degli schiavi
E ti ho cercata
Ma senza trovarti
amore mio.

***

Pour toi mon amour 

Je suis allé au marché aux oiseaux
Et j’ai acheté des oiseaux
Pour toi
Mon amour
Je suis allé au marché aux fleurs
et j’ai acheté des fleurs
Pour toi
mon amour
Je suis allé au marché à la ferraille
Et j’ai acheté des chaines
De lourdes chaines
Pour toi
Mon amour
Et puis je suis allé au marché aux esclaves
Et je t’ai cherchée
Mais je ne t’ai pas trouvée
mon amour.

[4]

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera

Jacques Prévert nasce il 4 febbraio nel 1900 da famiglia borghese, benestante. In Bretagna trascorre alcuni anni della sua infanzia; Prévert si dimostra fin dalla più giovane età amante della lettura e dello spettacolo. Nel 1920, il giovane inizia il servizio militare e raggiunge il suo reggimento prima a Lunéville, dove conosce “Roro”, un ragazzo di Orléans, e il pittore dadà Yves Tanguy e con essi forma un affiatato trio.
Di ritorno a Parigi nel 1922, Prevért si stabilirà con i suoi due amici artisti e con il fratello Pierre, regista, al 54 di Rue del Château a Montparnasse che sarà presto il punto di riunione del movimento surrealista. I suoi primi testi risalgono al 1930 quando il poeta li pubblica sulla rivista de famille invece l’anno seguente sulla rivista Commerce, dove lavora Giuseppe Ungaretti come redattore.


Nota
Le foto dell’articolo sono dell’autrice