Ambiente e Natura

Un’isola difficile

di Adriano Madonna
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Da venerdì 5 a domenica 7 ottobre, a Ponza si è svolta la manifestazione “Alla scoperta di Eea”, organizzata, con fatica ed entusiasmo, dalla giornalista Tiziana Briguglio.
È vero che il tempo è stato inclemente ma è pur vero che non ho visto partecipare un solo ponzese e, ad essere precisi, non un solo appartenente a “Ponza Racconta”. Eppure, lo staff di “Ponza Racconta” era stato avvertito con molto anticipo dell’iniziativa che si sarebbe tenuta e, anzi, io stesso avevo pregato di dare una mano.
Tutto ciò ha il brutto sapore di un antipatico ostruzionismo.
Perché?
Non so trovare una spiegazione.
Qualcuno sa darmela? 

 
Le foto, selezionate dalla Redazione, sono di Rossano Di Loreto
4 Comments

4 Comments

  1. Enzo Di Fazio

    10 Ottobre 2018 at 01:38

    Confesso che lo scritto di Adriano Madonna mi ha molto colpito e sono sicuro che lo stesso sia successo per altri della Redazione. Siamo un gruppo di persone che – è vero – non la pensano e non agiscono allo stesso modo ma siamo lontani miglia dall’idea di fare ostruzionismo.
    E nei confronti dell’evento abbiamo dato la nostra disponibilità fin dagli inizi, quando è stato presentato il programma a Roma, con la partecipazione di Sandro Russo alla conferenza stampa del 26 settembre.
    Premetto che non ero a Ponza nei giorni della manifestazione, pur essendomi prenotato per alcuni eventi, per il piacere di esserci e di raccontarne; il pessimo tempo, dovendo venire anche mia moglie, mi ha fatto desistere.
    Ciò non toglie che non possa dire la mia sulla questione sollevata da Adriano in considerazione della reciproca stima e degli ottimi rapporti di collaborazione che ci sono sempre stati con tutta la compagine di Ponzaracconta.
    Conto di ritornare, se necessario, sulla questione con maggiori dettagli ma sento al momento la necessità di fare qualche considerazione, prendendo spunto da alcune notizie raccolte un po’ qua e un po’ là.
    Sono dell’avviso che quando ci sono avvenimenti che coinvolgono più organismi (promotore evento, Comune, pro-loco, associazioni culturali, associazioni di categoria) sia necessaria una regia con azioni di promozione e coordinamento e se, alla fine, le cose non funzionano, le responsabilità non stanno mai da una sola parte.
    L’inserimento dell’evento relativo all’arrivo dei ponzesi di Santa Teresa di Gallura, se da un lato ha arricchito la manifestazione, dall’altro ha sottratto alla stessa alcuni referenti ed organizzatori obbligati a seguire i Lungonesi. E’ il caso, ad esempio, di Sandro Vitiello (della Redazione di Ponzaracconta) che – mi risulta – ha presenziato al bel momento di incontro che c’è stato al Ristorante Monte Guardia, ma ha poi dovuto accogliere gli amici della Sardegna e seguirli negli spostamenti per l’isola.
    Si aggiunga che la pioggia, a momenti torrenziale, ha reso tutto più difficile e tenuto tanti ponzesi in casa. Senza dimenticare che la giornata di sabato è stata anche caratterizzata da un matrimonio ed un battesimo.
    Buon successo – mi dicono – hanno avuto la dimostrazione culinaria, la degustazione dei vini e la presentazione del libro di Silverio Mazzella presso il Ristorante ‘A casa di Assunta. Nutrita la presenza degli studenti in alcuni incontri.
    Probabilmente gli eventi al coperto, come l’importante convegno sul Biancolella che si è tenuto presso il Ristorante Eea, non hanno fatto registrare le presenze che avrebbero meritato, ma c’è da chiedersi, trattandosi di incontri specialistici, se siano stati coinvolti gli operatori turistici e interessate le associazioni di categoria.
    Nel programma era inserita anche la visita alla mostra su Ponza nel 1700 e disguidi vari non ne hanno consentito la regolare fruizione nonostante l’impegno e la presenza sul posto di Rosanna Conte (della Redazione di Ponzaracconta)
    Insomma tante sono le cose che non sono andate. Per una serie di concause e disservizi. Non per ostruzionismo, sicuramente non da parte di Ponzaracconta.

  2. Paolo Iannuccelli

    10 Ottobre 2018 at 11:56

    In risposta a quanto pubblicato dal prof. Adriano Madonna, nel pieno rispetto della tesi dello scrivente, tengo a puntualizzare che ogni colpa non può essere addebitata ai ponzesi che non partecipano a determinate manifestazioni. Gli isolani sono talvolta lontani da un mondo differente dal loro; questo accade in tutto il mondo, non solo a Ponza. Un cittadino poi non è “obbligato” ad assistere a certi eventi, la sua è una scelta strettamente personale. L’evento eno-gastronomico è stato molto pubblicizzato a livello nazionale e regionale con una campagna battente ma – forse – è mancato il contatto preliminare con la gente di Ponza. La migliore comunicazione è quella diretta che coinvolge le persone in modo convincente facendole parte integrante di un progetto.

  3. silverio lamonica1

    11 Ottobre 2018 at 19:12

    Confesso di aver partecipato solo all’evento eno-gastronomico “A Casa di Assunta”, con la presentazione del libro di Silverio Mazzella sulla cucina ponzese e in tale occasione ho anche preso la parola per sottolineare l’originalità del saggio: non un arido elenco di ricette, con altrettanto arido pro-memoria di roba da mettere sui fornelli, ma i cibi e le bevande tipicamente ponzesi si incastonano mirabilmente negli usi, costumi e storia dell’isola.
    Assieme agli altri, produttori di vini in testa, pendevo dalle labbra dell’esperto enologo e col calice in mano (con poco vino all’interno) imitavo i gesti circolari della mano, appena accennati, mentre le nari venivano deliziate dagli aromi del biondo e prezioso liquido e poi, il sorseggio – in punta di lingua – accompagnato dal commento dell’esperto: “vino ambrato, odore di fiori bianchi, la fragranza, gustata in punta di lingua, si espande mirabilmente a tutto il cavo orale, provocando salivazione sottolinguale …” Insomma, una vera “lectio magistralis”, indimenticabile. E poi le mostarde di Assunta che hanno suscitato in me i cari ricordi d’infanzia! Ma a quell’incontro c’erano molti ponzesi di tutte le età, glielo assicuro, caro prof. Madonna. Certo, non me la sono sentita di partecipare alle immersioni nel favoloso mare di Ponza, di sicuro meravigliose: la mancanza di allenamento non me lo permette. Caro Professore, sono certo che mi perdonerà.

  4. Adriano Madonna

    13 Ottobre 2018 at 18:17

    Caro professor Lamonica,
    a causa delle avverse condizioni del tempo, ovviamente l’immersione nel mare di Ponza era stata annullata.

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