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Ulteriore radiografia della comunità ponzese

Francesco De Luca
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Se la conclusione della prima radiografia trovava compendio in un invito a moltiplicare i momenti di incontro collettivo e di scambio, ora che la comunità ponzese si accinge a vivere il periodo invernale, sarebbe opportuno rivedere i criteri da seguire per le manifestazioni di Ponza-Inverno.

Potrebbero fungere queste manifestazioni agli intenti che sono stati menzionati. Più che essere superflui momenti di svago potrebbero essere organizzati con lo scopo evidente di accostare le strutture portanti (come ho scritto nell’articolo precedente [2]). Immaginare e realizzare opportunità di incontro fra vecchi e giovani ad esempio.
La ricorrenza del Natale si presta in tal senso. Lo stesso vale per far avvicinare i Ponzesi del porto con i Ponzesi di le Forna.
E così via.

Per essere aiutati in tale opera di immaginazione e realizzazione si potrebbe chiedere aiuto alle tante Associazioni presenti sull’isola. Ci sono associazioni di ballo, di musica, di cucina, di canto, di cultura. Ci sono i Collegi dei docenti delle varie Scuole.
Mi appare logico come la comunità debba essere risvegliata dall’interno. A fine sociale e non economico.
La qual cosa implica che a gestire l’operazione sia il Comune. Promuovendo incontri, selezionando le iniziative, e sponsorizzandole.

Con grande fatica. Sì, è vero… la partecipazione logora, ma realizza con soddisfazione e ne aiuta la crescita. Perché il confronto aguzza le proposte e, in più, amplia la responsabilità. La estende e chi se ne è fatto carico.
Anche il flop viene metabolizzato, anche l’insuccesso. Non si colpevolizza nessuno perché la responsabilità è collettiva.

Mi accorgo ora però che dalla radiografia sono passato a pie’ pari alla terapia. Chissà quante me ne diranno gli amici medici!