Ambiente e Natura

Caro Adriano Madonna…

di Silverio Guarino

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Caro Adriano, avevo sempre nella mente e nel cuore quelle tue parole: “Nel mare, vedere ma non toccare…”
Ma non ce l’ho fatta. E ti racconto cosa.

Sono ritornato dopo tanto tempo a fare immersioni in apnea e, a dire il vero, me la sono cavata dignitosamente bene.
A Palmarola, vicino alle Galere, davanti alla spiaggia di S. Silverio, sui 5-6 metri. Un fondale da sogno, ma un po’ “inerte”, quasi “deserto”.
Avvicinandomi al fondo i colori si ravvivavano, ma rimaneva la poca vitalità dell’ambiente.
Mi ero ripromesso di non farlo (in realtà lo avevo quasi sempre fatto nelle mie precedenti immersioni), ma alla fine ho ceduto.

Mi sono immerso nuovamente e, dopo averla identificata dall’alto, ho sollevato e “rigirato” una pietra che stava sul fondo.
E lì il mondo “nascosto” mi si è ripresentato.

Aperto il sipario, si sono manifestati ai miei occhi vogliosi gli attori nascosti del fondale marino: piccole oloturie; alcune patelle e una patella reale; piccoli ricci; una stella marina rossa ed una ofiuride che scappava spaventata per la mia mossa inattesa; una piccola ostrica e un “pomodorino”. Alcuni coloratissimi pesciolini di scoglio si precipitavano alla ricerca di cibo nascosto.
Era quello che mi aspettavo.

Subito dopo, con una nuova e rapida immersione, ho rimesso tutto “a posto”. O meglio, quasi a posto, perché la pietra non era proprio come stava prima.
Ho pensato solo un attimo all’idea che se si sollevassero tutte le pietre dal fondo ci sarebbe un gran chiasso da parte di tutti questi simpatici e vivaci abitanti nascosti!

Spero proprio di non aver creato troppo scompiglio nei quartieri “bassi” di Palmarola, ma se Adriano non mi dovesse perdonare per questa mia mossa imprudente, sono disposto, a malincuore, a non farlo più per il futuro.

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