





|
|||
E’ l’autunno, bellezza!. Cosa è questo lento impigrirsi ad ascoltare alle otto del mattino il battere della pioggia sui muri? Questo giorno trova tutti impreparati e stupefatti. Come quando ci andavamo noi e i maestri severi a dominarci e le maestre benevole a coccolarci, e Giannino (il maestro) dirimeva le scartoffie della segreteria e la bidella Luisa teneva serrato il portone d’entrata. Oggi quest’acqua che dal cielo scende a pulire gli acciottolati segna l’incipiente autunno. L’isola appare meravigliata che l’estate affollata possa essere già definitivamente passata. Un’altra estate. Sul Corso incontro quelli che vedrò da oggi quasi tutti i giorni. Lenti per il passo invecchiato, rassegnati perché la conta dei giorni si assottiglia. Un trolley mi distrae: è una coppia che si trascina dietro il bagaglio. Sta venendo o sta partendo ? A me pare che stia venendo. Così anch’essa rimarrà colpita da quelle signore che ieri e ieri l’altro ho visto posizionarsi su spigoli strategici, e aprire un treppiedi e deporvi un foglio e tracciare le forme di un paesaggio a noi noto ma per loro inconsueto e affascinante. Proprio come lo vedemmo fare negli anni della nostra fanciullezza quando le linee architettoniche di quel pugno di case colorate e gli stretti scorci attiravano altri artisti, altri personaggi, altre singolarità. Ponza oggi si è svegliata con l’acqua che scende dal cielo. Lava i grappoli d’uva, pronti per essere colti. Qualche vignaiuolo si rallegra perché ha già vendemmiato e dunque il vino sarà asciutto, mentre altri sono preoccupati perché domani è giorno di vendemmia e, se piove, bisognerà rinviare. Ma l’acqua che viene dal cielo e che sta ombrando le ore di questa mattinata incide un segnale per tutti noi. Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
|||
Ponza Racconta © 2021 - Tutti i diritti riservati - Realizzato da Antonio Capone |
Commenti recenti