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Nel pomeriggio di ieri ho assistito alla festa di inizio del nuovo anno scolastico che si è svolta a Portoferraio (Isola d’Elba) alla presenza del Capo dello Stato Mattarella e del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, trasmessa da RAI 1. Cosa che ritengo di ottimo auspicio, perché con tale iniziativa sembra che le nostre Istituzioni non intendano confinare nel dimenticatoio le problematiche e le esigenze delle isole minori italiane.
Nella scuola ho lavorato per oltre quaranta dei miei anni, prima come maestro e poi come dirigente, per cui anche io voglio augurare a tutti gli alunni, insegnanti, dirigenti e operatori vari, buon lavoro, con il seguente sonetto:
LA SCUOLA
La scuola a passo va sempre coi tempi,
dall’era della pietra fino a ora
tutte le novità giammai ignora
e molto spesso ne dà lei gli esempi.
Corregge, ma non sol, previen gli scempi,
la perfezion e il ben di tutti adora,
custode dei valor lo è ancora:
recupera, redime e salva gli empi.
Ma poi, quand’è finita la lezione,
ciascuno se ne va pei suoi affari
e lì smaltisce presto la pozione
di tutti i saggi pistolotti vari:
ad altre cose volge l’attenzione
e per la società son casi amari.
Però, quale isolano da diverse generazioni, mi sia concesso condividere l’ augurio particolare del Presidente Mattarella a scolare, scolari, studentesse, studenti, docenti , operatori scolastici e dirigenti che operano nelle piccole isole e sperduti centri montani, affrontando e superando le innumerevoli difficoltà logistiche giornaliere.
E a tutti, l’augurio di cuore che non venga dimenticato ciò che si apprende a scuola nel costante impegno quotidiano.