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La corruzione, verme insidioso. Senza voler giudicare in modo pretestuoso alcuno, e dunque fuori da ogni moralismo, è conoscenza comune che la società italiana sia pervasa dalla corruzione. La cronaca giornaliera ci ammorba con notizie riguardanti casi di corruzione negli organi statali e nel settore privato. Beh, non c’è dubbio che essa non ne sia esente. La corruzione è presente sulla nostra isola. Nelle istituzioni e nel settore privato. Già prevedo i sepolcri imbiancati che tuonano: queste affermazioni vanno provate. Così si discredita tutta la comunità senza averne titolo e si diffamano tutti. L’abbiamo tollerata per tanti anni. Una democrazia matura si realizza se i cittadini accettano le loro deficienze (chi non è ricattabile?) e disprezzano chi chiede loro di tacitarle, assoggettandosi al ricatto. La corruzione investe chi la propone e chi la accetta. Se, in passato, siamo stati dalla parte di chi l’ha accettata (ma la memoria può farmi difetto) non siamolo più oggi. Può esserci d’aiuto il detto: è vero ca ogne ghiuorno ce spurcammo. Ma è proprio pe cheste ca ce tenimmo ’a lava’ tutt’ i iuorne. Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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