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Tanto accanimento… perché?di Francesco De Luca . Ho riferito il resoconto dell’ultimo Consiglio Comunale a zi’ ’Ntunino. Zi’ ’Ntunino ha aggrottato le ciglia. “Perché si comportano in modo così puerile e insieme cattivo? Devo parlare c’a cummara!” “’A cummara? E chi è?” Sono rimasto interdetto e un po’ anche preoccupato. Zi’ ’Ntunino mi ha assicurato che ’a cummara ’ncopp’i Cuonte è un’autorità in quanto a predizioni. “Predizioni? – ho sbottato – ma non se ne parla nemmeno. Di questo passo ci troviamo fra fattucchiere e streghe. Non se ne parla proprio”. Così ho lasciato l’amico. Che dopo due giorni mi ha chiamato. A casa sua ho conosciuto ’a cummara Ninetta. La quale senza che io profferissi parola ha detto: “Cca ’a sotto ce stanno i sorde. Quanno ’u cane abbaia, mosta i diente e ’nse move ’a llà è pecché ce hanno luvato ll’ uosse ’a sotto”. Prufesso’ – così mi ha bollato – i libbre ’nn’ i diceno sti cose. L’interesse è a raggione “. Tornando a casa ho riflettuto. Ho cercato di razionalizzare il contesto favolistico di quanto ascoltato. È la struttura economica il primum movens delle azioni umane. La storia nelle sue decisioni importanti segue l’interesse economico. È stata la teoria marxista a rivelarlo e il liberismo, pur contrapponendosi ad esso, non smentisce tale principio. Che vediamo spingere le decisioni delle autorità statali nell’attualità della vita politica, italiana e internazionale. Mi è venuta questa conclusione: avevamo consegnato, a Ponza, noi Ponzesi, la nostra vita e il futuro dei figli ad un manipolo di affaristi che ci avrebbero venduto senza scrupoli. Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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