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Da che Sud è Sud

di Francesco De Luca
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Il Sud è il nucleo ispirativo della musica di Eugenio Bennato.
Sud d’Italia, sud d’Europa, sud del mondo. Ogni luogo ha il suo sud, perché ogni luogo ha privilegi e castighi.. Il privilegio è a vantaggio di chi ha il potere, e si colloca a nord, mentre lì dove si soffre, quello è il Sud. Si soffre e ci si riscatta coltivando la propria identità. Quella che avvinghia alla terra, ai valori della solidarietà, al suo privilegiare il sogno e la canzone.

Tutto il Sud canta e Bennato ne carpisce il coraggio, la provocazione, la coralità. Il suo ritmo è quello della ‘taranta’. Ballo che guarisce, che libera, che manifesta l’animo.
Il messaggio ideologico di Eugenio Bennato è chiaro ed evidente. E poi c’è la musica che si nutre di popolanità, di meridionalità, di mediterraneità. Le sue canzoni spaziano nell’aria europea e mediterranea creando una atmosfera che cattura.

Nello spiazzo della Caletta, a Ponza, ieri sera – 3 agosto – gremita di gente, c’è stato un tripudio per Eugenio Bennato. Ci siamo sentiti tutti ‘naviganti’ a bordo di una nave musicale che toccava le coste del Salento, della Sicilia, di Napoli.
Le melodie echeggiavano nenie ascoltate dai nostri nonni e ci siamo lasciati trasportare. Abbiamo incontrato briganti (Ninco Nanco), i borbonici, la gente proveniente dal Camerun, dallo Sri Lanka, dalla Barberìa. Abbiamo fatto amicizia e abbiamo cantato insieme.

Una conoscente ponzese, al termine dello spettacolo, entusiasta, mi ha invitato a scriverne per attestare come si fosse creata una amalgama fra i Ponzesi, gente di mare, e la band di Bennato, che nel mare della musica cerca la sua ragione d’essere. Lo faccio con le deficienze di un inesperto e con l’entusiasmo di un navigante.