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“Per Ponza non ci sta niente… “di Marcella Sansoni . Buongiorno, vi mando il breve racconto dell’arrivo a Ponza di una trentina di volenterosi lunedì 9 luglio . – Per Ponza non ci sta niente… Si guardano interdetti… mi guardano interdetti forse perché ho faccia da veterana dell’assurdo o forse perché parlo inglese… I tapini di Ponza chiedono un’alternativa, giacché sono turisti e sono fra quelli che fanno vivere l’isola.. Nel frattempo arriva l’aliscafo che tornerà da lì a poco a Ventotene – servizio pubblico, che diamine – e un intraprendente turista si reca da qualcuno che rassomiglia ad un ufficiale e gli chiede se per caso non possono, al ritorno, allungare su Ponza. Alla fine con un minimo di dieci e un massimo di venti ore, biglietti di treni, biglietti di “mezzi veloci”, stazionamenti con consumazioni in due bar del porto, biglietti di nave Carloforte (peraltro pulita e confortevole) i nostri arrivano nella tarda serata. Grazie Laziomar… bisogna conquistarla quest’isola e la vostra è una operazione didattica per noi pulciosi cittadini di terraferma. 1 commento per “Per Ponza non ci sta niente… “Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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E’ inutile “sbattere la testa”. Gli armatori privati che operano nel Golfo di Napoli, sono anche gli amministratori di CAREMAR e LAZIOMAR, armamento pubblico (l’oligopolio privato si è sostituito alla libera concorrenza del mercato) per cui lor signori possono fare il bello e, quando gli gira, il cattivo tempo: ” Per avverse condizioni meteomarine … non si parte”.
Col nuovo governo cambierà qualcosa? Ci spero poco