Attualità

L’ultimo saluto a Luciana

di Martina Carannante

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Le brutte notizie non arrivano mai da sole…
Questa mattina sembrava come tante altre ed invece a rattristare la giornata è arrivata la triste notizie.
Un messaggio, anzi uno screen, che mi ha lasciato di stucco: la perdita della cara Luciana…

Luciana Romano, da che la ricordo io, dipendente comunale, zia della mia cara amica Valeria e sorella di Vittorio (Au bord de l’eau). Anche quando da piccola andavo a giocare da Valeria ed ogni tanto compariva, Luciana non era di tante parole.
La sua vita era legata al suo lavoro, ufficio protocollo del Comune di Ponza; un sorriso, due parole, timbri e via…

Quest’anno che ho avuto modo di frequentare assiduamente quegli uffici, l’ho conosciuta meglio. Di rito era la chiacchierata all’entrata dell’ufficio anagrafe con Tony. La mattina io correvo frettolosamente le scale, arrivavo in balconata e trovavo lei che fumava la sua sigaretta in silenzio, un buon giorno ed un sorriso reciproco.

Stava facendo le pratiche per andare in pensione, le faceva con malumore, perché tutto sommato le sue giornate in Comune le piacevano.
Purtroppo non è arrivata a godersi tale traguardo o forse il destino ha deciso così per lei…

Ai nipoti e alla cognata va il mio pensiero ed un forte abbraccio; unitamente a quello della redazione di Ponzaracconta.

 

Immagine di copertina di Michele Sagona

1 Comment

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  1. Luisa Guarino

    28 Giugno 2018 at 17:10

    I sorrisi di Luciana erano rari, e per questo più preziosi: le trasfiguravano il viso. Ho avuto modo di conoscerla più da vicino verso l’inizio degli anni ’90, quando il fratello Vittorio gestiva il bar in piazza, proprio accanto alla mia libreria al civico 1 di Via Roma. Nel tempo libero Luciana era spesso lì, e abbiamo fatto amicizia. Credo che le fossi simpatica; e quando ho avuto bisogno di lei in Comune è sempre stata disponibile e professionale. La scomparsa del fratello è stata per lei una perdita enorme. Tanto diversi fisicamente: Vittorio un ragazzone dal sorriso sempre pronto, lei uno scricciolo, apparentemente un po’ musona. Forse in realtà erano più simili di quanto sembrasse. Ed erano legatissimi. Dice Martina che Luciana si preparava alla pensione malvolentieri. E’ stata fortunata: non ha avuto il tempo di sapere cosa accade quando non si lavora più. La ricorderò con tenerezza, con l’inseparabile sigaretta tra le labbra. Se ricordo bene ha un altro fratello: a lui e alla sua famiglia giungano le mie più affettuose condoglianze. Agli amati nipoti Alessio e Valeria, e alla cara cognata Milena un abbraccio grande e tutta la mia vicinanza.

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