- Ponza Racconta - https://www.ponzaracconta.it -

E’ possibile?

di Francesco De Luca

[1]

.

Riformulo la domanda in modo più chiaro: è possibile far combaciare la politica con la morale? In modo ancora più esplicito: è possibile tendere ad una politica ponzese che salvaguardi gli interessi degli isolani?

E’ domanda che ci ponemmo (il plurale non è formale) qualche anno fa proprio perché era palese che le decisioni dell’Amministrazione ponzese (politica) andavano in direzione contraria agli interessi del paese (morale).

Rispondemmo che era possibile perché lo spirito che ci animava era onesto, fuori dalle logiche economiche forestiere che ambivano ad investimenti sull’isola, lontani ed ostili a quelle forze economiche isolane (ripeto isolane) che tenevano e tengono monopoli, in disprezzo della pubblica utilità.

Spirito onesto, giacché non c’erano interessi nascosti, non trascorse e pendenti diatribe; i giovani e il loro futuro dovevano ispirarci, iniziative miranti a rafforzare l’identità ponzese erano traguardi.

Non sono etichette che ci attaccammo da soli, non era autoreferenzialità codina. Erano e sono fattori da tutti conosciuti.

L’operazione di assembramento andò in porto e con consenso. L’isola ha ripreso il colorito di chi è in buona salute. Ma dobbiamo ricontrollare la dieta. Forse è più corretto dire: si deve ricontrollare lo spirito d’insieme. Non mi escludo dalla condivisione e neanche voglio apparire come chi vede più in là degli altri. Le mie deficienze sono note e non le nascondo. Anzi, proprio per non essere tacciato per saccente, riporto quanto dettomi da un tassista: “Franco… ‘a zoccola l’avimmo accisa, mo s’ha dda fa’ pulizzia. ‘A zoccola, se sa, roseca, fa tana, caca… lascia spuorco. S’ha dda fa’ pulizzia”.

Fare pulizia, ossia attenersi a principi anche morali. I giovani, gli anziani, i servizi sociali primari (scuola, strade, comunicazioni, l’identità ponzese). L’economia al servizio di questi principi e non il contrario.

Qualche tempo fa pensavamo ch’era possibile per noi provarci. Proviamoci.

 

Nota: l’immagine di copertina, scelta dalla Redazione, è un particolare della Scuola di Atene, affresco di Raffaello Sanzio situato nella Stanza della Segnatura presso i Musei Vaticani.