Attualità

E’ possibile?

di Francesco De Luca

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Riformulo la domanda in modo più chiaro: è possibile far combaciare la politica con la morale? In modo ancora più esplicito: è possibile tendere ad una politica ponzese che salvaguardi gli interessi degli isolani?

E’ domanda che ci ponemmo (il plurale non è formale) qualche anno fa proprio perché era palese che le decisioni dell’Amministrazione ponzese (politica) andavano in direzione contraria agli interessi del paese (morale).

Rispondemmo che era possibile perché lo spirito che ci animava era onesto, fuori dalle logiche economiche forestiere che ambivano ad investimenti sull’isola, lontani ed ostili a quelle forze economiche isolane (ripeto isolane) che tenevano e tengono monopoli, in disprezzo della pubblica utilità.

Spirito onesto, giacché non c’erano interessi nascosti, non trascorse e pendenti diatribe; i giovani e il loro futuro dovevano ispirarci, iniziative miranti a rafforzare l’identità ponzese erano traguardi.

Non sono etichette che ci attaccammo da soli, non era autoreferenzialità codina. Erano e sono fattori da tutti conosciuti.

L’operazione di assembramento andò in porto e con consenso. L’isola ha ripreso il colorito di chi è in buona salute. Ma dobbiamo ricontrollare la dieta. Forse è più corretto dire: si deve ricontrollare lo spirito d’insieme. Non mi escludo dalla condivisione e neanche voglio apparire come chi vede più in là degli altri. Le mie deficienze sono note e non le nascondo. Anzi, proprio per non essere tacciato per saccente, riporto quanto dettomi da un tassista: “Franco… ‘a zoccola l’avimmo accisa, mo s’ha dda fa’ pulizzia. ‘A zoccola, se sa, roseca, fa tana, caca… lascia spuorco. S’ha dda fa’ pulizzia”.

Fare pulizia, ossia attenersi a principi anche morali. I giovani, gli anziani, i servizi sociali primari (scuola, strade, comunicazioni, l’identità ponzese). L’economia al servizio di questi principi e non il contrario.

Qualche tempo fa pensavamo ch’era possibile per noi provarci. Proviamoci.

 

Nota: l’immagine di copertina, scelta dalla Redazione, è un particolare della Scuola di Atene, affresco di Raffaello Sanzio situato nella Stanza della Segnatura presso i Musei Vaticani.

1 Comment

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  1. Rinaldo Fiore

    27 Giugno 2018 at 21:36

    E’ possibile avere una politica etica? Credo proprio di no! In politica sono necessarie scelte che non coincidono con l’etica ma certamente alcune scelte possono essere anche etiche. Nel mondo attuale i problemi che un governo politico deve affrontare sono talmente tanti che è ben difficile far coincidere i due aspetti.
    D’altra parte è nella natura delle cose l’ingiustizia per legge: pensiamo al caso degli “esodati”, anche se non credo che tutte le vie giudiziarie siano state percorse; o al caso di ogni legge che ha nella data d’inizio la sua maggiore ingiustizia, da lì, da quel giorno si applica ma non prima di quella data.
    Sappiamo bene – ma non credo che tutti i cittadini lo sappiano – che la democrazia non è statica ma dinamica, il che significa che le regole del gioco possono essere cambiate quando ci si accorge che non sono più adeguate ai tempi e al criterio di giustizia (non sempre per quest’ultimo); è anche vero che è insito nel criterio di democrazia il concetto che si tratti della più vicina alla giustizia sociale e via dicendo.
    La democrazia non è mai uguale per tutti i cittadini e, se la cosa ci può consolare, non
    un sistema politico “migliore” in assoluto, o io non lo conosco.
    E’ possibile una politica etica? Se guardiamo a quello che accade nel mondo, incluse le difficoltà di distinguere il vero dal falso, capiamo che è del tutto casuale che politica ed etica possano muoversi assieme.

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