Ambiente e Natura

Presentato con successo a Latina il libro di Gabriella Nardacci

di Luisa Guarino
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Finalmente ho conosciuto Gabriella di persona! Dopo telefonate, messaggi e mail l’incontro è avvenuto l’altra sera alla libreria Feltrinelli di Latina, dove lei ha presentato il suo romanzo “A malapena si vede l’isola di Ponza”, di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi.
E’ stato un incontro-abbraccio senza neanche bisogno di dirci chi eravamo. Poi l’abbraccio e il saluto sempre affettuoso e radioso di Gabriella Nardacci si è propagato a tutti i presenti, conoscenti e amici, la maggior parte dei
quali originari di Maenza come lei, anche se molti da tempo vivono a Latina. Non li nominiamo per non far torto a nessuno, però li abbiamo impressi negli occhi e nella mente: anche perché proprio grazie a loro il pomeriggio ha avuto connotati particolarmente piacevoli.
Ci sono presentazioni di libri “imbalsamate”, formali e anche un tantino noiose. Quella di Gabriella al contrario è stata partecipata, calorosa. Merito intanto di Giulia Laruffa, che ha introdotto opera e autrice con grande e sincera partecipazione, che ha “costretto” Gabriella ad alternarsi a lei per raccontare ancora qualche aspetto in più delle sue pagine e della sua stessa vita, di donna, insegnante, scrittrice. Particolare non trascurabile inoltre, molti tra i presenti, professionisti e persone di profonda sensibilità, preparazione e cultura, avevano già letto il libro: cosa che difficilmente si registra in altre occasioni analoghe. Cosicché non hanno avuto alcuna difficoltà né titubanza a prendere la parola per condividere con i presenti riflessioni, emozioni e ricordi.

Personalmente, riflettendo a posteriori, credo di aver potuto apprezzare in maniera particolare il romanzo di Gabriella, al di là delle sue qualità oggettive, perché sono partecipe di due tra le realtà in cui l’autrice fa vivere i suoi personaggi.
La prima è Ponza, e non serve spendere altre parole; la seconda non è Maenza, ma è un altro paese dei Lepini, dove tra infanzia e adolescenza ho trascorso nove anni, Sermoneta.
Certi suoni, profumi, sapori, colori, atmosfere, sono comuni a tutti i paesi collinari del territorio pontino. Io
almeno ce li ho ritrovati tutti.
Ma non dimentichiamo che nel “triangolo dei luoghi del cuore di Gabriella”, come ha sottolineato Laruffa, c’è anche Roma. Dove la protagonista Cristina trascorre nell’attualità del libro (seppure in un tempo mai definito e con un andirivieni di flashback) la sua vita. Sotto lo sguardo vigile e affettuoso di Gabriella.
1 Comment

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  1. Gabriella Nardacci

    10 Giugno 2018 at 12:08

    Ho letto con commozione e gradimento il bellissimo pezzo, che tu, Luisa cara, hai dedicato al mio libro “A malapena si vede l’isola di Ponza” presentato alla libreria Feltrinelli di Latina e presente come articolo su Latina Oggi e su Ponzaracconta.

    Sono rimasta colpita dalla tua capacità di analisi introspettiva relativa ai personaggi del libro con particolare attenzione sul personaggio della protagonista della storia.

    Non abbiamo avuto molti contatti noi due e in quel giorno ci siamo conosciute fisicamente per la prima volta, ma l’impressione è stata quella di una conoscenza di anni e la tua presenza mi ha fatto sentire “come a casa”. In quel tipo di “casa” che solo certe persone affini riconoscono.

    Grazie di cuore… Con tutto il mio cuore.
    Gabriella

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