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Omaggio a Pino Daniele. Noi che ci sdilinquivamo alla raffinatezza algida di Sergio Bruni o provavamo la grossezza popolana con Giacomo Rondinella, al tuo apparire sulla scena musicale italiana esultammo. Ci catturasti subito e non ti abbiamo lasciato più. Nuove le parole, le rime, i concetti, le situazioni cantate. Nuove perché vero il riferimento da cui traevano ispirazione: la vita di tutti i giorni. Il sentimento lo stesso. Il pathos partecipativo, la consonanza col paese delle origini, con la gente che ci circonda, con la donna che si ama. L’amore, nelle sfumature varie, ma sempre lui: inevitabile, avvolgente, imprescindibile. Non è stato più possibile lasciarti. Anche perché nel bel bello uscivano canzoni che rapivano. Il tuo percorso: un rimescolare costante nel cuore di noi partenopei. Un cuore troppo fragile, una nostalgia sempre presente, un rimbrotto mai taciuto. Anelante ad un sole più splendente. Simme lazzari felici: siamo gli ultimi della terra che sanno di avere fortuna. E lo sanno da quando ce lo hai palesato tu.
Da YouTube: Pino Daniele, Lazzari felici (con testo in sovraimpressione); dall’album “Musicante” del 1984 . . Appendice del 9 giugno Abbiamo aggiunto all’articolo il servizio che la Repubblica ha dedicato all’evento sul giornale di ieri 8 giugno (a cura della Redazione): 1 commento per Omaggio a Pino DanieleDevi essere collegato per poter inserire un commento. |
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Abbiamo aggiunto all’articolo il servizio che la Repubblica ha dedicato all’evento sul giornale di ieri 8 giugno
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