Ambiente e Natura

Nasce il Centro Studi e Documentazione Isole Ponziane

di Rosanna Conte

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Al recupero del passato delle nostre isole ci teniamo, così come al recupero dei documenti, della memoria, della storia e delle testimonianze delle persone che l’hanno fatta.
Nel tempo l’impegno di tante persone di buona volontà, le iniziative di tante associazioni e le relative innumerevoli attività poste in essere – non ultima l’esistenza e la continuità nel tempo del nostro sito, come troviamo anche scritto a chiare lettere nel suo logo – hanno fatto molto per riportare alla luce la nostra storia con l’intento di salvaguardarne la memoria. Ci rammarichiamo che molte energie siano andate disperse e forse questo è il motivo per cui Ponza non ha ancora un museo, un archivio storico e una biblioteca.
In quest’ottica e con l’intento di realizzare un progetto condiviso nasce oggi il Centro Studi e Documentazione Isole Ponziane che con piacere presentiamo, con le parole di Rosanna Conte che ne è la Presidente.
Al momento una piccola realtà che ci auguriamo possa presto crescere e rafforzarsi con l’apporto delle idee, delle energie e dell’impegno di tutti.
Enzo Di Fazio

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Recuperare e conservare la memoria ha contraddistinto sempre le comunità umane, consapevoli che quanto veniva dal passato serviva ad organizzare il presente e a progettare il futuro.
Le nostre isole non fanno eccezione e molte sono le iniziative che hanno corrisposto e corrispondono a questa esigenza. Oggi, però, bisogna intervenire in maniera sistematica affinché il nostro patrimonio culturale non vada disperso, dimenticato.

Da qui l’associazione Centro Studi e Documentazione Isole Ponziane, un primo passo verso un obiettivo condivisibile da coloro che ritengono fondamentale raccogliere e conservare dati e documenti sulle nostre isole per consentire a chi verrà dopo di noi di averne memoria.

Il lavoro che si prospetta è un impegno gravoso che richiede tempo, pazienza e competenze, ma più di tutto richiede che ci sia una volontà comune fra gli isolani a pervenire alla nascita di un luogo fisico e simbolico a cui ogni ponzese possa affidare la sua memoria personale, quella di famiglia e della comunità e che costituisca un luogo di diffusione delle proprie rielaborazioni culturali per coloro che amano dedicarsi agli studi.

L’intitolazione al plurale vuole indicare una convergenza di intenti e una complementarità di azioni fra le due comunità delle nostre isole, e se Ventotene ha intrapreso da tempo strade ormai consolidate che riguardano tematiche di spessore internazionale, il rapporto con Ponza, dove ancora è incerto il cammino, può essere sinergico per riflettere sulle nostre piccole comunità e collaborare su tematiche comuni.

Ci rendiamo conto che è un progetto ambizioso visto che pensiamo ad attività di raccolta e repertazione fonti, inventariazione e catalogazione di quanto perviene, con un archivio che conservi documenti in fondi con i nomi di coloro che hanno donato, e, naturalmente, con la possibilità di fruizione da parte di chiunque, secondo le regole previste nelle biblioteche e negli archivi.

Si inizierà col raccogliere i testi che riguardano le nostre isole e le fonti storiografiche accumulate nei secoli, ma anche la memoria orale, cioè le interviste che nel tempo diversi cultori della nostra storia hanno realizzato su diverse tematiche, nonché foto, lettere o documenti utili a ricostruire il nostro passato.
Sarà un lavoro certosino la cui durata ed ampiezza dipende molto dalla volontà collettiva e dalla possibilità di accedere almeno ad uno spazio operativo stabile predisposto per la conservazione adeguata di produzioni digitali e cartacee evitandone la rovina.

Trovandoci all’inizio di un percorso, in pochi ci siamo fatti carico di affrontare l’iter burocratico che, sta ancora procedendo per ottenere l’accreditamento presso la Regione, ma facciamo appello a tutti perché il Centro diventi, come l’abbiamo pensato, la casa della memoria di tutti gli isolani: appartiene a tutti e nella misura in cui ognuno riesce a sentirne l’importanza.

Del resto, tutti possono aderire e diventare soci, partecipando alle attività e proponendo iniziative. Una volta avviata la fase iniziale in cui il Centro funzionerà col direttivo costituito dai soci fondatori, come previsto nello Statuto, ogni tre anni ci può essere il ricambio poiché sarà l’assemblea dei soci ad eleggere il suo presidente e gli altri membri del direttivo.

La democraticità della struttura è la premessa essenziale di una ricaduta positiva sul tessuto civico isolano, come la correttezza scientifica dell’operato è fondamentale per la produzione del Centro.

L’attività di ricerca e quella di divulgazione attraverso incontri e pubblicazioni si intrecceranno costantemente col dialogo con gli studenti  perché è su di essi che poggia il futuro delle nostre isole.
E il nostro lavoro guarda a loro principalmente.

Ogni comunità parla di sé attraverso quello che è in grado di produrre e di offrire al contesto sociale più ampio in cui è inserita, se è muta, difficilmente può essere presa in considerazione, essere riconosciuta e corre il rischio di cadere facilmente nell’oblìo.
Se creiamo un luogo di raccolta di quanto è testimonianza delle nostre isole, mettendolo a disposizione di chi lo voglia studiare, diamo voce a noi stessi perché questo fondo di informazioni e dati è il grande mare in cui si è costituita la nostra identità.

Ci auguriamo che in tanti si riconoscano nelle finalità di questo progetto e vogliano partecipare perché un domani il Centro Studi e Documentazione Isole Ponziane sia il cuore pulsante della cultura, dei ricordi e degli affetti delle nostre isole.

Rosa Anna (Rosanna) Conte (Presidente), Vincenzo (Enzo) Di Fazio (Vicepresidente e Tesoriere), Domenico Scotti (Segretario), Vincenzo (Enzo) Bonifacio e Assunta Conte (Consiglieri)

Per contattarci: [email protected]

1 Comment

1 Comments

  1. arturogallia

    19 Aprile 2018 at 08:13

    In bocca al lupo, con tutto il supporto dalla terraferma

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