





|
|||
Poesia dell’abbandono. Spostamenti progressivi di senso. La catena dell’abbandono. Da Plutarco a Kavafis a Leonard Cohen Un tema ricorrente sul nostro sito, portato a dignità letteraria da Franco De Luca è la nostalgia, di cui l’abbandono dell’isola è il passo iniziale… E’ un sentimento universale, sentito ed espresso da molti scrittori e poeti. Con un richiamo molto suggestivo nel corso del tempo, tra uno storico della Grecia antica, Plutarco (48 d.C. – 127 d.C.); un poeta greco del secolo scorso, Konstantinos Kavafis (1863-1933); ed un cantante-autore canadese scomparso non troppo tempo fa. Rimandi che si nutrono l’uno dell’altro… Voglio presentare qui questo particolare percorso nella stessa successione temporale secondo la quale ne sono venuto a conoscenza. Ascolta qui da YouTube: Alexandra leaving, dall’album Ten New Songs del 2001 (cantata insieme a Sharon Robinson): . . Testo inglese e traduzione a fronte (cliccare per ingrandire): Per ammissione dello stesso Leonard Cohen, la canzone gli fu inspirata da un poema di Kavafis (le cui opere aveva avuto modo di conoscere durante il suo soggiorno nell’isola di Hydra, nella metà degli anni ’80); Kavafis l’aveva scritto nel 1911, quando stava lasciando la città di Alessandria (d’Egitto); quindi Cohen trasferisce la sensazione dolorosa dell’abbandono di una città amata al sentimento per una donna che lo sta lasciando. Ecco la poesia di Kavafis: Quando improvvisamente, a mezzanotte, senti Come uno pronto da tempo, e illuminato dal coraggio, E soprattutto, non prenderti in giro, non dire Come uno pronto da tempo, e illuminato dal coraggio, La poesia Απολείπειν ο θεός Αντώνιον (“La Divinità Abbandona Antonio”) di Kavafis si riferisce a un racconto di Plutarco che narra di come Antonio, assediato ad Alessandria dalle armate di Augusto, avesse sentito il suono di diversi strumenti e voci attraversare la città per poi svanire nel nulla. Questo simboleggiava la partenza del dio Bacco (o Dioniso, secondo la tradizione latina) che aveva fino allora protetto Antonio, lasciando presumere la caduta della città. Plutarco, Konstantin Kavafis, Leonard Cohen… parole e suggestioni diverse per raccontare un sentimento di perdita. Che è anche il nostro. Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
|||
Ponza Racconta © 2021 - Tutti i diritti riservati - Realizzato da Antonio Capone |
Commenti recenti