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Epicrisi 168. Torna Pasqua, il cuore desidera felicità

di Luisa Guarino

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Stamattina ho tolto anche la penna bianca alla mia Quaresima: allora è proprio arrivata Pasqua! Una festività che amo moltissimo e che quest’anno dà il via al mese di aprile, mettendo tra l’altro del tutto in ombra il giorno dedicato per antonomasia agli scherzi  di ogni genere, anche quelli più pesanti. Ma non sono qui per parlare di “pesci d’aprile” bensì per dare uno sguardo d’insieme all’ultima settimana di marzo sul nostro sito.

La vicenda più seria e preoccupante non arriva dalla cronaca del sito bensì da alcuni articoli riportati in rassegna stampa [1], su cui ha puntato la sua attenzione Sang’ ‘i Retunne, che una volta tanto è stato meno criptico del solito. Ai più distratti ricordiamo che si tratta dell’allarme lanciato in merito a quelli che appaiono “effetti indesiderati” della campagna della Regione Lazio Life PondeRat mirata appunto alla derattizzazione a Palmarola, Zannone, e in un momento successivo anche a Ponza. Si parla di cani, gatti e uccelli morti e Giggino [2] coglie l’occasione  per equivocare su due tipi diversi di “zoccole”.
Al di là delle battute, la cosa è seria, e il Comune di Ponza teme che qualcuno, che non ama né gli animali né l’ambiente (né la propria isola – ndr), stia cercando di boicottare questo progetto così importante.

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Per fortuna a fare da contraltare a questa brutta storia c’è un’iniziativa messa a punto dal Circolo culturale AttivaMente Ponza, presieduto da Maria Sara Mazzella, per sabato 14 aprile: “RACCOGLIMI! 1^ giornata ponzese per la pulizia di strade, sentieri e spiagge [4]. Ci auguriamo che per l’occasione quanti si trovano sull’isola si mobilitino con entusiasmo per questa buona, anzi ottima, causa.
Un appuntamento di tutt’altro genere è invece in programma mercoledì 4 aprile alle 17 a Gaeta, a bordo del veliero “Regina del vento”, dove il biologo marino Adriano Madonna parlerà del suo più recente viaggio nelle isole Galapagos [5].

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Giuseppe Mazzella di Rurillo, che come sempre tratta della sua Ischia [7], terra tanto affine a noi ponzesi, questa volta scompagina un po’ le carte e ci presenta Matteo Salvini in visita nella sua isola, salutandolo quasi come un ipotetico salvatore, e dice tra l’altro: “…se sceglierà un ruolo di Statista  – me lo auguro per l’Italia”, e ancora: “Ci aiuti. Noi siamo l’Europa”. Insomma Ischia come modello per una ripartenza. Ma un mese fa non aveva votato LeU?

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Pagine di autentica letteratura e saggistica con i due scritti di Sandro Russo, il nostro capo redattore preferito. Non dobbiamo certo farci i complimenti tra noi, ma con “Storie di cani [9]. L’alano Bendicò nel Gattopardo” Sandro offre una chiave di lettura molto attenta di questo nobile animale, unico amico del principe di Salina, muovendosi tra il romanzo e la sua trasposizione cinematografica.

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Successivamente, tornando a uno dei suoi argomenti preferiti, il dialetto, con “Pasolini e il dialetto” [11], fa un excursus sull’intellettuale friulano, a dir poco degno di una platea universitaria.

Altra cosa sono alcuni scritti e poesie che ci capita di ricevere sulla posta del sito e che, per rispetto di chi li invia, pubblichiamo. Colgo l’occasione per chiedere appunto a chi ci manda i propri lavori, di avere maggiore attenzione per i lettori. Alla Redazione non piace non pubblicare, ma chi ci invia i propri pezzi cerchi di farlo non per avallare posizioni opportunistiche o narcisistiche: piuttosto per trattare di argomenti dettati soprattutto da un legame sincero con l’isola. Grazie.

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Ho aperto parlando di Pasqua. E a Pasqua ritorno con il casatiello [13] rispolverato da Peppe Bonlamperti, gli auguri innescati da Eduardo Filippo, la poesia di Oscar Wilde [14] tradotta da Silverio Lamonica: lo scrittore parla della Pasqua del 1877 a Roma, sotto il papato di Papa Pio IX. E Silverio ci mette a parte di una curiosità: anche quell’anno, proprio come oggi, la festività cadeva il 1° aprile.

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Aspettando questa giornata della Resurrezione, la Redazione ha proposto le immagini dei “Sepolcri” [16] allestiti nelle tre chiese di Ponza, che avranno fatto sentire un po’ “a casa” anche le persone lontane dall’isola.
Non è decisamente di atmosfera pasquale Il viaggio di Tonino [17], da  una poesia di Franco De Luca musicata e cantata da Tonino Esposito. C’è chi la definisce struggente, chi troppo triste; l’autore riconosce che è malinconica.

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E a proposito di Francesco De Luca, è proprio con lui che voglio concludere, citando il suo “Cara madre… “ che ricorda i riti pasquali a Ponza, legati soprattutto alla processione del Venerdì Santo [19] ai tempi di monsignor Luigi Dies, con un’atmosfera cupa, in cui gli adulti andavano ripetendo “perdono e pietà”. A Franco bambino però ‘u fucarazze che bruciava sulla spiaggia di Sant’Antonio non richiamava alla mente l’Inferno, bensì dava una piacevole sensazione di calore. Due facce dello stesso evento: quasi la differenza fra Antico e Nuovo Testamento.

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Anche io della Settimana Santa da bambina e adolescente non ricordo alcuna aria di tristezza. Vivevo a Sermoneta e con mio fratello Silverio, facendo entrambi parte del coro della parrocchia, eravamo impegnati tutta la settimana prima con le prove e poi nelle cerimonie vere e proprie. Ed era già una festa, prima della festa vera e propria per la domenica di Pasqua.

Auguri di cuore a tutti.

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