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Dio vi salve, o Regina

di Francesco De Luca
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Vi invito a seguirmi.
Allontaniamoci da questa cappa fredda che ci avvolge in modo impietoso e portiamoci in una dimensione che ci dia piacere.

La sera estiva scendeva tardi e nella grariata che porta alla ‘loggia del giudicato’ le nostre madri avevano messo impegno a recitare la quindicina alla Madonna.
Ci raccoglieva tutti l’immagine della Madonna del Carmine, la cui ricorrenza era imminente.

Stavamo accoccolati sui gradini: zia Olimpia, zia Lucia, zia Veruccella, zia Angelina, anche Ferminia partecipava. E noi, figli e nipoti.
I rosari si sgranavano lievemente.

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Nel cielo il colore dell’estate, tenue e vivido. Confacente con la smorta lampadina e… meno male che Luigi aveva rabberciato una acconciatura festosa all’edicoletta, impressa nel muro.
Poi si levava un canto, insinuante, appiccicoso. Questo:

Dio vi salve Regina
È madre universale
Per cui favor si sale
Al paradiso.

Voi siete gioia e riso
Di tutti gli sconsolati
Di tutti i tribolati
Unica speme.

A voi sospira e geme
Il nostro afflitto core
In un mare di dolore
E d’amarezza.

Maria, madre di dolcezza
I vostri occhi pietosi
Materni ed amorosi
A noi volgete.

Noi miseri accogliete
Nel vostro santo velo
Il vostro figlio in cielo
A noi mostrate.

Gradite ed ascoltate
O vergine Maria
Dolce clemente e pia
Gli affetti nostri.

Voi dai nemici nostri
A noi date vittoria
E poi l’eterna gloria
In paradiso. 

E poi l’immagine di noi uomini tribolati, ovvero oggetto di tribolazioni, mi ha suscitato sempre moti d’animo.
Quando la coscienza adulta l’ha investita di attenzione ha trovato criticità. Ad esempio nella frase: ‘Dio vi salvi o Regina’. La scrittura corretta è “Dio vi salve o Regina”, ovvero “Dio vi saluta o Regina”. La salvazione della Madonna era fuori ogni discussione.

E la dizione dialettale, così intrigante e unica e nostra!
Nostra? Macché.

Un giorno su YouTube mi imbatto nel complesso musicale I Muvrini (i piccoli dei mufloni, in lingua corsa). Un misto di voci e di armonie inconsuete. Selvatiche.
Hanno nel repertorio ‘Dio vi salve o Regina’. E non possono non averla perché il canto è l’inno nazionale della Corsica (1735) in urto con ‘la Marsigliese’ di marca francese.

Sono rimasto senza parola. Ma poi ho ricomposto il mosaico. Tutto il Mediterraneo è un campo in cui ogni coltivazione si integra con le altre, e i frutti trasmigrano liberi.
Non un campo di sepoltura.

Da YouTube: Dio vi salve o Regina – I Muvrini

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