- Ponza Racconta - https://www.ponzaracconta.it -

Diverso parere

di Biagio Vitiello
[1]

 

Siamo ormai in piena campagna elettorale. L’oggetto del contendere è sempre lo stesso: arrivare alla guida del paese con “tutti i mezzi  possibili” – Ops! lapsus linguae – volevo dire “alleanze” possibili (anche col… diavolo!), poi poca importa se non si riesce a governare.

Le “fazioni” si scontrano – riempiendo pagine di giornali, per giorni-  su argomenti vari, e persino su parole “dette male”, ma non su tematiche importanti.

L’altra cosa che noto, è che noi abitanti delle piccole isole veniamo ignorati da tutti i partiti! Essi se ne fregano dei nostri annosi  problemi; per loro noi contiamo meno che nulla!

Ci si ricorda delle “isole minori” quando avviene uno sbarco di immigrati, ma non dei seri problemi che attanagliano i loro abitanti relativamente ai servizi essenziali che dovrebbero essere assicurati a tutti i cittadini, come citato nella Carta Costituzionale, spesso tirata in ballo a secondo della convenienza.

La vita dei residenti nelle piccole isole è piena di difficoltà ed è  destinata a finire sempre peggio. Oggi, chi può, per non “rimanere prigioniero”, va a svernare sul continente dopo aver fatto “lauto bottino” in estate, mentre i pochi che restano fanno sacrifici di tutti i generi: beni di necessità che non si trovano in loco; collegamenti difficoltosi (e pericolosi) con la terraferma, con naviglio obsoleto; sanità carente di quasi tutte le branche specialistiche; occupazione giovanile inesistente, ecc. ecc…

A mio modo di vedere, le piccole isole saranno destinate a diventare “villaggi turistici”, dove si inizia a vivere o a lavorare a giugno e si chiude a fine settembre.

Quindi, visto che i nostri problemi a nessun partito interessano, a chi dare il voto, visto che alle promesse elettorali nessuno più ci crede? Cosa fare? Esiste qualche rimedio?
Io vedo come unica soluzione un’azione eclatante: non andare a votare in massa!