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Storie della nostra emigrazione… Non sempre fu “sogno americano”riceviamo in redazione dalla Associazione Culturale “Ambasciatori della fame” di Pescara, e volentieri pubblichiamo . Storie della nostra emigrazione… non sempre fu “sogno americano” Nella tragedia mineraria di Benwood, nel 1924, morirono tre giovani originari, molto probabilmente, di Ponza: Gaetano, Raffaele e Silverio Vitiello. Ricostruiamo la storia dei tre Vitiello che invece del “sogno americano” trovarono la tragedia. Gaetano, Raffaele “Ralph” e Silverio detto “Samuel” Vitiello arrivarono nella piccola cittadina di Benwood poco più che un villaggio di minatori. Gaetano, suo fratello Raffaele e il loro cugino Silverio “Samuel” giunsero ad “Ellis Island” nel 1907 a bordo della nave “Perugia”. Trovarono lavoro in miniera con la “Wheeling Steel Corporation Mine”.
Oggi a Benwood, sorge una stele in ricordo di quell’evento ed il nome del minatori di Ponza è ben visibile. Ricordali anche nella loro terra ci sembra doveroso. La stele di Benwood (cliccare sull’immagine per ingrandirla) Gaetano nacque probabilmente nel 1887 da Luigi e Teresa Aprea. Sposò nel 1908 Concetta Calisi ed ebbe tre figli: Silverio (Sylvester) “Banjo” Vitiello (6 giugno 1909 – 13 agosto 1996), Mary Vitiello Balderson (1922 – 1972), Joseph Vitiello (1924 – 1990) e ancora un’altra figlia. Ritaglio di un giornale dell’epoca, con la notizia della tragedia Inviato da Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame” Giuseppe Pellizza da Volpedo: Ambasciatori della fame (1891-’95); costituisce la prima tappa del percorso che condurrà poi alla realizzazione finale de Il Quarto stato (1901) – Nota e immagine proposte della Redazione
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