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Epicrisi 149. Da Ponza in poi: il mondo visto da un oblò. Stanno su una pagina i titoli dei pezzi pubblicati questa settimana, il che vuol dire che non sono molti: del resto non tutte le scadenze temporali sono uguali e quantità non fa certo rima con qualità. Nel corso della settimana Ponzaracconta ha raggiunto il traguardo degli ottomila articoli: una tappa importante per una realtà che non ha avuto sempre, e tuttora non ha, vita facile. Traguarda quello che potrà essere un futuro possibile dopo questi ottomila lo stesso Sandro Russo, che fa una disamina del contesto attuale e mette in guardia da certe pericolose premesse che rendono incerto il futuro del nostro Paese, di cui inevitabilmente Ponza è un esempio nonché un microcosmo molto rappresentativo. Nel suo appuntamento del venerdì, con “Fratelli di Taglia“ Sang’ ‘i Retunne racconta di una fantomatica riunione che si è tenuta chissà quando, in un luogo imprecisato di un’isola che non c’è. C’era tanta gente e serviva tanto spazio..! Ma i problemi logistici sono stati per fortuna risolti da un deus ex machina giunto con la nave, col vessillo del “Movimento Cinque Litri” che ha permesso la fusione alcolica di due fazioni apparentemente in contrasto… e le differenze si sono per miracolo appianate in una bevuta cosmica! Ecco, questi rigurgiti acetonici e nostalgici preoccupano, insieme alla consapevolezza che, dati i tempi, per acquisire uno straccio di visibilità qualcuno scelga la strada apparentemente più facile. Parliamoci chiaro: le sigle dei partiti sono sempre più fluttuanti e i cosiddetti “cambi da casacca” sono all’ordine del giorno. Difficile che qualcuno sia convinto delle scelte che fa. Però intanto cerca di farsi notare, salendo sul carro del vincitore di turno. L’attualità ci porta alla lettera inviata al sindaco dal Comitato Samip, che sollecita la risoluzione del problema dell’Ufficio Postale a Le Forna e critica l’assenza dell’Amministrazione.
E’ fra attualità e cronaca lo scritto dell’astronauta Paolo Nespoli tratto dal quotidiano la Repubblica, con il suo messaggio e le foto dallo spazio che ci fanno sognare.
Chiudiamo con una notizia triste e una lieta, proprio come accade nella vita di ogni giorno. Anche la maestra Angelina ci ha lasciato, alla soglia dei cento anni, consegnando a noi che restiamo un bagaglio prezioso di ricordi, esperienze e affetti che non ci lasceranno mai.
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