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Memo 60. Una vecchia canzone

di Rita Bosso

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Tra loro c’è stato un sentimento intenso, una vita fa; poi, ognuno ha preso la sua strada.
Oggi, a distanza di anni, nessuno coltiva rimpianti, nessun ritorno di fiamma si profila all’orizzonte, anzi lui premette “mo’ nun ci amammo cchiù”. Neanche avrebbe senso chiedersi chi ha lasciato chi, ma lui si lascia scappare che la signora indossa ‘na vesta scullata, fa capire che la stessa conduce vita non morigerata: classiche dichiarazioni da uomo tradito.
A volte lei pensa a lui e il guaio è che lo fa distrattamente, quasi senza volerlo.

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Dal punto di vista metrico sarebbe la stessa cosa se lei pensasse a lui rabbiosamente (ricordando l’ultima litigata), nostalgicamente (a causa del cardellino che gli ha lasciato), golosamente (per via del pane e cerase); dal punto di vista metrico sarebbe la stessa cosa, dal punto di vista poetico sarebbe la morte dell’intero componimento.
Il distrattamente fa la differenza, è la chicca, la finezza poetica; sostituitelo con un altro avverbio e avrete la solita banale storia di corna, di separazione dei beni.
Nel distrattamente c’è dolce malinconia autunnale, incolpevolezza, innocenza.
Pensandolo, lei lo vede com’era, tonico, aitante, sorridente; scompare l’immagine un poco trasandata e avvilita di qualche giorno fa, quando si sono incontrati per caso a via Toledo.
Adesso lei dovrebbe preparare la cena per il marito, stirare i vestiti dei figli, insomma comportarsi da signora responsabile e matura sennonché, distrattamente…

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Qualche giorno fa l’ex sindaco Vigorelli ha scritto sul tema Zannone: responsabilmente, doverosamente, da capo dell’opposizione che ravvisa inerzia nell’operato dell’amministrazione in carica. Però, distrattamente, pensa a noi. Senza acredine, senza perdersi in basse motivazioni; “i comunisti di Ponza Racconta Balle”  scrive, e comunisti è un elegantissimo tocco vintage che ci inorgoglisce perché ci colloca tra le preziosità del mercato d’antiquariato, altro che la paccottiglia cinese che si trova sul web.

I nostri vecchi amici-soci (Mimma, Martina, Sandro, Enzo, Gennaro) oggi sono immersi in un’impresa ben più impegnativa e avvincente di quanto sia – o sia stata – l’attività in Ponzaracconta. Saranno valutati singolarmente, sulla base di quanto faranno in sede amministrativa, non certo per l’appartenenza a Ponzaracconta.
In quanto ponzaraccontaballisti, però, oggi vengono riconosciuti e citati. Distrattamente.

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