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Cosa c’è di bello da vedere e da fare a Ponza, di Gillian McGuire (*)

segnalato da Rosanna Conte; traduzione di Silverio Lamonica
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The Best Things to Do and See in Ponza, Italy
by Gillian McGuire -19 settembre 2017

Articolo originale su:
https://theculturetrip.com/europe/italy/articles/the-best-things-to-do-and-see-in-ponza-italy/ [2]

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Ponza fa parte di un gruppo di isole del Mar Tirreno a metà strada tra Roma e Napoli. L’isola sonnolenta si anima nei mesi estivi coi vacanzieri romani alla ricerca di giornate imbevute di sole e di acque traslucide. Ed ecco i nostri suggerimenti in merito a ciò che c’è di bello da vedere e da fare a Ponza.

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La passeggiata sul porto.
La curva di case color pastello è una delle prime cose che scorgi arrivando a Ponza. Ci sono due livelli del porto di epoca borbonica, pieni di negozi da esplorare, oltre a bar e ristoranti. Il livello più basso vicino all’acqua è la Banchina Di Fazio e quello superiore si chiama Corso Carlo Pisacane. Di mattina presto si possono osservare le barche nel porto che vengono preparate per la giornata e il trambusto delle consegne alle pescherie e alle piccole salumerie. Nel tardo pomeriggio, dopo una giornata in spiaggia, gusta un gelato o una birra artigianale prima di tornare alla tua residenza. Diventa feroce la concorrenza per un tavolo al bar Tripoli o al bar Maga Circe per un Campari, ma il lungo muretto è perfetto per appoggiarsi. Dopo cena puoi osservare le vetrine delle numerose boutique e raggiungere un locale notturno in riva al mare.

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Un tramonto da ammirare
Il tramonto è una faccenda seria a Ponza e la gente si dirige verso il lato occidentale dell’isola ad osservare il sole che sprofonda dietro l’isola di Palmarola. C’è un ampio belvedere sulla imponente insenatura di Chiaia di Luna, dove è possibile fare il selfie perfetto e gustare un cocktail al chiosco a forma di ananas. Se preferisci ammirare il tramonto seduto su un comodo sofà, cullato dalla musica di un dj, sali un po’ più su in collina, alle Terrazze del Chiaia di Luna.

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Un’escursione da fare
L’isola ha numerosi sentieri da esplorare. Puoi fare un’escursione impegnativa al Faro dismesso o giù alla necropoli romana del Bagno Vecchio. Un po’ meno faticosa è la mulattiera che conduce sul punto più alto dell’isola, all’edificio abbandonato della Marina (il ‘Semaforo’ – NdT). All’altra estremità dell’isola c’è Punta Incenso. Inizia questa escursione a Calacaparra e goditi lo straordinario panorama sulle isole di Zannone, Gavi e Palmarola.

Visita alle cisterne di epoca romana
Acqua, acqua dovunque e non una goccia da bere, è stato ciò che il ponzese ha dovuto affrontare per secoli, proprio perché sull’isola c’è una sorgente d’acqua molto limitata. Tutta l’acqua viene importata a mezzo di navi cisterna dalla terraferma. I Romani affrontarono questa difficile impresa con la loro abituale ingegnosità e costruirono una serie intricata di cisterne ed acquedotti. Queste imponenti strutture impermeabili in calcestruzzo, raccoglievano l’acqua piovana per approvvigionare sia i residenti che le navi romane. Le visite alla Cisterna della Dragonara sono organizzate dall’Ufficio Turistico – Pro Loco di Ponza – da aprile fino a settembre.

Barche a noleggio
Uno dei modi migliori per esplorare l’isola è la gita in barca. Noleggia un gozzo in legno per una giornata e fa un salto da un’insenatura all’altra. Dai nomi romantici quali Lucia Rosa, Cala dell’Acqua e Cala Core, ciascuna suscita un’emozione diversa con l’acqua dalle varie sfumature turchesi. Getta l’ancora vicino all’Arco Naturale e nuota sotto la gigantesca struttura rocciosa. Poiché la spiaggia di Chiaia di Luna è chiusa, l’unico modo per ammirare le imponenti bianche falesie è con una barca privata. Fa attenzione alla barca dei gelati: verrà da te con rinfrescanti, piacevoli sorprese.

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Una crociera da fare
Lascia la guida della barca a qualcun altro e trascorri la giornata sull’Alma Olé. Il gioviale Antonio conduce la barca e assicura che il tuo bicchiere sia sempre pieno, mentre Ivana, silenziosamente, prepara un piatto isolano tra i più deliziosi nel cucinino della cambusa. Immagina un buffet con vassoi di mozzarella fresca e scodelle di pomodori a fette e vassoi di acciughe e pezzi di tonno locale conditi con aglio fresco. Però non rimpinzarti perché seguirà la pasta e un piatto di biscotti al burro. Vento permettendo, trascorrerai la giornata navigando alla volta di Palmarola, l’ isola disabitata poco lontana, nuotando nelle sue calette segrete, lasciandoti penzolare dalla barca e immergendoti  nelle acque incredibilmente limpide di Cala Gaetano e dell’Arco Naturale.

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Acquista un ciondolo
Fa’ due passi oltre i colori del porto, a Cala Corallo e scopri un negozio imbiancato, fornito di tesori di pietre. Porta a casa un ricordo del tuo soggiorno isolano, come un pezzo artigianale di gioielleria da indossare tutti i giorni.
Alessandra Ravenna ha disegnato per alcune case di gioielli più prestigiose a livello mondiale, ma adesso lavora solo per la sua amata casa isolana. Scegli tra un piccolo cameo intagliato del santo patrono dell’isola, San Silverio, o un lungo filo di perline di corallo a forma di pesche, agganciate con un nodo da marinaio in argento. Ci sono grossi anelli asimmetrici di diaspro e orecchini d’oro a forma di conchiglia di nautilus, ogni pezzo è ispirato al mare.

[9]Gillian McGuire

Dal Blog [10] di Gillian McGuire:
Sono una blogger con base a Roma, scrittrice di ebook, mi occupo di informazioni, viaggiatrice, mi piace bere caffè e cocktail. I miei amici mi chiamano “La Fonte”: sono la tua ragazza di riferimento per la migliore informazione su qualsiasi argomento della città eterna, la costiera amalfitana, Capri e l’isola di Ponza”.