Ambiente e Natura

I sei secondi che sconvolsero Ischia. Un Commissario di Governo e una legge “Civile”

di Giuseppe Mazzella di Rurillo

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Il 21 agosto 2017 è il giorno del Terremoto dell’isola d’Ischia avvenuto alle 20.57 del IX-VIII grado della Scala Mercalli-Cangani-Sieberg con epicentro nell’area di Piazza Majo a Casamicciola e toccando – con diversa intensità a scalare gli abitati di Casamicciola, Lacco Ameno e Forio (dal VII al V), ma anche i restanti Comuni dell’isola d’Ischia: Città d’Ischia, Barano e Serrara-Fontana (dal IV al III). La durata della scossa è di soli sei o al massimo otto secondi.

La verità “lenta” viene fuori: non c’entra nulla l’abusivismo del “banale giornalismo italiano”. C’entra un “abusivismo povero” di un rione o due quartieri antichi di Casamicciola e Lacco Ameno “negati alla Storia ed allo Stato eternamente pazienti” (Carlo Levi: Cristo si è fermato a Eboli – Giulio Einaudi Editore 1945) ma dove la terra ha tremato per 13 volte in nove secoli. Sei volte nel solo secolo XIX.

La carta di Giuseppe Mercalli (Milano 1850- Napoli 1914) – questo sacerdote che rimase “prete libero” dedicandosi agli studi della terra per salvare la vita più che le anime degli esseri umani e la biografia è contenuta nel testo “Casamicciola – Milleottocentoottantatre, il sisma tra interpretazione scientifica e scelte politiche” di Giuseppe Luongo, Stefano Carlino, Elena Cubellis, Ilia Delizia e Francesco Obrizzo – è la carta per i cosiddetti “strutturisti” (ingegneri, architetti, geometri, geologi) perché rileva l’intensità sismica sugli edifici che debbono essere costruiti a regola d’arte in aree sismiche per contenere l’urto del terremoto. Deve essere ampiamente diffusa.


È con la Scala Mercalli – rivista ed aggiornata da Cangani e Sieberg – che vengono segnati e dimensionati i 12 terremoti dell’isola d’Ischia in epoca storica – dal 1228 al 1883 – di cui dieci con epicentro a Casamicciola soprattutto quelli del XIX secolo dal 1828 al 1883, tutti con epicentro l’area del Majo, l’antico quartiere principale e medioevale di Casamicciola dove la popolazione stanzia da secoli tenacemente attaccata al luogo ed alla cultura o coltura della terra.

Quello del 21 agosto 2017 è il tredicesimo terremoto nella storia sismica dell’isola d’ Ischia dopo 134 anni. Non è un “evento non rilevante” come pare vogliamo evidenziare i pm Michele Caroppoli e Maria Teresa Orlando per una inchiesta su 17 immobili di Casamicciola. 9 o 8 sono più vicini a 12 che a 4 o 5. Basta leggere la Mercalli fatta per chi ha la terza media e non la laurea in geologia.

È quindi il primo terremoto del XXI secolo dopo una “quiete” che ha attraversato tutto il XX, il secolo della grande espansione urbanistica, economica e sociale dell’ isola d’Ischia, che ha visto passare la sua popolazione da circa 30mila abitanti a 63mila con una enorme edificazione ed una altrettanto espansione economica e sociale (50mila almeno posti-letto, 3mila imprese iscritte alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura di Napoli, 15 mila almeno lavoratori iscritti al Centro per l’ Impiego ex-Collocamento con almeno 9500 lavoratori stagionali, almeno 3200 studenti dei soli 4 Istituti Superiori). Questa espansione economica e sociale deve essere tenuta in conto oggi in questo momento critico o drammatico per tutti.

La Storia della “pianificazione mancata” nel corso del secolo XX è contenuta nel mio libretto “Ischia, la Pianificazione mancata – la storia di uno sviluppo edilizio ed economico senza programmazione dal 1949 al 2012”. Per oltre un secolo si è data evidenza al “paesaggio” piuttosto che alla natura del sottosuolo. E’ questo l’errore storico.

Abbiamo una documentazione enorme sulla “pianificazione mancata” di numerosi validissimi autori. Non possiamo tacere – perché tacere non vuol dire aiutare – sul sistema istituzionale, sulle leggi, gli interventi per lo sviluppo da un lato e per la salvaguardia ambientale dall’altro poiché abbiamo avuto negli anni della forte espansione una o due leggi di tutela ambientale del 1939 ma abbiamo avuto dal 1952 al 1972 un Ente di Diritto Pubblico preposto alla “Valorizzazione” (EVI) già approvato in epoca fascista nel 1939 ma non funzionante, dobbiamo in questo momento che è drammatico per 3mila persone senza casa e per almeno 20mila che debbono adeguare le loro case alla massima magnitudo ipotizzabile per “storia sismica” che il prof. Giuseppe Luongo – al quale i sei Comuni dell’isola dovrebbero consegnare le chiavi dell’isola intera – stima in 5.3 di magnitudo pari cioè al XI grado della Scala Mercalli.

Questo richiede un programma di messa in sicurezza di una vastità enorme che deve essere avviato con Responsabilità, con Coraggio ma con gradualità perché l’XI grado della Mercalli è ipotizzabile in un’area delimitata e circoscritta così come è indispensabile in aree di sicurezza geologica, per quanto la Scienza della Terra può offrirci (Franco Barberi in “Ischia, un’isola vulcanica”, pagg.124-125), avviare un nuovo e responsabile Piano di Edilizia Economica e Popolare come quello avviato negli anni ’50 e ’60 del ’900 dall’Istituto delle Case Popolari di Napoli, dall’INA-CASA, nell’area di Casamicciola-Perrone che fu scelta felice per i nuovi insediamenti dell’ing. Lo Gatto nel Piano Regolatore di Casamicciola del 1884.

Abbiamo una documentazione enorme sul Terremoto del 1883 e sulla Ricostruzione che non fu “mancata” ma fu “incompiuta” perché Casamicciola fu abbandonata a se stessa dallo Stato “che all’Italia risponde” come amava la Francia De Gaulle oltre la monarchia o la repubblica.

Abbiamo anche un lavoro monumentale coordinato dalla geologa ischitana Lucilla Monti, in 4 volumi della Regione Campania di una “guida geologico-ambientale” con la carta geologica in scala 1:10000 (Regione Campania-Assessorato Difesa del suolo – 2012).

La messa in sicurezza di tutto il costruito e di tutto il sistema idro-geologico nell’isola d’Ischia dovrà avvenire – come propone l’Ordine nazionale dei Geologi – con una “micro-zonizzazione”.
Il parere del Geologo diventa vincolante e sovraordinato rispetto al parere paesistico. Ma evitiamo ora lo scaricabarile italiano di un Paese dove, come diceva Ugo La Malfa, la “Responsabilità collegiale finisce sempre nella Irresponsabilità collettiva”.

Una ricostruzione ed una messa in sicurezza così imponente non può essere gestita da sei Comuni che non hanno Uffici Tecnici attrezzati e modernizzati per uomini e mezzi. Non si tratta solo di uffici per la “fabbricazione”. Si tratta di uffici “pluridisciplinari” della Pianificazione Territoriale e della Programmazione Economica che la catastrofe del 21 agosto ci impone di unire.

Sulla classe politica è bene e saggio stendere un velo di pietà. Ora non domani.
Ora deve crescere la “società civile”. Il Piano di Ricostruzione e di Rilancio – ma direi di inversione di tendenza – non può che essere che affidato ad un Commissario di Governo con i poteri del sindaco, del consiglio comunale e delle sovrintendenze.
Un Commissario per sei sindaci e non per uno o due. Insomma l’isola d’Ischia che il prof. Edoardo Malagoli, l’allievo di Benedetto Croce affermava essere unita da una “Legge Geografica” perché “lembo di terra tra i più gratificati per doti naturali e pregnanza di memorie storiche” deve essere trasformata in “Legge Civile” (leggi qui), in attesa – nel più breve tempo possibile – del Comune Unico dell’isola d’Ischia che la Regione Campania – stante l’urgenza – può definire in poco tempo.
Un segno di efficienza dello Stato Centrale o Centralizzato ci è dato dal Ministero dell’Istruzione: lo stanziamento di 6 milioni di euro per le scuole di ogni ordine e grado sarà gestito direttamente dal Ministero come “soggetto attuatore”.

Potrebbe anche essere istituito dal Parlamento della Repubblica un Ente di Diritto Pubblico a cui affidare per 20 anni la Ricostruzione, il Rilancio e l’adozione e l’approvazione di un Piano Regolatore Generale dell’isola d’Ischia.
Un “nuovo”, riveduto e corretto “Ente per la Valorizzazione dell’isola d’Ischia”.
Insomma una completa legge speciale per l’isola d’Ischia con una Programmazione Processo o Possibile di recupero del costruito per i prossimi 10 anni con un “disegno generale” ma con realistici “piani di recupero zonali o rionali” partendo immediatamente con il recupero del complesso di Casamicciola del Pio Monte della Misericordia con 50mila mc. Da recuperare per una nuova “missione storica”.


Lanceremo una sottoscrizione internazionale per il recupero e una nuova utilizzazione per una Casamicciola “Rinascente”.
Dobbiamo prendere spunto dalle esperienze storiche – nelle Scienze, dalla Terra all’Economia, al Diritto Pubblico e Amministrativo, per la Ricostruzione ed il Rilancio. Tracciamo una “Strada Maestra” non andiamo per vicoli ciechi.

Si tratta di “volare alto” come ha concluso la sua conferenza stampa il 26 agosto il prof. Giuseppe Luongo auspicando un Centro Europeo di Studi sulla particolarità sismica e vulcanica dell’isola di Alfred Rittmann. Se questo è valido per le Scienze della Terra è altrettanto valido per le Scienze della Politica e dell’Economia.

Solo la dialettica è garanzia di approssimazione alla Verità. Ma dopo quella l’azione.

 

Immagine di copertina: Casamicciola. Istituto Pio Monte della Misericordia

Casamicciola, 14 settembre 2017

 

Aggiornamento dell’11 ottobre. La pubblicazione dell’instant book.


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1 Comment

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  1. Giuseppe Mazzella di Rurillo

    11 Ottobre 2017 at 12:55

    E’ in distribuzione nelle edicole e nelle librerie dell’isola d’Ischia, partendo dall’ edicola di Riccardo in Piazza della Marina a Casamicciola – l’instant book: “I sei secondi che sconvolsero Ischia” del giornalista Giuseppe Mazzella (Edizione Agenzia ” Il Continente”- euro 10).
    Indice degli argomenti:
    – la conferenza stampa (integrale) del 26 agosto 2017 del prof. Giuseppe Luongo;
    – il terremoto del 21 agosto con epicentro l’area del Majo a Casamicciola;
    – il XIII terremoto dell’isola d’Ischia in epoca storica il primo dopo 134 anni;
    – IX-VIII grado della scala MCS a scendere fino a IV-III grado;
    – E’ l’isola di Alfred Rittmann;
    – Parola agli Intelligenti o agli imbecilli?;
    – Una legge speciale per l’ unità politica dell’ isola d’ Ischia;
    – Per Luongo la massima magnitudo ipotizzabile per futuri terremoti per storia sismica è 5, pari all’ XI° grado della scala MCS;
    – Luongo: ” Volare alto. Chiedete un Centro Europeo di Ricerca Scientifica sulla sismicità e il vulcanesimo dell’isola d’ Ischia e di tutto il Mediterraneo. Passate alla Storia”.

    Il Continente – agenzia di stampa per il Rinascimento di Casamicciola e dell’isola d’Ischia – Registrata al Tribunale di Napoli n. 6196 del 9.10.2017
    Direttore responsabile: Giuseppe Mazzella

    Frontespizio e IV di copertina nell’articolo di base

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