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Quella campana ci appartiene…

di Sandro Vitiello

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Leggevo due giorni fa di una mail [2]arrivata per vie traverse alla redazione di Ponzaracconta.
Oggetto: una piccola campana che porta la scritta “Isola di Ponza”.
Sarebbe interessante sapere da dove arriva la mail e se il proprietario della campana ci sappia dare qualche altra informazione.
L’ho osservata e come me l’hanno guardata occhi più esperti.
Non è una campana di chiesa: troppo piccola.
E’ quasi sicuramente una campana proveniente da una nave.

E’ comunque una campana ben fatta, che forse ha la sua precisa tonalità nei rintocchi: la sua carta d’identità.
L’unica nave che porta il nome della nostra isola è stata proprio “Isola di Ponza” varata a metà degli anni cinquanta insieme alle gemelle “Isola di Procida” e “Partenope” e “Tragara”.

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E’ stata l’unica occasione in cui la nostra isola ha visto il suo nome solcare i mari associata ad una bella nave.
Ci sarebbe tanto da dire sui nomi delle navi che hanno solcato il golfo di Napoli e navigato per le isole pontine.
Ventotene non ha avuto mai il piacere di vedere una nave con il suo nome.
In compenso ce n’è stata una che aveva il nome “Meta”, comune della penisola sorrentina che non aveva collegamenti con le isole.
Era sulla linea estiva da Anzio.
I nomi si sono poi evoluti verso figure mitologiche come Tetide e Quirino ed ultimamente siamo arrivati anche a nomi forse ispirati dalla cronaca: Don Francesco per esempio.

La nostra “Isola di Ponza” ha fatto regolare servizio fino alla metà degli anni settanta con il suo inconfondibile ed elegante colore bianco.

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Poi, con l’avvento di Laziomar, l’abbiamo persa di vista.
Sembra sia stata ridipinta di colore blu e per un certo periodo destinata a piccole crociere tra alcune isole del golfo e la costiera amalfitana.

Avrebbe adesso circa sessanta anni e probabilmente la sua storia si è già conclusa in qualche cantiere che ha provveduto a demolirla.
Come succede in questi casi viene prima spogliata di qualsiasi cosa possa avere valore e sicuramente quella campana ha iniziato una nuova vita lontano dal mare.

Peccato non aver avuto la possibilità di sapere dov’era per riportarla a casa, a Ponza.
Potremmo provarci comunque.

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Verifichiamo se l’attuale proprietario ha interesse a vendercela ad un prezzo giusto.
Verifichiamo se ci sono amici ponzesi disposti a mettere un loro soldo (piccole donazioni – crowdfunding) per raggiungere la cifra da pagare.
Se tutte queste cose sono possibili dobbiamo solo darci da fare.
Io credo che la sede naturale di quella campana sia la nostra isola.
L’ufficio del sindaco?
Il prossimo museo?
Un piccolo spazio sulla piazza principale?
Parliamone.

 

Abbiamo aggiunto un particolare ingrandito del cavallo e della bandiera di cui parla il commento (a cura della Redazione).
Notiamo tra l’altro – dai dati che Francisco ci manda – che la campana è abbastanza piccola (30 cm. di altezza) rispetto a come ci era sembrata dalle foto; sembra di quelle presenti all’ingresso del locale mensa delle navi, per annunciare il pranzo.

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File .pdf inviato da Biagio Vitiello allegato a cura della Redazione:
Nave Ponza [8]