Dopo aver definito noi Ponzesi cafoni, incivili, ignoranti, ladri, ubriaconi e drogati adesso lo stesso “signore” vorrebbe farci passare anche per imbecilli.
Delle pittoresche promesse di questi giorni, infarcite qua e là di larvate minacce e di sciocchi contentini pre-elettorali di andreottiana memoria, quello che sinceramente dà fastidio al Ponzese medio è il notare chiaramente che ci tratta come se fossimo degli imbecilli creduloni.
Ora, in attesa che il suddetto “signore” ci dimostri concretamente quanto da cinque anni vergognosamente va dicendo di male nei nostri riguardi, e che i suoi “servi sciocchi” ripetono puntualmente a pappagallo, possiamo affermare con convinzione che non siamo degli imbecilli perché certi puerili giochini elettorali non li beviamo.
Pertanto, che sia chiaro a tutti: noi siamo buoni d’animo, tolleranti e pazienti, non siamo fessi.