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Ponza e Procida: isole simili ma diverse. Quattro chiacchiere con Giuseppe Mazzella di Rurilloa cura di Sandro Russo
Scriviamo spesso di Ischia sul sito; riportiamo con regolarità i sommari del (quasi) mensile IschiaNews & Eventi; la collaborazione al sito del Giuseppe Mazzella ischitano è di lunga data. Meno spesso si è parlato di Procida, oltre alle cronache tra il nostalgico e l’erudito proposte dalla nostra Rosanna Conte che su quell’isola ha vissuto fino ai 21 anni. L’incontro avviene in una domenica di maggio al tavolino del Bar Calise di Casamicciola nell’isola d’Ischia. Parliamo di “isole” – rileva Giuseppe – perché nessuno di noi è un’isola ma partecipa al Continente. Siamo tutti un poco Hemingway. Sono stato a Procida, toccata e fuga, tutto in una giornata. Come altre volte – e specie in questa stagione – mi è piaciuta per la sua atmosfera d’altri tempi che a me ricorda la Ponza di quand’ero ragazzino. Giuseppe sottolinea come punto più importante la vicinanza con la terraferma e l’intensità degli scambi commerciali con Pozzuoli che rappresenta l’appoggio d’elezione per la piccola isola. Naturalmente “nel suo piccolo”, rispetto al gigante ischitano che ha dalla sua la risorsa termale e alle spalle uno sviluppo turistico che data agli inizi degli anni ’50 del ’900 con i grandi investimenti sul “turismo termale” dell’imprenditore milanese Angelo Rizzoli (1880-1970) e da quel primo grande investimento di un forestiero è nata una imprenditoria locale ed un intero e complesso sistema economico e sociale. Distante solo 18 miglia da Napoli, neanche Ischia non ha mai sofferto di “spopolamento”. Perfino l’emigrazione verso le Americhe e l’Australia si è arrestata negli anni ’60 quando ormai l’economia turistica conosceva il boom. Quali analogie sono possibili con lo sviluppo turistico di Ponza e perché Ponza soffre lo spopolamento? Anche Ischia diversifica: punta sui “turismi” per allungare la stagione che qui dura almeno 8 mesi: l’acqua termale, il buon clima, il patrimonio artistico, i percorsi naturalistici di straordinario fascino, l’artigianato ed i prodotti tipici con un ritorno all’agricoltura di qualità e buon ultimo i porti turistici. Ad Ischia ce ne sono cinque da Ischia Ponte o Borgo di Celsa – da dove partì Mattia per Ponza nel 1734 – a Sant’Angelo, la piccola Capri dell’isola dove viene in vacanza Angela Merkel. Com’è evidente, Giuseppe appena può “svicola” verso il tema che conosce meglio, da economista e da giornalista, anche perché, ammette, non conosce nel dettaglio gli aspetti economici e sociali di Procida. Al riguardo sa che di recente il Comune ha acquisito in piena proprietà dal Demanio “la Terra Murata” e ne vuole fare una “città turistica”. Ma anche su quello ci sarà da discutere, prima di decidere. Altri temi che tocchiamo a volo d’uccello sono quelli dell’importanza degli investimenti della “Cassa per il Mezzogiorno” da cui Ponza è stata esclusa per appartenenza geografica. Conclude Giuseppe con un tema a lui caro, prima culturale ed poi economico: “Il Distretto Turistico delle Isole Napoletane. Riscoprire la storia comune per un rafforzamento umano delle Comunità locali e proporre con tour operators pacchetti turistici da Capri a Ponza. Non è un progetto facile perché in tempo di recessione ciascuna isola si tiene stretto il suo turista. Ma per concludere – e non per romanticismo – credo che Ponza abbia più futuro se ritorna nell’area della “napoletaneità” piuttosto che nella “latinità” o “pseudoromanità”. La strada è in salita. Ma nella mia vita ho capito che tutte le strade giuste sono in salita. 1 commento per Ponza e Procida: isole simili ma diverse. Quattro chiacchiere con Giuseppe Mazzella di RurilloDevi essere collegato per poter inserire un commento. |
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Due anni fa con Giuseppe Mazzella di Rurillo ci incontrammo ad Ischia per salutarci e fare quattro chiacchiere. Egli mi parlò del Distretto Turistico delle Isole Napoletane. Trovai quell’idea condivisibile tanto che l’ho ripresa nel mio programma elettorale relativo alla mia candidatura a sindaco. Credo che sia un’opportunità da approfondire a partire dell’evento importante che è stato il gemellaggio tra Ponza ed Ischia, ridotto a fatto meramente formale e passato sottotono, il quale invece andrebbe riempito di contenuti anche in funzione dell’iniziativa in parola.