Ambiente e Natura

Lettera aperta sulla questione dei pontili

Riceviamo sulla posta del sito, e pubblichiamo, la seguente lettera firmata

***

E’ iniziata la campagna elettorale, che ci porterà ad eleggere il sindaco di Ponza, che vede contrapposti il Sindaco uscente Vigorelli  con il prof. Ferraiuolo, anch’egli sindaco negli anni ’80.

A tal proposito, ho ritenuto opportuno scrivere questa lettera aperta, da condividere con i miei concittadini ed i tanti amici che ci stimano, al fine di rendere pubbliche quelle che sono le nostre posizioni ed idee relative ai programmi esposti in campagna elettorale dal sindaco uscente Vigorelli.

Si è reso necessario ciò in quanto, come spesso accade in campagna elettorale, i pontili e gli ormeggi nel porto di Ponza calamitano l’attenzione, le aspettative e gli interessi di molti…

Credo che sia pacifico e sotto gli occhi di tutti asserire che con l’attuale amministrazione comunale sia in corso una vera e propria colonizzazione romana – atta a preparare il terreno all’insediamento di imprenditori esterni – facendo leva e facilitata dall’ innato istinto di noi ponzesi che, bravi nelle divisioni e spaccature,  per causa della ‘uallera (invidia) perdiamo il seme della ragione.
La campagna elettorale è partita all’insegna della legalità, ristabilendo le regole deviate dall’infausto passato.

La mia domanda è: – C’è riuscito in questi cinque anni?
Probabilmente no, visto la nuova candidatura, probabilmente il disegno prevede altro…

Sono state molte le aziende e gli imprenditori vessati in questi anni; alcuni di questi rappresentavano il fiore all’occhiello dell’isola di Ponza, grandi o piccoli che siano, sono stati tutti cancellati!

Ricordo le testuali parole: “Erano un mostro di illegalità“.
Sicuramente vi erano illegalità e su questo non vi è dubbio… ma puo’ essere mai che non si è potuto trovare una soluzione amministrativa?

Io credo che una sana amministrazione, vicina al cittadino, avrebbe dovuto avere un dialogo costruttivo invitandolo con i propri tecnici ad un confronto  e trovare una soluzione per il bene di tutti… Invece vi è stata solo una vera e propria escalation di atti a decretarne la cancellazione.

Molti di queste attività hanno rappresentato un vero e proprio business per l’intera isola di Ponza e, nella fattispecie, è chiaro il riferimento a Frontone.
Oggi recarsi su quella spiaggia, abbandonata, sporca e priva dei più elementari servizi è un vero e proprio pugno nello stomaco! Complicato pure procurarsi una bottiglina d’acqua.

E’ evidente l’incapacità comunale nel creare un polo attrattivo che poteva somigliare vagamente a quello esistente.
Le Attività demaniali gestite da ponzesi man mano stanno scomparendo a favore di nuovi imprenditori non locali.

Ritengo questa politica scellerata e molto rischiosa, perchè gli imprenditori locali pur tra mille schermaglie hanno sempre convissuto in modo pacifico, senza mai andare sopra le righe, cosa che questo nuovo insediamento potrebbe compromettere.
Noi imprenditori ponzesi, gestori di piccoli punti d’ormeggio nel porto di Ponza, abbiamo rischiato di scomparire, prima a causa dei sequestri nel 2008, e poi con tutta una serie di iniziative della attuale amministrazione volte a studiare quale via intraprendere per “estinguerci”… Vuoi che sia il nuovo piano regolatore portuale, vuoi che siano le imminenti scadenze del 2020, vi è solo l’imbarazzo della scelta.
La scrupolosa attuale amministrazione locale, ci ha invitati a non effettuare investimenti, in previsione della scadenza delle concessioni fissata per il 2020.
Questo mi sembra il modo corretto di essere vicini al cittadino…

E qui entra in gioco l’astuto sindaco Vigorelli che facendo leva sulle divisioni tra ponzesi orienta i suoi progetti per passare in mani straniere le attuali attività.
Siamo stati descritti ai nostri concittadini fornesi come quelli che hanno impedito lo sviluppo di Le Forna perchè “sono avidi come le iene”.

Quando ci sono stati i sequestri di queste attività molti ponzesi hanno esultato, un po’ come è successo dopo la delibera contro le linee Pilato oppure contro l’abbattimento del ristorante Rifugio dei Naviganti”.
Ma la stessa cosa è successa anche quando ai pescatori venivano confiscate le reti e intrappolati in leggi sempre più ristrettive. Così come è successo quando a Frontone è stata sequestrata l’attività “Frontone Village e Techila Cafè”, per non dimenticare le attività distrutte a Ponzesi a Chiaia di Luna, a Lucia Rosa e la distruzione dell’originalità dell’attivitá “Il Cantiere” e non oso immaginare in quanto hanno esultato per Ponza in Tavola accantonando e sottraendo le attivita’ dell’Associazione Cala Felci

Noi Ponzesi purtroppo non siamo solidali tra noi e questo l’attuale sindaco lo ha capito molto bene, giocando, agendo ed amplificando inasprendo sempre più questo sentimento.
Ma come si fa a non capire che un imprenditore ponzese, con tutti i suoi difetti, non potrà mai fare danni irreversibili come al contrario potrebbe farli un esterno con enormi risorse economiche?

I pontilisti nel porto di Ponza sono nove – erano dieci: uno è stato colpito e affondato – siamo in concorrenza tra di noi per cui non ci sono monopoli – prendiamo manodopera ponzese. Siamo stati capaci nel tempo di inventarci un’offerta di ormeggio senza creare strutture pesanti; i pontili alla fine della stagione scompaiono da mare.
Siamo stati capaci di ormeggiare imbarcazioni senza protezioni dai marosi solo grazie alla nostra grande competenza di uomini di mare. Intorno alle nostre attività si è creato un indotto commerciale nuovo di cui ha beneficiato l’intera isola.

Ma anche la ditta Pilato ha fatto la sua storia continuando nel tempo a mantenere in vita il trasporto interno sull’isola. Dovrà migliorarsi – come tutti d’altronde – ma la ditta Pilato merita rispetto e solo un regolare Bando Pubblico può definire il suo destino.

Come anche tutti gli imprenditori ponzesi vanno rispettati e salvati perchè il lavoro dei ponzesi è sacro e da salvaguardare in questa isola.
Al contrario il nostro Sindaco parla da una parte dei malloppisti e li individua nei pontilisti ponzesi e poi esalta i privati che vengono dall’esterno.

Pensate al porto che si vuole costruire a Cala Dell’ Acqua.
Il Nostro Sindaco – questa operazione economica della società Marina di Cala dell’Acqua – la sta facendo passare come un operazione di beneficenza.
Questo dice il nostro Sindaco: questi imprenditori spenderanno circa 40 milioni di euro che non sono bruscolini, costruiranno un porto con circa 500 posti barca, 80 regalati al Comune di Ponza, ristoranti e cantieri dati in gestione ai ponzesi, pagheranno le tasse per cui nuove entrate per il Comune, daranno posti di lavoro per tutto l’anno: è un affare per Ponza.
Le nostre strutture sono capaci di ospitare al massimo 25 imbarcazioni; per il Sindaco di Ponza siamo degli avidi speculatori .
D’altro canto, questi Signori che vengono da Milano con societá serbe e dintorni, gestendo – per cinquant’anni in sicurezza –
circa 420 imbarcazioni,  sono per il nostro Sindaco dei benefattori.

C’è qualcosa che ci sfugge e che non torna… in questo ragionamento, e molti ponzesi non la capiscono.
Questi imprenditori esterni vengono a fare un grosso investimento a Ponza per cui grossi profitti; diciamo che venderanno la metà dei posti barca, quindi circa 200 posti barca a una media di 200 mila euro l’uno (cosa già confermata da diversi nostri clienti a cui si sono rivolti per le adesioni) per un totale di 40 milioni d’euro…
Con la vendita di metà dei posti barca disponibili coprono le spese; il resto, altri 200 posti barca più affitto di ristoranti e cantieri, è guadagno.
Totale profitti per 40 milioni di euro nelle loro tasche… dai soli posti barche.

Ma mentre a noi nel porto di Ponza vengono affidate semplici concessioni a cinque anni a questi consegnano una concessione a cinquant’anni, più un pezzo del nostro territorio che viene sottratto ai ponzesi e che non tornerà mai piu nella nostra disponibilità.
Noi siamo etichettati come malloppisti e gli altri intascano milioni di euro, comprando la nostra isola.

Non sono contro il porto a Cala dell’Acqua, sono contro la speculazione politica che sta facendo il nostro Sindaco mettendo un ponzese contro l’altro, permettendo la penetrazione di imprenditoria esterna sull’isola a discapito della imprenditoria locale.
E lo stesso discorso si potrebbe fare per i campi boa.

Per fare grandi investimenti occorrono grandi superfici e strutture organizzate. Sarebbe sano consegnare nelle mani dei tanti imprenditori locali fornesi piccole concessioni demaniali di specchi acquei per espletare la loro attività che, non per colpa loro, si ritrovano a fare in modo illegale da diversi decenni. Sarebbe così garantita  la possibilità di lavoro nel rispetto delle regole e scongiurate le invasioni nemiche.

La salvezza dell’isola è realizzare ciò, facendo delle razionali zonizzazioni degli specchi acquei, tenendo presente la realtà esistente del tessuto imprenditoriale isolano e regolarizzarli come è giusto che sia.

Credo che il loro scopo non sia arricchirsi ma essere riconosciuti e legalizzati come è avvenuto da diversi anni nel porto di Ponza. Solo cosi potremmo evitare l’estinzione e la colonizzazione.

Basta divisioni e invidia tra ponzesi perchè il nostro Sindaco ha la cura per la nostra ‘uallera: sostituire gli imprenditori ponzesi con quelli esterni.

Firmato Umberto Ciccio Nero

8 Comments

8 Comments

  1. sciarra monia

    5 Maggio 2017 at 01:50

    Condivido in pieno quello che scrive Umberto… Non vedo per quale motivo dobbiamo far ingrassare imprenditori esterni che mangiano i loro profitti altrove, che investono senza soldi sul nostro territorio, quando con gli stessi sistemi potremmo investire noi, piccole formiche, dando un futuro ai nostri figli… Il comune dovrebbe essere nostro padre e non venderci al migliore offerente!!! Caro Isso, il Lavoro è SACROSANTO per ogni ceto sociale!

  2. sciarra monia

    11 Maggio 2017 at 16:05

    Risposta di Piero Vigorelli a Umberto De Maio

    ………………………. GRAZIE UMBERTO CICCIO NERO !!! …………….

    Ringrazio Umberto Ciccio Nero per il suo aperto, sincero, appassionato sostegno alla lista Ferraiuolo.
    Sei stato bravissimo.
    Di più e di meglio non
    avresti potuto fare.
    Adesso, le tantissime persone perbene di Ponza sanno da che parte stare.
    ……………………………. Dove non ci sei tu …………………………..

  3. sciarra monia

    11 Maggio 2017 at 16:08

    Giuseppe Feola ha aggiunto 3 nuove foto.
    8 maggio alle ore 20:53 •

    PORTI E PONTILI
    UN CONTO SONO LE CHIACCHIERE
    ALTRO I FATTI
    di Giuseppe Feola
    Le polemiche elettorali servono sempre, anche per ristabilire la verità.
    E’ questo il caso, riguardo i pontili e i due porti.
    ————–
    I PONTILI
    I pontili nel porto di Ponza sono una risorsa per l’economia dell’isola e credo che nessuno voglia metterli in discussione.
    La politica però, a suo tempo, non ha saputo fare la sua parte.
    Ha lasciato che i pontili nascessero senza una programmazione, senza un coordinamento, ma soprattutto senza nessuna forma di compartecipazione da parte del Comune.
    Eppure, veniva consentito lo sfruttamento economico di beni pubblici (spiaggia e mare), sottraendoli alla collettività ponzese.
    Il tutto, dietro il pagamento di un esiguo canone demaniale allo Stato. Neanche un euro al Comune.
    Questa Amministrazione ha cercato di riequilibrare gli interessi giustificati dei “pontilisti” con gli altrettanti giustificati interessi dei cittadini, “imponendo” il rispetto delle regole (cioè della loro concessione) nonché l’applicazione di alcune imposte comunali. Soprattutto quella della tassa sui i rifiuti, che fino a cinque anni fa i pontili non pagavano. Erano inspiegabilmente “esenti”.
    Orbene con alcuni di loro (e sottolineo solo con alcuni) è in corso una battaglia legale sia sulla tassa dei rifiuti, in quanto reputano di non doverla pagare, sia sul mancato ed accertato rispetto del titolo concessorio.
    Forse sono questi i motivi che spingono i ponzesi ad avere un atteggiamento non solidale nei loro confronti, che poi si ritorce anche nei riguardi di quei “pontilisti” che invece adempiono correttamente ai loro obblighi.
    ————————————————————————–
    LA MESSA IN SICUREZZA
    DEL PORTO BORBONICO
    L’Amministrazione non ha per nulla trascurato le problematiche riguardanti il porto borbonico, e cioè la necessità di scogliere anti levante per rendere assolutamente sicuri gli ormeggi.
    Come sapete, già nel 2003 il Comune di Ponza ha approvato il PRP (Piano Regolatore Portuale) e ha iniziato le procedure previste dalla legge n.84 del 1994.
    Sono seguiti diversi pareri e prese di posizione, dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici alla Sovrintendenza, alla Capitaneria di Porto.
    Tutto procedeva per il meglio ed erano anche arrivati i soldi, nel senso che il programma triennale 2007/2009 del Provveditorato per le Opere Marittime aveva deciso lo stanziamento delle somme necessarie per la realizzazione delle tre opere previste del PRP di Ponza del 2003. Si trattava di oltre 20 milioni di euro.
    Dovevano essere costruite una diga foranea di sopraflutto per la protezione dei venti di grecale e levante, una diga a difesa di Santa Maria e nuova banchina d’attracco dei mezzi di linea (a Giancos).
    Nel 2010, inspiegabilmente, il Consiglio Comunale ha deciso di bocciare quel piano.
    Si doveva ricominciare daccapo.
    E così, nel 2012, prima il Commissario Prefettizio e poi l’attuale Amministrazione hanno riannodato le fila con tre Conferenza dei Servizi di ricognizione.
    Poi, nel novembre del 2014, il Consiglio Comunale ha ri-approvato il PRP del 2003 e ci sono stati una serie di incontri con il Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, l’ing. Massimo Sessa, persona che conosce bene le problematiche di Ponza.
    Per ultimare l’iter amministrativo, è adesso necessaria la VAS-VIA, la Valutazione Ambientale, che il dirigente delle OO.MM. si era impegnato con il Comune a finanziare. Cosa purtroppo mai avvenuta.
    L’Amministrazione ha così deciso, nell’ottobre del 2016, di finanziare la VAS-VIA e abbiamo iniziato la procedura di selezione di un valido professionista per la redazione dei necessari studi ambientali. La scelta è stata fatta in questi giorni.
    Un porto messo al riparo dai venti di grecale e levante non è soltanto una garanzia per i mezzi navali di linea, ma anche per la flottiglia da pesca ponzese, per le centinaia di barche ponzesi, e per il turismo nautico.
    E’ anche una operazione ambientale, che si realizza con il previsto, dal PRP del 2003, “trasloco” di alcuni pontili nell’area protetta e sicura che si creerà fra la scogliera di sopraflutto e l’attuale del Molo Musco.
    Questo permetterà, almeno in parte, un nuovo utilizzo pubblico delle spiagge di Sant’Antonio e di Giancos, cioè di due spiagge assolutamente sicure e in pieno centro cittadino, che potranno ospitare famiglie di ponzesi e turisti. Con le molte spiagge e calette proibite dal PAI, l’utilizzo di queste due spiagge sarà vitale per l’economia turistica di Ponza.
    ——————————
    Il PORTO TURISTICO
    DI CALA DELL’ACQUA
    Il porto turistico di Cala dell’Acqua, al pari dei pontili presenti nella rada del porto di Ponza, sarà un punto di partenza e non di arrivo per lo sviluppo economico ed infrastrutturale di Le Forna.
    La Società che realizzerà il porto è stata selezionata attraverso una gara europea prima ed in un secondo momento a seguito dell’esito della conferenza dei servizi tenutasi nel mese di giugno 2016.
    L’imprenditoria locale (essendo stato un bando aperto a tutti) avrebbe potuto partecipare alle gara, anche attraverso forme di associazioni d’impresa. Non l’ha fatto, probabilmente per l’elevato costo per la sua realizzazione (oltre 40 milioni di euro). Ne il Comune aveva la forza economica per sostenere tale spesa.
    Il porto turistico a Cala dell’Acqua ospiterà 454 posti barca di cui 80 sono messi a disposizione del Comune (in pratica verranno regalati alla piccola pesca ponzese).
    Il piano economico proposto dalla Società, ed approvato in sede di conferenza dei servizi nel giugno 2016, prevede la messa in prevendita dei posti barca pari al 24,33% (quindi 91 posti barca). La Società ha stimato un incasso di circa 17 milioni di euro dalla prevendita.
    Gli altri posti barca saranno locati con contratti, annuali (99 posti barca), mensili-settimanali-giornalieri (184 posti barca). Quest’ultimi, in pratica, come avviene con i pontili presenti nel porto di Ponza.
    Il Comune incasserà dalla Società circa 200 mila euro (IMU, TASI e TARI), ogni anno e per 50 anni.
    Le attività di ristorazione, bar, club-house, cantieri navali e distributore di carburanti, saranno date in gestione a ponzesi.
    Il personale del porto (dagli ormeggiatori agli amministrativi) saranno ponzesi.
    Al termine dei 50 anni di concessione, il porto diventerà proprietà dello Stato.
    ————————————————————————-
    Questi sono fatti. Non ci interssa la “wallera”.

  4. sciarra monia

    11 Maggio 2017 at 16:11

    RISPOSTA DI UMBERTO CICCIO NERO

    IN RISPOSTA A PORTI E PONTILI DI GIUSEPPE FEOLA CHE DEMOCRATICAMENTE CI HA CANCELLATO DAGLI AMICI PER EVITARE IL CONTRADDITTORIO !!!!
    Finalmente dopo circa 3 giorni d’attesa è arrivata la risposta , intervallata da vignette , collage, e becera ironia , e porta la firma dell’Assessore Feola ispirato dal mentore capo . ( il suo stile è inconfondibile ). Ora mi è chiaro perché ieri mattina l’ufficio URBANISTICO/DEMANIO era disertato , l’assessore era a casa a fare i compiti … assegnati dal capo …
    Alcuni cittadini letta le ns. riflessioni , hanno chiesto risposte e non ironia agli attuali amministratori , e noi nel rispetto di quelle persone, daremo risposte alle vs. insinuazioni sempre per onor del vero … ed ognuno ne può trarre le sue conclusioni , perché mi piace ricordare che noi ponzesi non siamo ne capre e ne indigeni con l’anello al naso come qualche politico locale ci ha definiti.
    E’ chiaro che questo post non è altro che una risposta alla lettera aperta pubblicata tre giorni or sono , e francamente non si credeva che scatenasse cosi tante reazioni sia dal mondo politico che locale , ma probabilmente la questione non è sentita solo da chi scrive.
    Dopo un giustificato sbandamento , ed aver riuniti i cocci , avete cercato di argomentare dibattiti e questioni presentando agli occhi di chi legge in talune circostanze situazioni oggettivamente credibili ma fondamentalmente non veritiere .
    TASSA RIFIUTI :
    Premetto , che le tasse vadano pagate , ed è un delitto non farlo ,ed è pertanto altamente denigratorio affermare il contrario , ma è altrettanto vero che bisogna pagare il giusto , senza assecondare richieste ingiustificate da parte delle amministrazioni locale !! Le cosi dette cartelle pazze non sono solo peculiarità di Equitalia. Ed è per questo principio che si sono intentati una serie di ricorsi in commissione tributaria al fine di stabilire una sorta di legalità , che solo un organo competente e qualificato può fare , nel rispetto delle leggi vigenti e stabilire il giusto tributo da versare nelle casse comunali.
    Questa azione non è stata gradita purtroppo dall’attuale amministrazione …. Ritenuto forse un affronto….
    Orbene sono lieto di comunicare che la commissione tributaria di Latina ha sentenziato circa l’illeggitimità della richiesta avanzata , effettuando uno sgravio del tributo pari al 60% , pertanto l’effettivo dovuto è solo del 40 % e questo non lo dico io ma la legge . Questa sentenza mette una pietra tombale solla questione tributi , e che getta le basi per la medesima soluzione per gli anni successivi ma vi terremo aggiornati in merito alla questione.
    Peccato d’altro canto , che l’amministrazione locale si sia dimostrata completamente inetta ed incapace ad organizzare la riscossione dei tributi dalle imbarcazioni ormeggiati alla fonda nel porto di Ponza ed intorno all’isola , con grande attenzione ad i mega yacht , che oramai effettuano lo scalo nell’isola di Ponza , solo ed esclusivamente per ripulire le stive da montagne di rifiuti accumulati nel corso della crociera in giro nel mediterraneo , d’altronde è famoso per essere un “ porto franco nel meditterraneo “.
    Anche di questo ve ne daremo conto nel corso della stagione estiva …
    Considerato che siamo in tema di tributi , che rappresentano linfa vitale per le voraci casse comunali in termini di entrate , aprirei una piccola parentesi relativa alle uscite . Ci sono tanti modi per impiegare tali risorse , in primis servizi per i cittadini , ma è peccato mortale dilapidare le già esigue disponibilità …
    – Circa 150.000 ( centociquantamila ) euro impiegati per eventi estivi a condizioni economiche quantomeno discutibili , destando scarso interesse nella popolazione locale,
    – Diverse decine di migliaia di euro , bruciati dalle casse comunali, intentando una serie di atti amministrativi contro pontili e cantieri , in grandissima parte respinti dal Tribunale Amministrativo . Tra condanna alle spese delle liti ed onorari per professionisti utilizzati , sono state dilapidate grandi risorse, che a breve la Suprema Corte dei Conti presenterà il conto ….scusate il gioco di parole !! e come direbbe il grandissimo Toto’ “ ed io pago “.
    – Tale situazione non ha precedenti nella storia di Ponza. Ma sulla questione sprechi apriremo a breve apposita discussione, ( raccolte rifiuti , voci di bilancio per società private etc. ).
    QUESTA E’ LA POLITICA DEL FARE.
    CANONI DEMANIALI
    Sono canoni stabiliti dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e validi per l’intero territorio Nazionale, ritenuti inadeguati dall’attuale Amm.ne , possiamo solo esortare nel rispetto delle Leggi Vigenti all’adeguamento delle misure unitarie dei canoni annui.
    E’ opportuno per onor del vero , evidenziare come lo stesso esiguo canone viene applicato ad una società che privatamente in un regime di assoluto monopolio , eroga servizi di pubblica utilità a tariffe fortemente maggiorate rispetto alla media nazionale .
    MANCATO RISPETTO TITOLO CONCESSORIO
    Gli attuali concessionari dei pontili, sono tutti nel pieno della legalità ,a differenza di quanto asserito , la riprova è che tutti occupano il proprio posto , e supportati in modo inequivocabile dalle innumerevoli sentenze che ha visto soccombere nel 99% dei casi il comune per liti intrapresi contro di loro.
    PORTO BORBONICO E MESSA IN SICUREZZA
    La realizzazione di una diga foranea che ripari il porto dai venti di grecale e levante , rappresenterebbe semplicemente un passo verso la civiltà , la stessa civiltà che troppe volte è arrivata in ritardo sull’isola, scontrandosi con amministrazioni miopi e bigotte, che hanno frapposto nel tempo i propri interessi personali a scapito della collettività.
    Si fà fatica a trovare un solo nome che oltre a rivestire carica pubblica non sia il primo ad avere forti interessi sul territorio.
    Peccato che di questa opera non ne beneficeranno gli attuali operatori turistici portuali , in quanto non più contemplati nel programmatico P.R.P. ( assenza dei noleggi e pontili ) .
    Questa è la politica del fare Monarchico dell’attuale amm.ne , la quale non ha avuto alcun riguardo e considerazione delle attività esistenti mandando a casa in un colpo solo oltre 300 persone!!!
    QUESTA E’ LA POLITICA DEL FARE !!!
    In pratica dove c’è attualmente un porto si vuole portare la gente a fare il bagno ,e dove c’è una fantastica cala dove tutti vanno a fare il bagno si vuole fare porto ! FANTASTICI ..
    PORTO CALA DELL’ACQUA
    Ci siamo già espressi in tal senso , e pertanto inutile commentare e ripetersi , anche perché orami questo articolo da voi proposto è uno stucchevole copia ed incolla che va avanti da tempo .
    E’ chiaro a tutti come questa amm.ne artatamente stia demonizzando situazioni e fatti per fini puramente strumentali , cercando di alimentare quelle correnti di pensiero che vedono i pontilisti come il nemico comune da abbattere, e magari accappararsi qualche manipolo di voti.
    PURE QUESTA E’ LA POLITICA DEL FARE .
    CONCLUSIONI
    Il post si è concluso con l’immancabile caduta di stile , vero marchio di fabbrica del mentore ispiratore del Feola , una carica pubblica non dovrebbe mai entrare in polemica aperta con i cittadini , ma soffermarsi solo sulle questioni puramente tecniche , spiegare e giustificare scelte, invece ci ritroviamo addirittura una menzione alla wallera , che se giustificato scritto dal cittadino ,risulta inaccettabile detto da chi riveste un incarico pubblico.
    Ma d’altronde non poteva essere diversamente , se neanche gli eventi giudiziari che hanno visto coinvolto molto da vicino l’assessore in questione ( sfociato con l’arresto di un parente molto vicino ) , gli hanno fatto fare un passo indietro ,dimettendosi dalla carica pubblica, come possiamo pretendere altro !!!
    Sarebbe stata una questione morale …
    Noi da queste persone non accettiamo insegnamenti in tal senso o lezione di stile.
    ALLE ORE 20.00 SULLA PAGINA FACEBOOK DI CICCIO NERO VERRANNO PUBBLICATI ATTI DI INTERESSE PUBBLICO . VI ASPETIAMO NUMEROSI !!!! IL TEMA SARA’ “ LA VOLPE E L’UVA “

  5. sciarra monia

    11 Maggio 2017 at 16:14

    ALLE 20:00 COMUNICATO DI CICCIO NERO COME DA PREMESSA

    LA VOLPE E L’UVA
    È una delle più celebri favole attribuite a Esopo. I riferimenti alla favola nel linguaggio comune assumono quasi le caratteristiche del proverbio. “ Fare come la volpe con l’Uva” , significa metaforicamente , reagire a una sconfitta sostenendo di non aver mai desiderato la vittoria , o disprezzando il premio che si è mancato di ottenere.
    “ Una volpe affamata, come vide dei grappoli di uva che pendeva da una vite , desiderò afferrarli , ma non ne fu in grado. Allontanadosi però disse fra sé: “ Sono acerbi”.Cosi anche alcuni uomini che per incapacità non riescono a superare le difficoltà , accusano le circostanze.
    E’ il caso del Sig.Feola Giuseppe, allorquando nel non lontano 2009 , artatamente costituiva la società nautica MA.RI.GIO’ s.r.l. con socio Unico di cui era Amministratore, con l’intento di fare richiesta in concorrenza alla concessione della Nautica Enros del sig. Mazzella Vincenzo in Giancos per il posizionamento di un pontile galleggiante.
    Correva l’anno 2009 e solo l’anno successivo le concessioni sarebbero scadute !!! Proprio come la volpe nel vedere quell’allettante grappolo d’uva penzolare dal ramo provo’ ad afferarlo , il Feola provò a scanzare la nautica Enros per realizzare la sua opera nel porto di Ponza !! Il 12 giugno 2009 , la società Ma.Ri.Giò s.r.l. deposita istanza con relativa progettualità presso il comune di Ponza, e viene assunto al protocollo n.4766. Incredibilmente agli inizi del mese di giugno tutti i pontili vengono sequestrati per ordine della magistratura !!!! Si scoprirà dagli atti che le indagini erano iniziate su sollecitazione della SEP in continuo contenzioso con la nautica Enros .
    Se vi sia riuscito o meno nell’intento è cronaca recente , il sig. Mazzella scongiurato l’attacco trasversale è tutt’oggi è al proprio posto , ma è chiaro chè ciò sollevi molti interrogativi e riflessioni , dubbi ed ombre sulla questione.
    1 Lo stesso amministratore che incolpa la politica di non aver saputo fare la sua parte , lasciando che i pontili nascessero senza nessuna compartecipazione da parte del comune, è lo stesso che ha provato ad entrare nella confraternità “ di quelli del malloppo o del bottino estivo” , forse anch’egli allettato dai facili guadagni, come piu volte lasciato intendere dall’attuale amministrazione.
    2 Ma se avesse realizzato il pontile nel porto di Ponza , siamo sicuri che oggi si sarebbe preoccupato di garantire la pubblica fruizione delle spiagge di S.antonio , facendo scomparire i pontili e noleggi esistenti ?
    3 Ma soprattutto eravate a conoscenza di questa richiesta ?
    A tal proposito mi piace riprendere un fantastico articolo di Francesco De Luca , pubblicato sul portale “ Ponzaracconta”, denominato “Le amministrazioni sono espressioni di forze economiche ? “, ed estrapolare lo stralcio finale :
    La comunità isolana ha la priorità nel godimento dei favori derivanti dal territorio , dal suo stato e dalla sua evoluzione.
    E qui la politica acquista o no valore morale. Se no lo fa , la politica non amministra bensi traffica.
    Mi piace concludere come ha fatto in un suo post l’attuale sindaco :
    LE PERSONE PERBENE SANNO SICURAMENTE DA CHE PARTE STARE ….

    p.s. i documenti non riesco a metterli!

  6. sciarra monia

    11 Maggio 2017 at 16:17

    RISPOSTA DI GIUSEPPE FEOLA A UMBERTO CICCIO NERO

    Giuseppe Feola ha aggiunto 2 nuove foto.
    Ieri alle 9:48 •
    COME VOLEVASI DIMOSTRARE
    di Giuseppe Feola
    In questi giorni vengono pubblicati atti che cercano di discreditare la mia persona in presunto contrasto con la mia attuale carica pubblica in quanto ex titolare di una società denominata Ma.Ri.Gio’ .
    Tutto da me ampiamente previsto.
    Infatti, anche se già prima del 2012, inizio della mia carica pubblica, la società Ma.Ri.Gio’ era inattiva (cioè non aveva mai esercitato nessuna attività) comunque, proprio per evitare facili strumentalizzazioni, nel 2013 decisi di chiuderla.
    Ricordo che sono diventato Assessore soltanto nel marzo 2015!
    Ho messo da parte, giustamente, le mie aspirazioni personali per tutelare gli interessi collettivi.

    p.s. i documenti non riesco a pubblicarli!

  7. sciarra monia

    11 Maggio 2017 at 16:18

    ATTACCO DI PIERO VIGORELLI A UMBERTO CICCIO NERO

    Piero Vigorelli
    Ieri alle 14:12 •
    RISPONDERO’ A “CICCIO NERO”
    SOLO QUANDO
    PAGHERA’ LE TASSE AL COMUNE
    di Piero Vigorelli
    L’ho scritto e lo ripeto: quando Umberto “Ciccio Nero” pagherà le tasse al Comune, avrà diritto a ottenere un diritto di replica dal Sindaco.
    Preciso che in un suo recente post su Facebook, lo stesso si vanta di aver vinto un ricorso alla Commissione Tributaria di Latina a proposito della tassa sui rifiuti del 2014.
    La sentenza è del 16 settembre 2016 e accoglie parzialmente il suo ricorso.
    Tuttavia, con sentenza del 6 maggio 2015 relativa alla tassa sui rifiuti del 2012 e con sentenza del 18 aprile 2016 relativo alla tassa sui rifiuti del 2013, la Commissione Tributaria di Latina ha dato torto a Umberto Ciccio Nero.
    Inoltre, per la varie tasse (acqua e rifiuti) del 2010/11/12, per una somma di alcune decine di migliaia di euro, ha in corso una rateizzazione ed ha pagato finora solo un quinto del dovuto.
    Morale della favola: tutti i cittadini di Ponza pagano le tasse e alcuni lo fanno con grandi difficoltà perché non hanno una vita agiata.
    Al contrario Umberto Ciccio Nero, del quale non conosco i guadagni per le attività del pontile, del noleggio gommoni, dell’alaggio, delle pedane Laziomar e altro ancora, deve ancora finire di pagare al Comune tutte le tasse… Dal 2010.
    Così stanno le cose.
    .

  8. sciarra monia

    11 Maggio 2017 at 16:21

    RISPOSTA DI UMBERTO CICCIO NERO AL SINDACO PIERO VIGORELLI

    Ciccio Nero Ponza ha aggiunto 6 nuove foto.
    2 ore fa • Isola di Ponza, Lazio •
    SIAMO SERI E DICIAMO LE COSE COME STANNO
    I tempi in cui si era in televisione e si conduceva la trasmissione “ MIRACOLI “ sono oramai lontani , si mischiava il sacro con il profano e la platea di telespettatori poteva credere o non credere a quegli avvenimenti mistici che venivano trattati di volta in volta .
    Oggi riveste una carica pubblica molto importante “ primo cittadino dell’Isola di Ponza “ il “Sindaco “ , e pertanto dovrebbe fornire solo notizie veritiere e certe che non lasciano dubbi ed interpretazioni, ma che purtroppo troppo spesso si lascia andare a commenti denigratorie che poca attinenza hanno con quello che interessa ai cittadini .
    La questione Tributi è la seguente:
    -NON FIGURANO SITUAZIONI PENDENTI RELATIVE AL SERVIZIO IDRICO COMUNE DI PONZA E NE TANTOMENO RATEIZZAZIONI IN CORSO – I PAGAMENTI SONO REGOLARI-
    (RIVOLGERSI A PUBBLIALIFANA PER CONFERMA)
    -TRIBUTI RIFIUTI , CONTENZIOSO IN CORSO PRESSO LA COMMISSIONE PROVINCIALE – PER L’ ANNO 2014 SENTENZA DEFINITIVA CON RELATIVO SGRAVIO DEL 60% SULLE ASSURDE ED INGIUSTIFICATE RICHIESTE AVANZATE DAL COMUNE DI PONZA.
    PER GLI ALTRI ANNI SIAMO IN VIA DI DEFINIZIONE.
    All’occorrenza facciamo un po’ di giurisprudenza che non fa mai male :
    Per tutte le liti tributarie esistono due gradi di giudizio di merito:
    • in primo grado, dinanzi alla Commissione tributaria provinciale territorialmente competente, si può ricorrere contro gli atti emessi dalle Agenzie delle Entrate e delle Dogane e dei monopoli, da altri enti impositori (regioni, enti locali, camere di commercio, ecc.), dai soggetti iscritti all’albo per l’accertamento e la riscossione delle entrate degli enti locali e contro le cartelle di pagamento e i provvedimenti emessi dagli Agenti della riscossione
    • in appello, dinanzi alla Commissione tributaria regionale, si può proporre impugnazione per le sentenze emesse dalle Commissioni tributarie provinciali.
    Contro le sentenze della Commissione tributaria regionale è possibile ricorrere alla Corte di cassazione. Inoltre, se vi è accordo tra le parti, la sentenza della Commissione tributaria provinciale può essere impugnata direttamente con ricorso per cassazione (cosiddetto ricorso “per saltum” – art. 360, primo comma, n. 3, del codice di procedura civile).
    – Ricordo pertanto che ogni cittadino può avvalersi delle leggi dello Stato Italiano vigenti al fine di far valere i propri diritti.
    PECCATTO CHE QUALCUNO TROPPO SPESO DIMENTICHI QUESTI ELEMENTARI PRINCIPI DI DEMOCRAZIA CREDENDO PROBABILMENTE DI VIVERE IN UNO STATO MONARCA !!!!!!!!!!!!!!!!!
    Mi piace sottolineare come la società Tre Stelle ( o Ciccio Nero come più piace a voi ), troppe volte messa alla berlina oggi rappresenti un azienda rinomata nel mondo della Nautica Nazionale e non , vero esempio di impresa ,per efficienza e professionalità. Alla data odierna l’azienda annovera n. 8 dipendenti regolarmente assunti con regolare contratto lavorativo, e 1 amministratore. I rapporti lavorativi instaurati con le varie aziende private , alcune di queste a sovvenzione statale, certifica l’elevato grado di professionalità raggiunto nel pieno rispetto delle regole. ( Documento unico di regolarità contributivo positivo , mezzi meccanici con relative certificazioni , collaudi e conformità, situazione contributiva dipendenti ineccepibile ).
    QUESTA E’ LA VERITA’ !
    Ultima nota !!!! Chi vuol capire capisca : ESSERE STATI RINVIATI A GIUDIZIO NON NECESSARIAMENTE SIGNIFICA ESSERE COLPEVOLI . ANCHE IN QUEL CASO SONO 3 I GRADI DI GIUDIZIO !!!! NON CAPISCO PERCHE’ANCHE SE NOI NON ABBIAMO NESSUN RINVIO A GIUDIZIO, SI VUOLE CONDANNARE CICCIO NERO A TUTTI I COSTI .

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