Ambiente e Natura

Colonizzazione (5). Acqualatina, tanta latina e niente acqua

di Monia Sciarra

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C’erano una volta i fondi regionali che venivano stanziati per finanziare la rete idrica e quella fognaria. Arrivava la ditta che aveva vinto un appalto  ed eseguiva i lavori; l’acqua arrivava gratis, come garantivano le leggi dello Stato. L’acqua arrivava, e arriva, con le navi cisterna, prima da Napoli, oggi da Gaeta.
Il trasporto dell’ acqua era gratuito per i ponzesi e i ventotenesi; la distribuzione  era a carico del servizio idrico comunale. Il capo degli acquaiuoli era un ponzese. I ponzesi dovevano pagare solo il costo di distribuzione, relativo al consumo.
Le isole ponziane, allora, non stavano nell’ ATO4.
Il servizio doveva essere migliorato, reso più efficiente – per esempio doveva essere previsto un sub-ambito territoriale per le ponziane per integrare i diritti degli isolani con le nuove disposizioni regionali – invece è stato stravolto, a scapito dei cittadini ponzesi.

Acqualatina sbarca a Ponza durante l’amministrazione Vigorelli; di fronte alle lamentele – Acqualatina è carta conosciuta, arriva preceduta da pessima fama- il Sindaco tenta di discolparsi, afferma che la Regione Lazio l’ha costretto ad entrare in ATO4 (Ambito Territoriale Ottimale Latina e provincia),  altrimenti si sarebbe stati commissariati.
Ma la sua firma sul protocollo d’intesa non l’ha messa con rassegnazione e con diffidenza, l’ha messa con piacere ed entusiasmo;  da quel momento in poi tutto quello che combina Acqualatina viene esaltato, tutto ciò che non fa viene nascosto oppure attribuito a “iettatori”.
Vigorelli, a differenza della maggior parte dei sindaci della nostra provincia, ha sposato con fiducia e entusiasmo Acqualatina, società già notissima e non certo per meriti!

Tra Vigorelli e Assenso – due sindaci che se le sono dette di “santa ragione” in questi anni di gestione Laziomar privata, tanto che non si scambiavano neanche le visite durante i festeggiamenti dei santi patroni – è scoppiata la pace proprio dopo la firma dell’accordo di programma tra la regione Lazio e le isole. Santa Acqualatina mette d’accordo tutti…

Da quando è arrivata a Ponza la gestione di Acqualatina, il Sindaco non fa che pubblicizzare presunti aspetti positivi, mentre di tutt’altro segno sono le constatazioni quotidiane dei cittadini ponzesi i quali, ad esempio, lamentano l’allungamento dei tempi tra la segnalazione del guasto e l’intervento degli addetti alla riparazione: prima la squadra di operai del Comune interveniva prontamente, oggi bisogna superare la barriera burocratica di Acqualatina. E le bollette: ne vogliamo parlare? Sono diventate meno trasparenti,  gli importi sono aumentati e aumenteranno ulteriormente.

Ma c’è chi preferisce considerare Acqualatina come un efficiente benefattore. Oggi dovrebbe rimettere in funzione il depuratore: lo farà gratis? Dovrà risistemare la rete idrica e fognaria: lo farà gratis o con soldi pubblici e quindi degli utenti isolani, provinciali e regionali? Il Sindaco annuncia che l’operazione di spurgo sarà effettuata da Acqualatina e non dal Comune: il tono è, come al solito, trionfalistico, c’è un benefattore che lavora bene e gratis, come non gioirne? C’è un Babbo Natale all’opera dodici mesi all’anno: come non applaudire?

I dissalatori sono stati finanziati dalla Regione in epoca pre-vigorelliana, avrebbero dovuto funzionare a regime da tempo; invece ci trastulliamo con le conferenze dei servizi, discutiamo se e dove collocare i dissalatori portatili, fantastichiamo se posizionarli a Capo Bianco o alla Caletta o, ultimo avvistamento virtuale, a Cala dell’Acqua. Una voce suadente ci racconta che avremo la migliore acqua, la migliore pulizia, i bus euro 16 e noi ci abbandoniamo alla favola bella, aspettiamo la pioggia di fichi secchi, zittiamo le voci sgradevoli che disturbano il nostro sogno meraviglioso.
Le società che intendono conquistare un nuovo mercato organizzano una campagna pubblicitaria; a quelli che sbarcano a Ponza l’offriamo noi, uno spot permanente e gratuito, un applauso incondizionato, tappeto rosso con giullari e spruzzi di acqua di Colonia..!

Sennò, che colonizzazione sarebbe?

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