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Cuore ponzese

di Pasquale Scarpati
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“Io che da lungi le palme tendo…” come dice il Foscolo, scusate se mi intrometto in faccende che non mi toccano materialmente; mi piace, però, utilizzare il sito per esternare ciò che penso e soprattutto sento: mi auguro che il nuovo sindaco sia ponzese.
Ponzese che sappia cogliere la vera essenza di Ponza, prenda su di sé il fardello dei tanti problemi, ma soprattutto sappia ascoltare.
Per fare questo non può non stare costantemente in mezzo alla gente; non deve, cioè, arroccarsi nella città turrita o considerare i cittadini “figli e figliastri” in base a considerazioni personali.
Il sindaco deve capire e tener conto delle peculiarità locali e deve essere speculare come i faraglioni che si riflettono nell’acqua chiara. Deve sapere dirigere la barca in ogni tempo, soprattutto durante le procelle.
Forse dico banalità, cose ovvie; ma Ponza deve essere gestita da un ponzese soprattutto di cuore, non da un podestà (di medioevale memoria).
Mi auguro, altresì, che tutti i comitati, associazioni e quant’altro che di norma, prima della competizione elettorale sorgono come funghi in un bosco, finita questa, non si sciolgano come neve al sole o come le nuvolette bianche in chiaro cielo (Saba) – cosa che, ahimè, purtroppo accade quasi sempre – ma rimangano per dare supporto, anche con le critiche, a colui che si assume il gravoso onere, perché può anche essere deleterio (per ovvi motivi) demandare tutto a uno solo, o a pochi.

Buona e sana competizione!