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Epicrisi 116. Primavera anonima

di Martina Carannante

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Dopo la Primavera di Praga e la Primavera araba, a Ponza, abbiamo la Primavera anonima. Sempre di primavera si tratta, ma non è detto che sia proprio portatrice di rivoluzione o di cambiamenti.
Essa, nel nostro emisfero, è iniziata martedì e devo dire che nel sito, questo passaggio di stagione, si è notato!
Si è passati da una domenica / lunedì in cui si parlava solo di Zannone e di Parco, a metà settimana in cui il tema della politica l’ha fatto da padrone; per non parlare poi dei problemi tecnici del sito. [2]

Si sa che la primavera è portatrice di allergie; si sa anche che “a una certa età” si è  più cagionevoli, ma che questa primavera porti pure i virus, proprio non può andare.

In ogni caso procediamo per gradi, perché nel marasma generale non vorrei dimenticare niente e nessuno.

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Dicevo… la settimana è iniziata così come è finita, con un forte accento su Zannone. La richiesta da parte dell’amministrazione relativa all’uscita dal parco, ha trasformato un po’ tutti i ponzesi in zannonesi… “I am a zannoner”.

Per anni è sembrato che Zannone fosse semplicemente uno scoglio nel mare, adesso pare che tutti godano o chiedano un diritto di prelazione su quell’isoletta. Usciamo o non usciamo, Parco o non Parco, fatto sta che Zannone è dai tempi del Mattej e del Tricoli che è riconosciuta come un’isola con giurisdizione ponzese, ma sembra che l’abbiamo dimenticato.
Silveria Aroma sul tema di Zannone, ci racconta una sua esperienza personale e ci mostra le sue splendide foto (leggi qui [4]); Enzo di Fazio invece, dopo tante exit, analizza lo Zannon-exit [5], un nuovo termine coniato apposta per l’uscita dell’isola dal parco nazionale del Circeo; ). Domenico Musco ci racconta del suo legame con la sua Zannone [6], di un passato che ormai sembra di tantissimi anni, un ricordo lontano.

Il Ponza Calcio pareggia 1-1 con il San Giovanni [7], conquistando un punto importante per la classifica, quarta posizione, scavalcato dalla Sandonatese; a metà settimana recupero di partita contro il Sant’Andrea [8] questa volta i nostri escono sconfitti con un 2-1.

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Rassegna stampa [10] ricca, ma ciò che ha fatto più scalpore è stata la vicenda della droga associata erroneamente ai ragazzi del Mac P 100. Io alla festa in discoteca ci sono stata, si è ballato, bevuto e mangiato, tutti i ragazzi e non solo, che vi hanno preso parte si sono divertiti fino all’alba perchè dopo 7 mesi, finalmente è comparsa un minimo di vita sociale e movimento. Questo doveva uscire sui giornali, di questo si doveva parlare: dell’impegno dei ragazzi della scuola di Ponza che hanno organizzato i giochi per i loro coetanei, che hanno portato avanti una tradizione di anni, che hanno creato movida isolana; bisognava solo dire grazie e aiutarli in quello che stavano facendo. La questione droga a Ponza c’è sempre stata e continuerà ad esserci, ma la si deve combattere, non farci del gossip. Articolo molto più interessante è quello che ho segnalato su SUB. Underwater Magazine [11] relativo alla secca dei mattoni al largo di Lucia Rosa.

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Passato il Santo, passata la festa, ho tanto atteso lo scorso week end che è volato via in un baleno! La festa di San Giuseppe è una data importante per gli abitanti del mio rione, quindi non potevo non ricordarne l’inizio [13] e la fine [14]; nel pezzo finale, manca un piccolo dettaglio: ne approfitto e lo aggiungo qui. Il comitato festeggiamenti si è subito prodigato a sistemare il rione, ma alle casette hanno trovato collocazione solo giovedì ed in zona Giancos. Io l’avevo detto che non ci si doveva affannare a smontare tutto, sabato ha fatto bel tempo, potevamo fare il San Giuseppe Bis!

Il prof. Adriano Madonna ci propone una tematica legata al mare e al cibo da esso prodotto. Io di saraghi ne ho sempre mangiati, qualche volta pure pescati, ma visti scoppiare [15], mai. Certo l’articolo scritto dal prof, fa molto riflettere soprattutto se pensiamo a tutto ciò che mangiamo e come stanno cambiando di consistenza e sapore i nostri cibi.

Come ogni anno riparte l’avventura di Isola Mondo [16] del Club del mare di Marina di Campo, i nostri “cugini” toscani; sempre per restare in tema di parentela, finalmente ci occupiamo in maniera concreta del gemellaggio con Ischia.
Il nostro sito, dalle sue origini, è stato un precursore sul tema; gli scritti di Giuseppe Mazzella ‘di Rurillo’ si sono sempre mossi in questa direzione; finalmente sembra che stiano diventando realtà. Venerdì il gemellaggio sarà attuato [17]. Una delegazione di Ponza, con il sindaco, andrà ad Ischia e poi ricambieremo l’ospitalità. Il presidente della Pro loco di Ponza porterà in dono i prodotti tipici dell’isola, ma anche la nuova promozione isolana. Noi di Ponza Racconta seguiremo tale incontro in maniera indiretta, ma sempre sul pezzo; iniziamo con il ringraziare Lorenzo, l’artefice del gemellaggio [18].

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Ogni giorno, mi rendo sempre più conto di quanto sia valido il detto: “Siamo in Italia dove tre lavorano e tutti gli altri guardano!”.
La dimostrazione ci viene data proprio da Vincenzo Ambrosino che propone i suoi lavori in corso per l’altra lista [20], ormai arrivati alla settima puntata! Nel pezzo si fa un resoconto delle riunioni che stiamo facendo noi giovani; peccato che non siamo noi a scriverlo o a delegare la scrittura in quanto siano fermi sulla decisione che è ancora troppo presto parlare e soprattutto che è sbagliato ed inadatto farlo per sentito dire. Io, ovviamente, essendo giovane, alle riunioni partecipo, sia a quelle ‘plenarie’ che a quelle ‘giovanili’; si parla, si discute, ci si conosce perché –  cari lettori – tutto ciò serve a conosce le persone che si hanno davanti. Carlo Marcone molti lo conoscono come geometra, per altri è semplicemente un amico o un compagno di viaggio, ma bisogna capire come potrebbe essere nel ruolo di amministratore; stesso discorso vale per Ferraiuolo e per Mimma Califano. Questo più che altro è stato il senso degli incontri.

Arriviamo ora a ciò che mi ha spinto a intitolare questa Epicrisi Primavera anonima. Come in ogni periodo elettorale non possono mancare i famosi volantini anonimi [21]. Certo negli anni addietro erano molto più divertenti e satirici… Enzo Di Giovanni, com’era che dovevi favorire le famiglie Usai e Scarpati?? Te li avrebbero portati quei voti!
Oggi quando trovi un volantino per strada oltre ad essere scritto in pessimo ponzese e ancor più lercio italiano è talmente pieno di insulti che prima vorresti una traduzione e poi un esorcista per tirare via il demone a chiunque l’abbia scritto.
L’anonimato non piace a nessuno, ma è l’arma più utilizzata al mondo, chissà perchè! Esistono tanti tipi di anonimato, ma quello a cui si sta assistendo in questi giorni è il più squallido. Eppure quando penso al lancio di volantini mi viene sempre in mente il Volo su Vienna di D’Annunzio: fichissimo! Quelli sarebbero volantini da lanciare, ricchi di orgoglio e amore per la propria terra, non questi che troviamo oggi che in fin dei conti non riescono neanche a beffeggiare perchè ricordano più il menù della ” Parolaccia” a Trastevere che altro…

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Ormai abbiamo fatto il callo con i necrologi e non ci poteva mancare il ricordo di Mago Zurlì [23]. Lo ricordo con Topo Gigio allo Zecchino d’Oro, ne rimasi incantata, eppure da piccola la tv non mi piaceva.

Finalmente ricompare sulle nostre pagine il buon vecchio amico Sang’ ‘i Retunne. In questo clima ‘politicante’, ci manca solo lui! Io alle riunioni continuo a portare Sang’ come mio capolista, ma niente, nessuno mi ascolta, anzi mi chiedono sempre più spesso chi è; allora ho pensato di cambiare capolista – anche perchè parliamoci chiaro, ascoltare un comizio di un tizio con un sacchetto di pane in testa proprio non è il caso – però ci deve stare, “l’ittico” non può mancare! Quale modo migliore? Un assessorato? No! Se lo deve prima guadagnare, come tutti… Così Sang’ ‘i Retunne sarà il primo punto della campagna elettorale della lista (…i lavori sono in corso!). Altro che Abbasci’a Marina [24]…  pigliamm’ i vot’ ‘i tutta Ponza!!

Come è sano e normale, Ponza Racconta guarda anche al di fuori dell’isola e nella giornata di sabato non si poteva non far riferimento a ciò che si è celebrato (e manifestato [25]) a Roma. Ponza, l’Italia, il Mondo intero stanno attraversando una fase delicatissima… Bello chiudere con le parole di consapevolezza e di speranza [26] che un nonno dedica al nipotino.

Cerchiamo di capire, discutiamo, combattiamo, ma che nostalgia dei tempi in cui potevamo affidare la nostra mano a quella grande, calda e rassicurante del nonno!

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