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La Z di Zannonedi Silveria Aroma
Z zzz no, non mi sto addormentando; sto cercando. La cucina con le mattonelle bianche a decori azzurri, almeno nei miei ricordi, la luce che entra dalla finestra, la donna anziana in piedi accanto al focolare prepara il caffè, l’uomo più giovane, seduto, parla con gli altri del gruppo. Fuori, attorno alla casa, tutto è ordine; il verde, macchiato di terra chiara, tuffato nell’azzurro del mare sembra si possa racchiudere in un cerchio, un cerchio di bellezza che toglie il fiato. Una psichiatra austriaca (e adorabile amica), pittrice per diletto ha organizzato una mostra subacquea. Ricci pennellati, pesci policromi e alghe immobili fanno bella mostra di sé nelle acque antistanti il Varo. Improvvisamente l’attenzione di noi tutti si concentra in un solo punto. Nel giugno del 2012, grazie al protocollo d’intesa Comune-Parco, ci venne data la possibilità di partecipare ad un corso di formazione per guide naturalistiche. Non ricordo più quello che necessitava per rientrare nel numero chiuso, ricordo, però, che ai richiedenti ponzesi era data la priorità. La meraviglia nella meraviglia. Ma non era già più l’isola di un tempo. Sulla scia entusiastica del corso partì l’idea di una collaborazione tra studentelli (noi) e il parco. Ciascuno, singolarmente, prese in carico un lavoro su Zannone, piccoli elaborati da proporre per un’ipotetica guida, unico vincolo tematico era l’isola. Forse era davvero tempo di lanciare un messaggio forte, un grido di dolore, che risvegliasse la coscienza di tutti – e dico tutti! – ricordandoci che Zannone non è solo una sagoma in mezzo al mare ma un patrimonio da tutelare, un posto unico al mondo, dove una natura senza eguali – pennellata di colori maestosi, cantata dalle diomedee e svolazzata da una allegra farfalletta – sposa il divino.
Tutte le foto sono dell’Autrice (NdR) Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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