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Pasquetta (“Pascone”), per continuare…

di Silverio Guarino
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Un’altra idea mi è venuta in mente, per concretizzare una attività produttiva sull’amato scoglio: una iniziativa rivolta ad allestire una Pasquetta (“Pascone”), come si faceva una volta, per gli abitanti e per i visitatori dell’isola, “tutto compreso”.

Il 17 aprile sarà, quest’anno, il lunedì di Pasquetta, tanto amata per la gita “fuor di porta” che tutti gli italiani aspettano con ansia.

E noi, sull’amato scoglio, potremmo preparare una occasione unica nel suo genere per far apprezzare ai turisti e a tutti i “sognatori di antiche gesta”, il vero sapore della gita fuor di porta, così come si svolgeva a Ponza.

Ore 10.30: partenza con mezzi su ruote da “Sant’Antonio” con direzione Cantine varie, con già con sé il fagotto del “tutto compreso”.

Il costo del “tutto compreso” dovrebbe prevedere: il trasporto alle Cantine (fin dove è possibile, poi a piedi), il cibo da consumare (con le tradizionali “pizze” salate e “dolci” pasquali) il vino e “spumante locale” da bere (quelli di una volta, con quei sapori speciali che ancora si possono gustare).
Costo da stabilire, con intelligenza e saggezza, magari prevedendo una pre-vendita, così da curare al meglio la produzione dei pacchetti “Pascone”.

I proprietari delle cantine faranno da “padroni di casa”, accogliendo i turisti e tutti i partecipanti del Pascone: tutti: bambini, giovani e meno giovani.

Il tempo bello sarà il giusto condimento a questa operazione turistica, così come i canti, le chitarre e le fisarmoniche che vorranno condire le copiose mangiate e libagioni che hanno sempre caratterizzato le gite fuor di porta del lunedì dell’angelo sul nostro amato scoglio. Non mancheranno i giochi di gruppo tradizionali.

E se il tempo non sarà dei migliori, sarà sempre l’occasione per stare in allegra compagnia senza troppi pensieri, brindando alla futura estate, alle belle donne e al buon vino, ricordando che Seneca stesso sosteneva che “il saggio” ha il buon diritto di ubriacarsi due volte l’anno (almeno).

Dimenticavo: nel pacchetto “tutto compreso”, anche il ritorno a Sant’Antonio, su ruote, con l’obbligo per gli autisti di rimanere sobri.

Per l’articolo precedente, sui fichi d’india, leggi qui [2]

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