Ambiente e Natura

Acqua di Ponza… quanto mi costi!

di Vincenzo (Enzo) Di Fazio

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Ho la buona abitudine di “leggere” le bollette relative ai consumi delle utenze, prima di pagarle.
Premetto di averne delegato il pagamento alla banca tramite l’addebito in conto, ma questo non mi impedisce di verificare la correttezza dei dati e degli importi riportati visto che le fatture arrivano a domicilio, via on line o per posta, in tempo utile (non meno di venti giorni prima della scadenza) per essere controllate e per disporne, in caso di errori o di incongruenze, il blocco del pagamento.

Ho delegato tutto tranne le utenze di Acqualatina. Per due motivi: perché le bollette di Acqualatina non sono facili da leggere e perché di Acqualatina francamente non mi fido, circostanza e sentimenti che con l’arrivo a Ponza del nuovo gestore, non  sono, purtroppo, cambiati, anzi si sono consolidati.
Da quando Acqualatina è sbarcata sull’isola mi sono arrivate due fatture: una di “assaggio” di 61 euro verso la fine dello scorso anno, costituita solo da costi fissi e l’altra, una settimana fa, un po’ più sostanziosa, di 185 euro con indicato un consumo presunto di 31 metri cubi!

Alle bollette fanno compagnia tanti fogli con notizie, comunicazioni e rimandi a delibere, regolamenti e, con tanto di fair play, al sito della società per chi ha tempo e ne vuole sapere di più.
Ripeto: tante notizie ma non una briciola di accenno alle tariffe che, vivisezionate in 12 voci e 18 fasce, mi dicono di primo acchito una sola cosa… che con Acqualatina io, ponzese non residente, pago l’acqua ed i servizi per averla, quasi tre volte in più di quello che pagavo prima e, ovviamente, tanto di più di un residente.

Mi armo di buona volontà per cercare di capire da dove vengono quelle cifre e mi si illuminano gli occhi quando scorgo, tra le cose scritte da Acqualatina, che per avere chiarimenti posso collegarmi alla pagina dedicata alle sole utenze di Ponza e Ventotene http://www.acqualatina.it/utenze-isole riportante, tra l’altro anche le risposte alle domande più frequenti e ai più comuni dubbi in merito al servizio idrico integrato.
Che bellezza! mi dico. Finalmente ci sarà una risposta a tutti i miei interrogativi.

La pagina riservata agli utenti delle nostre isole si apre con una presentazione dell’assunzione del servizio da parte della società e con un piccolo spazio dedicato al Servizio Idrico Integrato sotto la cui voce sono indicati, con la possibilità di essere consultati, il regolamento del servizio idrico e quello del rapporto contrattuale (rispettivamente di 38 e 75 pagine), le condizioni di fornitura (altre 9 pagine) e quelle del deposito cauzionale ma… delle tariffe ancora nulla.
Mi viene un lampo di genio… Vuoi vedere che queste notizie le trovo sul sito del Comune?
Mi collego al sito del Comune e cliccando su Ufficio Idrico mi si apre una pagina illuminante con scritto
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COLLEGAMENTI AL SITO DI ACQUALATINA

Call Center
Subentro Contratti
Fornitura
Nuovo Allaccio
Nulla osta allo scarico
Recesso Contratti

e più sotto

TARIFFE 2015

Regolamento Servizio Idrico Integrato
Passaggio Letture e Gestione ad Acqualatina
Approvazione Protocollo di Intesa Acqualatina
Approvazione Tariffe

Vivaddio ho risolto! Ma, ahimè, quando clicco su “tariffe 2015” la risposta è questa:
spiacente, ma la pagina che hai richiesto non è stato trovato (si, c’è anche un errore di grammatica)
Provo sulle altre voci ed ottengo sempre la stessa risposta.
Non so cosa pensare, se è il mio computer che ha problemi o se c’è qualcosa che non va nel sito del comune.

Ritorno su Acqualatina e, partendo dall’indicazione tariffe 2015 trovata sul sito del Comune, a furia di navigare mi imbatto finalmente nell’articolazione tariffaria 2015 con applicazione del Theta (che sarà mai?) 2015.

Articolazione tariffaria Acqualatina anno 2015
(cliccare sulla foto per ingrandire)

Non sto qui a tediarvi con numeri e scaglioni. Rimando i lettori alla tabella sopra  riprodotta da cui si evince chiaramente che l’acqua ai ponzesi residenti rispetto a prima costa di più e ai non residenti costa una “tombola”. In sintesi per un residente un metro cubo d’acqua, tra acquedotto, fognatura, depurazione e quota fissa (distinta anche questa per acquedotto, fognatura e depurazione) costa, al netto d’IVA del 10%, 1,24 euro con tariffe elevatissime applicate alle eccedenze (non ho il dato di quanto costava prima); per un non residente, sempre al netto d’IVA, 3,16 euro (prima costava 1,34 euro).
Confrontando i dati della tabella con quelli riportati sulla mia bolletta capisco finalmente da dove escono quei numeri.
Approfondendo la lettura della pagina dedicata da Acqualatina alle tariffe  mi accorgo che, rispetto a qualche giorno fa, sono stati aggiunti altri due tariffari, quelli relativi agli anni 2016 e 2017 che riproduco a beneficio dei curiosi.

Articolazione tariffaria Acqualatina anno 2016
(cliccare sulla foto per ingrandire)

Articolazione tariffaria Acqualatina anno 2017
(cliccare sulla foto per ingrandire)

Da uno sguardo veloce di questi prospetti si nota che tutte le tariffe fanno un balzo in avanti, facendo ipotizzare che, da qui a poco, anche le tariffe di Ponza lo faranno. Da un calcolo approssimativo l’incremento su ogni voce è del 7,70% circa.
La considerazione istintiva che mi viene di fare è che è paradossale che in questo paese, con un prodotto interno lordo pressoché fermo (stiamo gioendo in questi giorni nell’apprendere che quello del 2016 è stato rivisto al rialzo nella misura dell’ 0,9%) ed un’inflazione su base annua all’0,49%, il costo di un bene pubblico primario come l’acqua lieviti così tanto.

Analizzando le tariffe di Acqualatina meraviglia anche il fatto che un non residente debba sopportare i costi per fognatura e depurazione e i costi fissi in una misura tripla rispetto ad un residente. Se è giusta una diversa tariffa per il costo dell’acqua consumata non è giustificata una diversa tariffa per la gestione e la manutenzione degli impianti, sia per una questione di equità sia perché si presume che il non residente ne faccia un utilizzo inferiore. A mio avviso questo  è un trattamento palesemente discriminatorio.
E tale considerazione non deve essere peregrina se altri gestori come la Publiacqua toscana (lo spunto me lo da Rita attraverso il suo commento all’articolo di Silverio Guarino “Sono una goccia di pioggia” ) applicano, per quanto riguarda i costi fissi e quelli della depurazione e fognatura, uguali tariffe per residenti e non residenti.

Tariffe Publiacqua anno 2016
(cliccare sulla foto per ingrandire)

A questo punto, secondo voi, posso io esultare della gestione del servizio idrico da parte di Acqualatina e posso io fidarmi delle cose che fa Acqualatina? Senza contare (l’avevo dimenticato) che mi ha anche chiesto, sulla base del principio del consumo presunto, il pagamento di 31 metri cubi di acqua mai utilizzati come ho potuto constatare domenica scorsa quando ho fatto la lettura del contatore.

… Meno male che sotto casa ho un pozzo, nato prima della casa stessa, efficiente e sempre pieno d’acqua ed un tetto (l’asteche) pronto ad accogliere e raccogliere l’acqua piovana con il vecchio sistema di canalizzazione mai dismesso e riattivabile in qualsiasi momento.

5 Comments

5 Comments

  1. silverio lamonica1

    17 Febbraio 2017 at 19:07

    Caro Enzo, al costo di Acqualatina occorre aggiungere quello, quasi analogo, dell’acqua minerale che ogni famiglia consuma … “Care, dolci acque … ” più che dolci … “SALATISSIME”
    http://www.prontospesa.it/Negozio/Prodotti.asp?Menu=Bevande&IdCat=415

  2. Tommaso Andreozzi

    18 Febbraio 2017 at 10:49

    Vorrei aggiungere alcune considerazioni al puntuale articolo di Enzo.
    A norma del regolamento del servizio, l’ente gestore, in mancanza del rilevamento della lettura, deve determinare il consumo presunto in base alla media giornaliera di consumo dell’utente. Solo in mancanza di tale dato può applicare il consumo come desunto dalla tabella di cui all’art. 32 del reg..
    Acqualatina dice di non essere in possesso di tali dati. A mio modesto avviso, la stessa, in quanto subentrante in un contratto già in essere con il comune di Ponza, come ha ereditato i misuratori e le letture iniziali, avrebbe dovuto avere l’attenzione di verificare i consumi medi degli utenti. Evidentemente questo non è avvenuto o forse, pensando male, non gli conveniva…
    Il fatto sta che ora ti dice di pagare, con la possibilità di chiedere tra un anno, il ricalcolo in base ai consumi che si verificheranno; intanto paga e poi, se ti ricordi, chiedi il ricalcolo. Questo comportamento, a dir poco scorretto, dovrebbe essere oggetto di segnalazione, da parte di molti utenti, all’Autorità per l’energia elettrica il gas e il servizio idrico, per l’avvio di una procedura.

    P.S. per quanto riguarda la “piscina” il regolamento prevede che si debba installare un misuratore per la verifica dei consumi per fatturare lo scarico e la depurazione.

  3. Luisa Guarino

    18 Febbraio 2017 at 15:14

    Ho resistito fino ad ora a esporre le mie considerazioni sulla gestione di Acqualatina, sulla base della mia esperienza personale. Ma l’articolo di Enzo Di Fazio e i successivi commenti mi ci tirano proprio per i capelli. Anche io, come Enzo, ho tutte le bollette domiciliate in banca: tutte tranne quelle di Acqualatina. Anche io ho ricevuto bollette con cifre astronomiche per una lettura “stimata” che non si capisce su cosa si basi. Come dice giustamente Tommaso, una “stima” andrebbe fatta sulla base dei consumi precedenti. E invece no: viene fatta “a pallino”. Giustificazione? “Il letturista non è potuto passare”: proprio per questo allora guardate al passato. Come se prima di Acqualatina ci fosse solo il buio! Per la cronaca in bolletta mi sono trovata calcolati oltre 50 metri cubi in più rispetto a quanto “dice” il contatore: scusate se è poco. Però, stando a quanto si legge sulla rassegna stampa, Acqualatina viene magnificata perché s’impegna su fogne, depuratore e dissalatore. Cosa dovremo aspettarci ancora? Dimenticavo: nel frattempo con il nuovo gestore ho un fitto giro di corrispondenza, sia cartacea che elettronica, per cercare di capire e venire a capo di qualcosa. Alle prossime puntate.

  4. vincenzo

    18 Febbraio 2017 at 19:31

    Acqualatina è un MOSTRO con tante teste per cui i cittadini votando i loro Sindaci molto spesso eleggono anche il 51% di queste teste che per esempio sono delegati ad approvare le tariffe delle nostre bollette.

    Perché aumentano sempre le bollette?
    Bisogna pagare i debiti di prestiti contratti molti anni fa per investimenti???
    Bisogna pagare stipendi faraonici a dirigenti e stipendi normali al personale.
    Bisogna pagare la “politica industriale” per l’acqua.
    E a pagare, pagare, pagare tocca ai contribuenti.

    Ci sono associazioni di cittadini che hanno fatto miracoli per svelare segreti di questo Mostro, ma vedo che è ancora vivo e vegeto e espone – numeri verdi ai cittadini – per la trasparenza.
    Io mi meraviglio quando vedo cittadini che individualmente vanno a leggere le bollette e si chiedono il perché e il percome di questi rincari.

  5. Michele Aversano

    21 Febbraio 2017 at 22:50

    Partiamo dal presupposto che la maggioranza di noi conosceva già per nominata ACQUALATINA e la stessa maggioranza non era d’accordo con questo tipo di privatizzazione sulla nostra isola. A conferma dei nostri sospetti arrivano le prime bollette e immancabilmente le prime lamentele. A norma del regolamento del servizio e in mancanza del rilevamento della lettura del contatore, l’ente gestore deve determinare un consumo presunto in base ai dati degli anni passati… Sta di fatto che le bollette sono lievitate e pure i metri cubi dell’acqua.Comunque qualsiasi dubbio si può chiarire con la bolletta… sarebbe bello se fosse vero!!Le fatture sono incomprensibili ma un punto mi è chiaro: il riferimento alla delibera dell’AEEGSI (AUTORITA’ PER L’ENERGIA ELETTRICA, IL GAS E IL SISTEMA IDRICO) n. 664/2015/R/IDR. Quest’ultima dice che: ACQUALATINA può chiedere alla stessa AEEGSI di modificare le tariffe ogni qualvolta si debba ripianare il bilancio o ci siano richieste scritte che attestino il miglioramento degli impianti (fognature, depuratori, acquedotti), tariffe che ricadranno sulle utenze finali. Tutto questo è tutelato da legge creata da amici potenti per permettere loro di derubarci ancora una volta.”RINGRAZIO, ANCORA UNA VOLTA, CHI HA IL POTERE DI SCEGLIERE PER ME SENZA PENSARE AL MIO FUTURO: VE LO STATE MANGIANDO INSIEME ALLA DIGNITA’ DEI NOSTRI GENITORI, NONNI, ECC. ECC…” Prendete cinque minuti del vostro tempo e leggetevi l’articolo 7 e 9 della delibera; siamo stati truffati e privati di un bene che dovrebbe essere nostro di diritto!

    http://www.h24notizie.com/2015/03/comtiat-acqua-minturno-basta-bugie-di-acqualatina-continuiamo-con-obbedienza-civile/

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