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Sei anni, guardando sempre al futuro

di Luisa Guarino
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Sono passati sei anni da quel 6 febbraio 2011, quando con emozione e grande entusiasmo abbiamo presentato ufficialmente al pubblico il sito Ponzaracconta, sul palco del Teatro Ponchielli di Latina: c’erano molti dei soci fondatori, nonché alcuni componenti di una Redazione che si sarebbe più concretamente delineata più avanti; c’erano tanti ponzesi che vivono a Latina, nonché amici, frequentatori e habitué di Ponza. Non mi viene da fare la considerazione più ovvia: sembra ieri! Perché questi sei anni ce li siamo scanditi, giorno dopo giorno, ora dopo ora, sentendone tutta la responsabilità.

Un sito che si aggiorna in tempo reale, con commenti inseriti da lettori, abituali e occasionali, quasi con lo stesso ritmo, comporta un’attenzione sempre molto alta. La stessa che poniamo all’attualità isolana (ahimè spesso troppo assente) e alla rassegna stampa. In questi anni l’entusiasmo e la passione non sono mai venuti meno, l’impegno in compenso è perfino aumentato: gli amici redattori e soprattutto il capo redattore ne sanno qualcosa. E’ dovuto aumentare, preciserei, in maniera direttamente proporzionale alle difficoltà che abbiamo incontrato sul nostro cammino.

Un cammino che a molti dà fastidio, non fosse altro perché dura appunto da sei anni, un tempo impensabile in una realtà difficile e apatica come Ponza, dove negli ultimi tempi, nonché in vista delle elezioni amministrative che si svolgeranno tra pochi mesi, il silenzio si è fatto ancora più “assordante”, per usare un termine ormai abusato.
Immagino che in molti, sei anni fa, abbiano scommesso su una débacle del sito a breve termine: invece siamo ancora qui e contiamo di restarci a lungo, con il nostro bel gruppo di teste pensanti di ogni età, portatori sani di consapevolezza, fiducia, amore, ma anche di una visione critica e obiettiva nei confronti della nostra isola.

Non c’è compleanno senza regali. E a noi l’ha fatto, dall’interno della Redazione, Antonio Capone, il nostro giovane webmaster, che proprio in occasione di questo sesto anno di vita ha introdotto nel nostro sito un automatismo che consentirà di trasferire più agevolmente i pezzi che riterremo opportuno su Fb.
Martina, la più giovane della nostra agguerrita compagine redazionale, dice al riguardo che a sei anni si comincia andare a scuola, quindi questa apertura social è sicuramente un elemento di crescita. Me lo auguro, io che vivo meravigliosamente bene anche senza social e di Facebook so solo che esiste.

Riconosco però che, usato nella maniera giusta, è un modo unico per raggiungere tutti e diffondere le notizie in un battibaleno. Speriamo quindi di saper prendere dai social sempre e solo gli aspetti migliori, rifuggendo il chiacchiericcio, il cattivo gusto e la povertà linguistica.

Perciò, godiamoci queste sei candeline: auguri a tutti noi e a chi ci segue, da vicino o da lontano.
Arrivederci all’anno prossimo!

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