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Un regalo per le feste dai ponzesi d’America a tutti noi
Tempo fa ho acquistato via internet il CD “Italian Folk Songs”. Solo adesso sono riuscito ad estrapolare, grazie a mio nipote Pierluigi, i tre canti dei nostri concittadini d’America che invio in redazione, con preghiera di allegarli all’articolo che ho inviato a suo tempo (leggi qui)
Passione (Ballata) dell’isola di Ponza, cantata dalla signora Ortensia Iodice. Del tutto diversa dalla Passione siciliana, questo canto è molto poetico e assai efficace nella sua semplicità. Il suo dramma, innanzitutto umano e in secondo luogo religioso, appartiene a tutte le madri che piangono la morte dei loro figli, ed è questo elemento che rende tutte le ballate folcloristiche della Passione così espressive. La cantante è una casalinga che vive nel Bronx, New York in una comunità di immigrati da Ponza: Ascolta qui dal file .mp3 . Figlio, che dolore de la toa santa fronde Figlie, che dolore dei santi ciglie, Figlio, che dolore dei santi occhi, Figlie, che dolore la tua santa faccia, Figlio, che dolore del tuo santo nase, *** Care cumbare, cantata dal signor Silverio Pacifico, dalla signora Candida Pacifico e dalla signora Civitella Sandolo. Ascolta qui dal file .mp3 . Care cumbare, che vai sonanne? Care cumbare, che vai sonanne? Care cumbare, che vai sonanne? Care cumbare, che vai sonanne? Care cumbare che vai sonanne? Care cumbare che vai sonanne E prepetebè fa ’u tamburrone Poi seguono: campana, campanone, chitarra, corno di caccia e infine la grancassa. Ogni volta i suoni si accumulano finché, nell’ultima strofa, vengono tutti eseguiti rapidamente. *** Ninna Nanna, cantata dalla signora Civitella Sandolo. Ascolta qui dal file .mp3 . A la chiesa a purtata a battezzare, Piglia stu figliu nu’ dorme, manc ‘arreposa Vo essira candata da tre sanda, Oh nanna nanna, nanna nanna viene
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