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Epicrisi 103. Macchine indietro tutta!

di Sandro Russo

 

Questa è l’ultima epicrisi dell’anno e il redattore di turno si dibatte tra il richiamo di un ineludibile bilancio di fine anno e il rigore che gli impone di rimanere stretto alla settimana appena trascorsa.
Così facciamo un po’ e un po’.

Le cose non vanno bene… Cattive notizie dal mondo direbbe Mafalda!

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Ogni giorno qualcosa di peggio; conquiste derivate da decenni di lotte annullate con uno schiocco di dita; un modo di intendere la civiltà, i diritti, la dignità delle persone, sovrastati dall’ultima emozione che prende tutto lo spazio dei media. Degli attentati poi è meglio non parlare, delle devastazioni che compiono e dei dilemmi che suscitano nelle nostre coscienze.

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Vignetta di P.V. (Pietro Vanessi)

La restrizione al proprio privato così come l’esaltazione del passato vissuto come un tempo mitico e irrecuperabile – …a parte che si era tutti più giovani! – ne sono le conseguenze più immediate.

L’incertezza del futuro porta inevitabilmente a ripiegare sul passato.

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Mentre le notizie dal Grande Mondo cominciano a tentare un bilancio di quello che è stato già definito un annus horribilis [leggo sulla stampa odierna: “per limitarsi alle tre T: Terremoto – Terrorismo – Trump”], nel Piccolo Mondo Antico (isolano) si ricercano i riti e i valori del bel tempo che fu.

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Foto da La Repubblica di oggi, 24.12.2016

Gli articoli della settimana sono stati tanti e variegati; forse con una certa scarsità di quelli propositivi e innovativi…

Comunque eravamo reduci da una bella immersione nel mondo e nei ricordi di Pasquale Scarpati  (si possono recuperare i suoi scritti accedendo all’indice per Autore).

Sta arrivando il Natale – Toh! Eravamo così frastornati che quasi non ce ne siamo accorti!
Ma ce lo ricordano gli articoli di Franco De Luca  e Silverio Lamonica; e le canzoni di Tonino Esposito e ancora Franco.

Riemerge il passato attraverso la rievocazione dei propri genitori nel tenero ricordo di Natale di Irma.
Si rilegge il passato cercando qualche indicazione per il futuro in: Fermo immagine nel flusso della storia.

Stiamo seguendo il viaggio di Adriano Madonna alle Galàpagos (leggi anche qui e qui).

Un posto importante ha nella pagine del sito l’attualità, la quotidiana Rassegna Stampa (anche se nei mesi invernali le notizie vanno cercate col lanternino).
Dall’attualità prende lo spunto un articolo di Rosanna Conte sulla violenza nei confronti delle donne.

Ancora in “attualità” si trovano “perle” di distorsione delle parole, come questa: “Acqua, i sindaci dell’Ato4 dimezzano gli aumenti delle bollette” (nella Rassegna Stampa del 20 dic.) dove non di una riduzione delle tariffe si tratta ma del dimezzamento di quelle pretese dal gestore che voleva incrementarle del 9%.

Ed è di stretta attualità anche l’articolo della Redazione sui SIC e ZSC – che mette un fermo all’abituale enfasi con cui questa Amministrazione prova ad offuscare il nostro senso critico.

Perché la parole sono importanti, come ricordava Moretti in un non dimenticato film del 1989 (Palombella Rossa):

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Si diceva… Pochi gli articoli che propongono un diverso sguardo sul mondo, che parlano di futuro, di proposte…

Tra questi sicuramente l’originale Benvenuti! dedicato ai nuovi nati di Ponza e correlati.
Poi ci sono gli scritti che Enzo Di Fazio con perseveranza dedica ai progetti per il Faro della Guardia: radici antiche e prospettive a venire ancora incerte; ma tra qualche mese dovremmo saperne di più (leggi anche qui).

Ancora due articoli da segnalare: un’iniziativa (ripresa dalla stampa) da parte degli editori dello “Zingarelli”, di arricchire i nuovi vocabolari con piccoli scritti illuminanti che vanno oltre il mero significato delle parole.

E infine il breve racconto ‘gentile’ di Silveria Aroma su un incontro che sembra essersi svolto su Marte, invece che nella nostra isola e ai nostri tempi, tanto cominciamo ad essere disabituati a quella che un tempo era la normalità.

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Bisogna pur chiudere questa epicrisi con qualche parola di speranza.
Il vecchio anno va a concludersi e se ne apre uno nuovo. Noi non rinunciamo ad avere uno sguardo lucido sulla realtà (anche se non ci piace), ma ci impegniamo per quanto possibile a non deflettere dai principi in cui crediamo e che vorremmo veder realizzati.
E una volta di più propugniamo il motto di Romain Rolland (premio Nobel per la letteratura nel 1915) fatto proprio e diffuso da Antonio Gramsci a partire dal 1920:
Pessimismo dell’intelligenza, ottimismo della volontà”.

Auguri e tanto ottimismo a tutti per l’anno che verrà!

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P.S. – Nella nuova rubrica della domenica “La Repubblica” dedica un ampio servizio alle perdite di persone illustri che ci sono state nel 2016 (veramente tante!) David Bowie, Leonard Cohen, Umberto Eco, Dario Fo, Muhammad Ali, Harper Lee, Ettore Scola, e varie altre: di molte abbiamo scritto anche su queste pagine.
Un pensiero in questo scorcio di fine anno va anche agli scomparsi dell’isola, meno famosi forse, ma presenze insostituibili che hanno fatto parte della storia di Ponza e della nostra personale: un affettuoso ricordo!

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