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No o Sì. Aggiornamento dell’ultim’ora
La campagna referendaria si sta chiudendo tra scoppi di notizie sempre più assordanti, atte a convincere gli indecisi. Chi sarebbero costoro? Sembra che la confusione sia grande e tale da creare blocchi mentali in molti cittadini che permangono nell’incertezza come l’asino di Buridano senza sapere distinguere più il merito della questione. Vediamo se ci riesce di passare in rassegna, per sommi capi, le posizioni più diffuse fra i cittadini italiani con diritto di voto. Ci sono coloro che molto semplicemente ritengono che questo voto referendario sia una votazione come qualsiasi altra :
Ci sono coloro che, pur sapendo che questo referendum per sua natura non può toccare il governo, votano per affossare o meno il governo Renzi visto che lui l’ha personalizzato. Fra costoro vi sono i convinti sostenitori dei diversi partiti di cui seguono le indicazioni, ma ci sono anche i simpatizzanti. Così nel Sì troviamo renziani, iscritti al PD, alfaniani, verdiniani, a cui si aggiungono coloro che avversano visceralmente Berlusconi, la Lega di Salvini e la Meloni. Nel No troviamo i forzaitalioti, i leghisti, i Fratelli d’Italia con annessa Casa Pound, tutto l’arcipelago della Sinistra esterna al PD, i fuoriusciti del PD ed i 5Stelle Ci siamo fermati ai partiti, senza fare riferimento alle associazioni, alla società civile dove ci si muove per interessi, per valori o per ideologie che non sono necessariamente al seguito di un partito ed hanno ben chiari i risvolti della riforma. Ora la disanima si approfondisce sul perché si voglia affossare o meno il governo Renzi. a) Fra coloro che non vogliono affossarlo, oltre ai convinti renziani e centrodestrorsi – come gli alfaniani e appartenenti ad altri partiti nati dalle costole di FI, che fanno parte di questo governo – e a coloro che sono in posizione privilegiata con questo esecutivo, come Verdini, ci sono:
b) Fra coloro che vogliono affossarlo ci sono:
Ci sono, infine, coloro che, avendo letto consapevolmente il testo sottoposto a referendum, ragionano sul merito e si dividono in:
Ci sono poi, al di fuori di questo schema, coloro che decidono in relazione all’andamento della campagna referendaria:
Non è, quindi, semplice muoversi in questa complessità che poi è anche normale: guai se dovessimo pensarla tutti allo stesso modo. Però, quello che emerge è che gran parte degli elettori intende votare non in relazione al fatto referendario, cambiare la Costituzione, ma in relazione ad elementi del tutto estranei ad esso. Si va a votare sotto l’incubo di diverse paure la più rilevante delle quali è la catastrofe che avrebbe luogo dalla risposta dei mercati in caso di vittoria del No perché l’Italia dimostrerebbe una presunta volontà di non cambiare. E’ una paura strana, irrazionale, visto che i mercati qualora fossero interessati ai cambiamenti italiani, guarderebbero alle leggi ordinarie che possono eliminare le lungaggini burocratiche delle procedure per aprire nuove imprese, i tempi lunghi della giustizia, alleggerire la pressione fiscale, combattere l’evasione, cioè quello che serve per avere un paese sano e funzionale. Perché dovrebbero porre le loro aspettative sulla Costituzione che è al di sopra e al di là di tutto questo? La quantità di leggi ordinarie che il governo Renzi ha prodotto, del resto, è garanzia del funzionamento anche dell’attuale bicameralismo che non ostacolerebbe la produzione di altre leggi innovative. E se effettivamente guardassero alla Costituzione, bisognerebbe preoccuparsi non poco e votare convintamente No, perché in tal caso gatta ci cova. Cosa può interessare ai mercati se noi cambiamo o meno le regole del nostro vivere civile? Non siamo liberi, cioè, di darci la forma che vogliamo? Stiamo parlando sempre della Costituzione, la legge fondamentale di uno stato, non delle leggi ordinarie che si approvano o si abrogano in parlamento quotidianamente. Insomma andremo a votare ossessionati da varie paure che nulla hanno a che vedere col tema referendario. Eppure sarà un voto importante che dovrebbe svolgersi in piena libertà, tenendo presente un solo quesito: Vogliamo tenerci questa Costituzione che dal ’48 ad oggi ha subito diversi aggiustamenti, ma non ha mai perso lo smalto dei suoi principi o vogliamo cambiarla con quella proposta da Renzi?
Qualunque sia la nostra risposta, andiamo comunque a votare. Se col voto elettivo meno votiamo e più la casta si rafforza, meno votiamo e meno veniamo considerati, meno votiamo e più si prendono decisioni al di sopra delle nostre teste che, però, ricadono su di noi, col voto referendario l’assenza della nostra scheda ci dirà non solo che stiamo aprendo la porta di casa nostra, ma anche stiamo consegnando addirittura le nostre chiavi alle poche persone che domani ci diranno cosa fare. 9 commenti per No o Sì. Aggiornamento dell’ultim’oraDevi essere collegato per poter inserire un commento. |
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Dichiarazione di voto
Voto convintamente No ma spero che vinca il Si!
Commento al commento di Vincenzo: “Son contento di morire ma mi dispiace … ” ma si, affrontiamo questo referendum allegramente come ci suggerisce il grande Gigi
https://www.youtube.com/watch?v=lSRN5N48PDo
Se la confusione era e resta grande, dopo la dichiarazione ‘schizofrenica’ di Vincenzo abbiamo tutti… le idee ancora meno chiare. Ma possibile che in tutto questo tempo non si sia mai fatto avanti qualcuno per dire: “Voto convintamente Sì e spero che vinca il Sì”?. Forza, c’è ancora qualche ora di tempo.
Io voto convintamente SÌ, anche se sono di centro-destra. Ma penso che (con mio rammarico) vincerà il NO, perché saranno molti gli indecisi (che non sanno a chi dare ragione) ed è per questo che non andranno a votare. La mia convinzione – non politica – è di votare SÌ: deve cambiare qualcosa… (spero non come l’ultima amministrazione della nostra isola).
Grazie caro Biagio. Finalmente uno che ci mette la faccia. Dici “Qualcosa deve cambiare”: in bocca al lupo! Ne riparliamo lunedì.
Caro Biagio Renzi vuole fare il partito della nazione insieme a tutti quelli che ci stanno. Da tempo i termini centro sinistra e centro destra hanno perso un valore ideologico. Ci sono molti berlusconiani che stanno con Renzi. Renzi si è allontanato dalla sinistra da subito anche perché è un ex democristiano.
Vedi cara Luisa da tempo molti amici su questo sito si sono espressi per il No, come dici tu ci hanno messo la faccia, tu hai da subito tentato di bloccare il dibattito, ora si capisce perché: se voti Si dillo
non c’è problema; dopotutto non siamo nel 48 non ci sono più mangia preti ne bastonatori da tenere a bada, oggi siamo invischiati in modo irreversibile nella melassa liberista da cui non riusciremo ad uscirne anche se vince il No.
Il NO è perché mi pare che non esista alcun contrappeso a chi governa o governerà. Da lui o dalla sua maggioranza si potrebbe rischiare una certa deriva già vista sui libri di storia.Per questo ho buttato giù questa ” strana” poesiola, come dire “metaforica”Il cambiamento
Abito in una casa
Modesta
In un condominio
Indolente,
A volte rissoso
Nella mia casa
C’è un po’ di confusione:
Cianfrusaglie
Sparse
Mobili antichi
E moderni
In un angolo
In alto
L’umido
Polverizza
L’intonaco:
Alcuni
Dicono
Condensa
L’ energia
abbraccia
ogni stanza,
l’acqua
bagna
il lavandino
ed il telefono
trilla.
Mi hanno detto
Di cambiare
Ho trovato
Una casa
Bellissima:
stanze decorate
ornate
vuote:
la voce rimbomba
nel nulla.
manca
l’energia,
il rubinetto:
ramo rinsecchito,
muto
il telefono
Voglia di
Cambiare?
Voterò Sì.
Caro Vincenzo, figurati se proprio io, se non altro in quanto direttore di questo sito, potrei aver voluto “bloccare il dialogo” come dici tu. Fatto sta che non di dialogo si trattava, bensì di monologo. Buon voto a tutti!