





|
|||
Viaggi. (9). Aiuto… Mi sono perso in Cina! (parte quarta)
Usciti da Guilin, continua su binari meno avventurosi il nostro viaggio nella Cina delle minoranze etniche, seguendo per grandi linee (ma le distanze sono sempre enormi) la direzione per Shangai, tappa finale in Cina (popolare) e punto di partenza per Taipei (Taiwan). Nell’interno montuoso e boscoso della regione del Fujian – vedi cartina della divisione amministrativa del paese in: Cina (parte prima) – vivono gli Hakka, popolazione contadina emigrata nel III-IV secolo dal nord della Cina che parla un cinese arcaico; popolo colto, solidale e comunitario. Un tipico tolou: una sola porta fortificata e finestre soltanto ai piani alti, merli e torrette. Nel cortile centrale trovano posto il pozzo, il forno, le latrine e i recinti per gli animali; al primo piano magazzini e granai, mentre nei tre successivi abitano centinaia di persone Altro incontro molto interessante – a distanza di anni l’avrei ricordato per un motivo spiegato più avanti -, è stato quello con l’etnia Hmong (conosciuti anche come Miáo o Mèo). Abita la regione povera e montagnosa del Guizhou – è stata la prima tappa dopo Guilin – ed è una comunità molto variegata, composta di numerose sotto-raggruppamenti: erano in origine una popolazione sparsa tra le regioni montagnose di Laos, Vietnam, Birmania e Cina. Hanno in comune una religione animista e possiedono loro proprie tradizioni e manifestazioni artistiche, che si manifestano in occasioni di festival e occasioni rituali (nascite, morti e altre ricorrenze).
Dove li avremmo ancora ritrovati (con sorpresa) i Miao, conosciuti attraverso questo viaggio? Questa popolazione ha avuto una immigrazione facilitata negli Stati Uniti negli anni successivi alla guerra del Vietnam, per aver fornito un sostanziale aiuto agli americani contro l’esercito nord-vietnamita. In America, pur con una buona integrazione, hanno cercato di mantenere per quanto possibile i loro costumi. Si parla dei Hmong (o Miao), nel film di e con Clint Eastwood Gran Torino, (2008), uno dei film più belli della sua pur pregevole filmografia.
Lo sviluppo è tutto da godere, ma è stata una sorpresa ritrovare i Hmong o Miao in un film americano un paio di decenni dopo la prima esperienza con questo popolo, sconosciuto ai più. *** Il viaggio prosegue verso Shangai, situata sul fiume Huangpu presso il delta del Chang Jiang che anche l’unica megalopoli cinese visitata: la citta più popolosa della Cina (e del mondo! …stime aggiornate la danno attualmente sui 45 milioni di abitanti!). Shangai. Città immensa, irta di grattacieli, costruiti – ci dicono – in tempi record da imprese soprattutto giapponesi (l’antico nemico storico vinto dalla supremazia economica). Si è girato prevalentemente in taxi, essendo la città inconoscibile altrimenti, nei pochi giorni del soggiorno. Grande città Shangai, con molti giardini ben curati, il Bund (la strada dei grandi negozi), un porto maestoso.
Ed una città giardino (quasi satellite, a relativamente breve distanza): Suzhou, ricca di giardini storici: Il Giardino dell’Umile Amministratore, costruito nel 1509 durante la Dinastia Ming, si trova nella città di Suzhou Il Bund di notte, a Shangai *** Un altro volo da Shangai a Taipei (capitale della terza Cina) ci porta alla destinazione finale, sede del Congresso di Tossicologia che era stato l’occasionale pretesto per il viaggio. Taipei. National Palace Museum Taipei Grand Hotel. La sede del Congresso Una grande città, ancora più occidentalizzata delle città cinesi (della Cina Popolare) Ai congressi abitualmente si fanno conoscenze, si tessono contatti: è al Congresso di Tossicologia di Taiwan che incontro il professore di Tossicologia dell’Università di Colombo (Sri-Lanka) che meno di un anno dopo mi ospita nel suo Dipartimento. Una frequenza di tre mesi all’inizio, che poi si trasforma in altro… Ricordo l’ultima serata con grande cena di addio. I nostri ospiti avevano fatto le cose in grande; avevano chiesto a ciascuno dei gruppi nazionali partecipanti di presentare il proprio Paese con una scenetta, una piccola esibizione. Vengo arruolato nel gruppo degli italiani per cantare “O sole mio” di cui sembra sia l’unico che conosce le parole (!). . Che mi è restato di quel viaggio a distanza di così tanti anni? – abbiamo detto che è ormai lontano di circa 25 anni e sono un tempo enorme, per i passi che la Cina ha compiuto nel frattempo, fino a diventare tra le prime potenze mondiali. Come può dire chiunque abbia visitato un grande paese (per esempio l’America, o la Russia…) restano impressioni indefinite, la sensazione di aver scalfito soltanto la superficie di un mondo che rimane in gran parte sconosciuto. Si è fatta l’esperienza di prima mano con la diversità vera, con l’incomunicabilità totale. Perché la diversità esiste e come! Checché ne pensassimo noi proto-hippie degli anni ’70. Qualcuno mi ha chiesto qualcosa della spiritualità cinese: la mia risposta – per esperienza e confronto con altri Paesi (l’India per esempio, dove la spiritualità è pervasiva – è che non esiste! Diciamo che io non l’ho vista. Quello cinese mi è sembrato uno dei popoli più concreti e utilitaristi che abbia conosciuto… Suppliscono con una sterminata, capillare superstizione, che permea pressoché ogni aspetto della loro vita [Isidoro Feola in un suo commento citava il libro di Tiziano Terzani (1938 – 2004) “Un indovino mi disse”]; Terzani, per aver molto viaggiato e vissuto in Asia (“In Asia” è anche il titolo di un suo libro; 1998) è un buon esegeta di quelle terre e quelle culture, che sono composite e multiformi. Potrei dire che successivamente a quel viaggio ho sempre cercato di evitare i ristoranti cinesi; soprattutto non ci mangerei mai piatti di carne! Dei miei cugini hanno fatto in viaggio in Cina non troppi anni fa e ne sono rimasti affascinati; ci ritornerebbero in qualunque momento… . [Viaggi. (9). Aiuto… Mi sono perso in Cina! (parte quarta) – Fine] Per la prima puntata, leggi qui Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
|||
Ponza Racconta © 2021 - Tutti i diritti riservati - Realizzato da Antonio Capone |
Commenti recenti